Carnevale Cattafese ‘A Maschira – San Filippo del Mela

A Cattafi, località sita nel comune di San Filippo del Mela, in occasione del Carnevale sfilano i cosiddetti “Scacciuni”, che rappresentano la maschera tipica locale, e mettono in scena una pantomina molto antica, le cui origini sono legate ad un episodio accaduto secoli fa. Correva l’anno 1544 quando i Turchi, capeggiati da Hjerdiss Barbarossa, ammiraglio di Solimano I, furono costretti alla fuga da un gruppo di contadini del luogo, armati di soli attrezzi di lavoro. Da allora con il termine scacciuni si presero ad indicare gli uomini coraggiosi e, per scaramanzia, in determinate occasioni, i vincitori cominciarono ad indossare i costumi dei vinti. Costoro si distinguevano poiché portavano sul capo dei cappelli a punta molto alti, dalla cui sommità si dipanavano lunghi nastri colorati. Oltre a ciò gli scacciuni indossano abiti variopinti, costituiti da una camicia bianca ornata con strisce di tessuto colorati, da un gonnellino di stoffa, che portano a ridosso di un pantalone corto ricamato, assieme a calze lunghe e guanti bianchi, e recano con sé un nerbo, anch’esso intrecciato con stoffe variopinte.
Le prime apparizioni gli scacciuni le fecero durante le feste di paese, così come nei cortei nuziali dove, a suon di marranzano, tamburello e zufolo, accompagnavano le giovani spose in chiesa.

Il Carnevale Cattafese ‘A Maschira e gli Scacciuni

Ancora oggi a Carnevale gli scacciuni ballano al ritmo vertiginoso della tarantella, brandendo i loro nèrbi a protezione della màschira e della fioraia, mentre per le vie del piccolo centro sfila il corteo in costume d’epoca capitanato da Antonio Balsamo che all’epoca dei fatti fu Barone di Cattafi. Tra gli altri personaggi tipici vi sono ‘u capumàschira, ossia l’antico mastru i ballu che ordina i balli alla coppia di ballerini, formata da dàmi e cavalèri. ‘A dama indossa un vestito di raso, uno scialle variopinto ed un fazzoletto in testa, ed un tempo era interpretata da uomini in abiti femminili, come anche la cosiddetta fioraia, simbolo della gioventù e della femminilità, che reca nel braccio un cesto di viole. Attorno a lei stanno gli scacciùna in segno di protezione. Inoltre non mancano i maschiredde, cioè i fanciulli vestiti da contadini con tanto di coppola, che eseguono balli al ritmo di tarantelle, e i buffona sempre pronti a fare scherzi di ogni tipo.
Il Carnevale Cattafese ‘A Maschira, organizzato dall’Associazione culturale Danze e Musiche popolari ‘A Maschira, sarà di scena con la rievocazione della cacciata di un’orda di pirati saraceni da parte degli abitanti del vecchio casale di Cattafi, avvenuta nei primi anni del ‘500. L’inizio è fissato per il 26 gennaio con il convegno intitolato ‘Le Radici del Carnevale’. Durante la giornata di sabato, per le strade di Cattafi, si snoderà la parata dei gruppi invitati, mentre la domenica di Carnevale sarà dedicata al tradizionale Carnevale di Cattafi e alla sfilata d’A Maschira. Inoltre, sarà possibile godere dello spettacolo pirotecnico ‘Kami’ e, a conclusione della giornata, si terranno degustazioni di prodotti tipici locali.

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Programma 2024 del Carnevale Cattafese

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