Santuario Madonna del Ponte – Partinico

Il Santuario della Madonna del Ponte di Partinico sorge in una vallata circondato dalla vegetazione e si raggiunge dalla svincolo autostradale di Balestrate. La chiesa è meta di pellegrinaggio tutti i giorni dell’anno ed in particolare nei mesi di Aprile e di Agosto quando si svolgono le celebrazioni in onore della Madonna del Ponte, che accomunano anche gli abitanti dei vicini comuni di Balestrate, Trappeto e Alcamo.

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Madonna del Ponte Storia

Del Santuario della Madonna del Ponte di Partinico non si conosce la data esatta di costruzione. Secondo gli storici fu edificato tra il 1386 ed il 1392, epoca in cui il territorio partinicese era amministrato dagli abati cistercensi del monastero di Santa Maria di Altofonte ai quali venne affidato dal re Federico II d’Aragona, devoto a Maria SS. Annunziata per delle grazie ricevute. Il sovrano fece dono agli abati delle terre di Partinico per edificarvi un’abbazia e diffondere il culto della Vergine Annunziata. Pertanto, l’abate Pietro Guzio, per consentire a Federico II d’Aragona di ascoltare la messa nei giorni in cui andava a caccia nel bosco di Partinico, si premurò di fare realizzare o restaurare una piccola chiesa in contrada Ponte.
In ogni caso, sulle origini del santuario di Partinico circolano alcune leggende e la più singolare narra di un giovane pastore e del ritrovamento di un’immagine sacra. Il pastorello, che era solito portare il gregge a pascolare nella contrada, durante un temporale si rifugiò in una grotta dove si accorse della presenza nella roccia di un’immagine della Madonna. Impaurito scappò verso il paese per raccontare l’accaduto al parroco. L’arciprete e un gruppo di contadini si recarono così nel luogo indicato dal giovane trovandovi l’immagine della Vergine che fu condotta in festa presso la Chiesa Madre. La Madonna venne accolta con gioia e devozione dai cittadini che le diedero il titolo di “Bedda Matri di lu Ponti” perché accanto alla grotta c’è un ponte sotto il quale scorre il fiume Jato. Il giorno seguente inspiegabilmente l’immagine riapparve nel luogo del ritrovamento e si racconta addirittura che, quando la Madonna fece ritorno nella grotta, lasciò l’impronta di una delle due scarpine sul ponte, dove ancora oggi è ben visibile. Per una seconda volta il parroco decise di portare in città la Madonna ma dopo qualche ora l’immagine era già ritornata al suo posto, ovvero all’interno della grotta dove fu recuperata da un pastore alcamese. Tra i rappresentanti dei due paesi nacque quindi una disputa per decidere quale di essi sarebbe entrato in possesso dell’immagine. Secondo il Pitrè invece il ritrovamento della Vergine Maria è da attribuirsi ad un sicciaroto, ovvero ad un abitante di Balestrate e che furono in quattro, un partinicese, un balestratese, un trappetese e un alcamese a contendersene il possesso. Quel che è certo è che per decidere il luogo in cui innalzare il santuario fu stabilito di porre l’immagine su un carro trainato da buoi. Gli animali si bloccarono presso la contrada Ponte. Ancora oggi, la domenica in Albis, il quadro della Madonna viene portato dal santuario sino alla Chiesa Madre di Partinico.

Grotta Maria Santissima del Ponte

La Grotta di Maria Santissima del Ponte di Partinico dove, secondo la tradizione popolare, è stata rinvenuta l’immagine della Madonna del Ponte, si trova nelle vicinanze del santuario e del ponte che attraversa il fiume Jato e al suo interno è stato realizzato un piccolo altare.

Il Santuario della Madonna del Ponte di Partinico

Il Santuario della Madonna del Ponte di Partinico nel tempo ha subìto diverse modifiche e ristrutturazioni. I primi lavori di ampliamento risalgono al XVIII secolo, epoca in cui alla chiesa vennero aggiunte le due navate laterali. Nell’Ottocento furono realizzati il tabernacolo e l’altare e le colonne di pietra che separavano le navate, vennero sostitute con dei pilastri in cemento. Allo stesso periodo risalgono i lavori di restauro che hanno interessato le pareti del santuario, le volte, la sacrestia ed il pavimento. Agli inizi del secolo scorso nel piazzale adiacente il santuario di Partinico furono costruite alcune stalle, un fonte ed un bevaio e, negli anni successivi, un nuovo altare maggiore, il campanile e il refettorio. Nel grande piazzale esterno si può ammirare la scalinata con le piastrelle di ceramica, che riprendono lo stile di Caltagirone e raffigurano immagini di santi, beati oltre a vari motivi ornamentali. Formelle di ceramica con le rappresentazioni dei Misteri si trovano invece collocate in un muretto del piazzale. Adiacente al Santuario si trova il piccolo Museo degli Ex Voto.
All’interno il santuario della Madonna del Ponte è abbellito con stucchi dorati, nicchie e statue di santi. Sul tabernacolo in marmo si trova la statua della Madonna con in braccio il Bambino risalente tra il  XVII – XVIII secolo, realizzata in cera finissima. Entrambi indossano abiti in seta ricamata d’oro. Sopra un altare laterale è in bella mostra l’immagine su tela che nei giorni di festa viene portata in processione. Vi è raffigurata la Madonna seduta in trono che regge il Bambino con ai due lati San Pietro, con le chiavi in mano, e San Paolo con libro e giglio (secondo alcuni si tratta di San Giovanni Apostolo). Ai piedi della Madonna c’è un ponte, che fa riferimento al vecchio ponte sul fiume Jato. Il quadro, il terzo in ordine di tempo, fu dipinto nel 1819 dal pittore Vincenzo Manno.

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