Festa di San Sebastiano – Melilli

La Festa di San Sebastiano che si tiene a Melilli a gennaio è una ricorrenza che si ripete ormai da secoli. Si svolge in tono minore rispetto alla grande festa patronale di maggio, ma è ugualmente molto sentita dalla popolazione che con grande devozione prende parte alle funzioni religiose. “A festa i Maju”, la festa di San Sebastiano di Melilli è stata inserita nel registro delle Eredità Immateriali della Sicilia.

La Festa di San Sebastiano di Melilli

Il culto di San Sebastiano è tra i più antichi e sentiti della Sicilia orientale e nel territorio siracusano è legato ad una leggenda. Si racconta che il 1° maggio del 1414 una grossa nave si incagliò sulle coste del feudo di Priolo, nella penisola Magnisi e che, nonostante la sciagura, l’equipaggio rimase illeso. L’evento miracoloso fu attribuito alla presenza sull’imbarcazione di una statua di San Sebastiano. Il fatto più curioso avvenne però quando i marinai decisero di spostare il simulacro, che si rese pesante e inamovibile, a dimostrazione della volontà della statua di rimanere in quel luogo.
Il Vescovo di Siracusa diede disposizione di portare la statua nella cittadina aretusea. Nel frattempo molti pellegrini provenienti dalle località vicine si recarono in pellegrinaggio presso la penisola Magnisi per vedere la statua miracolosa e a turno provarono pure a sollevarla, senza riuscirci. Solo i mellilesi ebbero successo e portarono la statua in processione nel proprio paese, riuscendo a collocarla presso la grotta chiamata Carcaredda, dal momento che il simulacro si fece di nuovo pesante appena costoro tentarono di trasportarlo presso la chiesa Madre. Fu decisa così la costruzione di una chiesa proprio nel luogo dove “San Sebastiano” non si voleva più muovere, che venne ricostruita dopo che il terremoto del 1693 la distrusse.
Il giorno solenne è il 20 gennaio e le celebrazioni religiose sono anticipate dalla novena. La vigilia della festa la Reliquia viene portata in processione alla Basilica di cui il Santo è titolare. Questa sorge nell’omonima piazza, è stata realizzata nel XVII secolo e al suo interno conserva diverse opere d’arte tra cui una grande tela posta a decoro del soffitto della navata centrale, del pittore Olivio Sozzi, con “La gloria di San Sebastiano”. Temi della vita e della devozione del Santo sono anche raffigurati anche nel portale centrale della chiesa.
La Festa di San Sebastiano a Melilli si apre con la tradizionale “svelata” della statua posta sull’altare maggiore, che rimarrà esposta alla venerazione dei fedeli per tutto l’ottavario. Nel tardo pomeriggio si potrà assistere alla celebrazione della Messa Solenne che vede la partecipazione di molti fedeli e delle autorità.

La Festa di San Sebastiano Patrono di Melilli di Maggio

La  festa del 4 maggio è tra le più importanti che si svolgono nella provincia siracusana e tutti gli anni richiama fedeli e devoti da ogni parte dell’isola. E’ conosciuta anche come la festa dei nuri poiché, nell’iconografia popolare, il Santo è rappresentato nudo ed anticamente i devoti che partecipavano alla manifestazione si presentavano scalzi e vestendo solo dei mutandoni bianchi ed una fascia rossa a tracolla, simbolo del martirio. Oggi invece, oltre alla fascia rossa, indossano una maglietta e dei pantaloni bianchi e talvolta portano una bandana rossa sul capo. Le celebrazioni in onore di San Sebastiano a Melilli si aprono la mattina del 2 maggio e sono annunciate dal suono delle campane a festa e dallo sparo dei fuochi d’artificio. Il pomeriggio del giorno successivo, si svolgono i vespri che precedono la processione del reliquiario con l’ossicino del braccio del Santo Martire, che dalla Basilica viene condotto alla Chiesa Madre, passando per il centro storico di Melilli, per poi fare ritorno alla Basilica.
Il 4 maggio, alle prime luci del giorno, la Basilica viene aperta ai fedeli e dopo le celebrazioni delle sante messe cominciano ad arrivare i nuri dei paesi vicini per onorare San Sebastiano. Alle dieci in punto il simulacro del Santo martire, posto sopra l’artistico fercolo argenteo, fa la sua tradizionale uscita dalla Basilica, accolto sul sagrato dal lancio di bigliettini colorati e petali di fiori e dai fuochi pirotecnici, e viene portato in processione. Il Santo Patrono di Melilli percorre buona parte del centro storico con a seguito tantissimi fedeli, sino ad arrivare alla Chiesa Madre. Solo in serata rientra nella sua Basilica, salutato da un festoso scampanio e da uno spettacolo di giochi d’artificio. Nei giorni successivi si svolge l’ottavario durante il quale la Basilica diventa meta di pellegrinaggi organizzati dalle parrocchie consacrate o fedeli al “Bimartire” provenienti da tutta la provincia e si svolgono numerose veglie di preghiere. I festeggiamenti terminano l’11 maggio, quando il simulacro di San Sebastiano viene conservato nella basilica al grido di primu diu e sammastianu.

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A breve pubblicheremo il Programma 2024 Festa di San Sebastiano di Melilli

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