Torre Scibini – Pachino

La Torre Scibini di Pachino è una costruzione risalente alla fine del XV secolo e sorge ad un paio di chilometri dal centro abitato. Fu eretta dal barone Antonino Xurtino per sorvegliare le coltivazioni del suo feudo. Rappresenta uno dei simboli di Pachino ed è presente nello stemma araldico della città.

Torre di Pachino Scibini o Xibini

La Torre di Pachino Scibini o Xibini fu edificata sul finire del 1400 da Antonino Xurtino o Sortino che nel luglio del 1492 ottenne il privilegio dell’investitura del feudo Scibini, in precedenza appartenuto a Mainitto Xurtino da Palazzolo, il quale nel 1396 divenne primo barone di Scibini. A partire dal XVI secolo il feudo Scibini con torre annessa diventarono proprietà della famiglia Starrabba.
Secondo alcuni storici la costruzione fece parte del sistema di torri poste a difesa della costa sud-orientale dell’isola dalle incursioni dei pirati barbareschi, tuttavia si è successivamente constatato che dalla sua cima era quasi impossibile scorgere il litorale. Persino le sue origini per molto tempo sono state controverse. Lo storico pachinese mons. Simone Sultano colloca la torre nel 1262. La torre Scibini, il cui nome per difetti di trascrizione fu spesso trasformato in Xibini a causa della stretta vicinanza tra la “S”e la “C”, nel tempo ha subito danneggiamenti, soprattutto in seguito al terremoto che nel 1693 colpì questa parte dell’isola e nel 1994 è stato oggetto di restauro e consolidamento da parte della Soprintendenza di Siracusa.

Torre Xibini di Pachino

La Torre Xibini di Pachino sorge a breve distanza dal cento abitato, recintato e in una zona di campagna, tra ficodindia, sterpaglie e serre coltivate e oggi si presenta in uno stato di rudere. Fu quindi realizzata con lo scopo di proteggere le coltivazioni del feudo Scibini da furti e razzie. Nei suoi dintorni sono state rinvenute tracce di stalle e caseggiati un tempo utilizzati dai contadini che lavoravano nel feudo, e a breve distanza si trova un cunicolo sotterraneo che aveva il compito di trasportare l’acqua delle sorgenti e condurla nei terreni coltivati. E’ questo il cosiddetto qanāt di torre Scibini che ha funzionato per diversi secoli.

Torre Scibini Pachino: Architettura

La torre Scibini Pachino è alta una decina di metri e si sviluppa su pianta quadrata. Comprendeva due livelli, di cui quello inferiore era adibito a deposito o a cambusa, è a pianta quadrata, con un muro spesso e con volta a botte, e prendeva luce da una piccola feritoia ancora oggi visibile, mentre il piano superiore ospitava la dimora del guardiano. I due livelli erano messi in comunicazione tra di loro da uno stretto passaggio di forma quadrata.
La torre a Pachino venne edificata su un massiccio basamento e vi si accedeva dal livello sopraelevato rispetto al piano della campagna, tramite una scala in legno che veniva ritirata al suo interno. Della Torre di Scibini rimangono in piedi il basamento a scarpa, al quale è possibile accedere tramite un’apertura praticata in tempi moderni, un piccolissimo lembo del prospetto che si affaccia a nord e parte delle mura del piano superiore sul lato orientale. Queste si caratterizzano per la presenza di una piccola porta ogivale, sopra la quale si trovano scolpiti lo stemma della casata Sortino raffigurante uno scudo con tre barre inclinate, all’interno di una cornice in rilievo a forma romboidale ed un’iscrizione in latino che riporta la data 1494, probabilmente l’anno di costruzione, in numeri romani.

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Informazioni aggiuntive

  • EpocaXV secolo
  • Ubicazione: S.P. 8
  • Condizioni: Diruta
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