Furnari

Comune di Furnari, Messina

Furnari, il paese fondato sulla lealtà. La leggenda del contadino e il levriero

Un paesino sospeso tra storia e leggenda. Il mito vuole che intorno all’anno 1120 Re Ruggero II d’Altavilla si trovasse a caccia su questa collina alle propaggini dei Monti Peloritani, e un suo compagno con una freccia colpisse a morte il suo amato levriero. A soccorrere il cane, a medicarlo con erbe e a salvarlo fu un contadino del posto, Antonio Furnari. Non essendo il levriero in condizione di viaggiare, il sovrano, senza rivelare la sua identità, chiese a Furnari di prendersene cura, dicendogli che sarebbe tornato. Ma passarono i mesi e lo “straniero” non veniva. Più di un amico invitò il contadino a vendere il levriero, trattandosi di un animale di grande valore, ma l’uomo rispondeva sempre che avrebbe tenuto con sé il cane “fin che venga”. Ed in effetti un giorno lo “straniero”, accompagnato da cavalieri in armatura con lo stendardo reale, si presentò alla casa di Furnari. Era il Re. E per premiare la saldezza morale del contadino, gli mise la spada sulla spalla destra e lo nominò principe del territorio. Questa leggenda affascinò anche Ludovico Ariosto, che vi dedicò alcuni versi nell’Orlando Furioso, e pure lo stemma del Comune di Furnari vi si richiama, raffigurando un cane levriero in un campo rosso con tre rose e la scritta “Fin che venga”. Un simbolo che fa bella mostra di sé anche nella piazza principale del paese. La storia contiene una parte di verità. Il paese fu fondato attorno al 1300 proprio da un certo Filippo Furnari, originario di Genova, il quale si trasferì in Sicilia e in cambio di servizi resi all’imperatore Federico II, ottenne il titolo di Barone del feudo di Furnari, vi edificò un castello che per più di quattro secoli fu amministrato e governato dai discendenti della sua  famiglia. Negli anni successivi, attorno al castello del Principe, si sviluppò il paese. Nel 1691, il feudo di Furnari, divenuto nel frattempo ducato, fu venduto ad Antonio dei Principi Marziani, la cui famiglia ne conservò il possesso sino al 1813 quando, dopo l’abolizione del feudalesimo in Sicilia, il centro fu elevato a Comune. I Marziani costruirono ed ampliarono gran parte del paese, realizzando anche un teatro a ridosso del loro palazzo.

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Cosa vedere a Furnari

Tra le vie strette e tortuose del centro abitato di Furnari sorgono numerose chiese, ricche di opere d’arte. I carmelitani portarono in queste terre la devozione alla Madonna del Carmine, alla quale è dedicato un edificio di culto. E’ la Chiesa della Madonna del Carmelo, dove si trovano custodite la statua lignea ottocentesca della Madonna del Carmelo, quest’ultima raffigurata anche nella tela sopra l’altare maggiore. E’ uno splendido trittico del ‘500 attribuito alla scuola del pittore palermitano Tommaso De Vigilia. Sul luogo un tempo scelto per la costruzione del castello, si eleva la Chiesa Madre di Furnari intitolata alla Santa Croce e risalente alla fine del XVI secolo. Tra le tante opere di pregio che ne arricchiscono gli interni si annoverano un quadro ad olio raffigurante la Madonna del Rosario commissionato nel 1776 dal Principe Marziani, un Crocifisso e una statua dell’Ecce Homo di fra’ Innocenzo da Petralia ed un organo a canne del Seicento. Meritano una visita anche la Chiesa di Gesù e Maria edificata in onore della Vergine del Soccorso, che conserva quattro tele del Settecento della scuola di Polidoro da Caravaggio, e la Chiesa di Sant’Antonio da Padova Patrono di Furnari, per ammirare la statua di San Filippo di Agira e gli affreschi della volta raffiguranti i miracoli del Santo natìo di Lisbona.

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Cosa vedere vicino Furnari

Il territorio di Furnari si trova tra Capo Milazzo e Capo Tindari, di fronte le Isole Eolie e lungo la sua costa sorge Portorosa, il più grande porto turistico dell’isola, con suggestivi canali navigabili. L’unica frazione di Furnari è quella di Tonnarella che deve il nome ad un’antica tonnara. Oggi è una rinomata borgata marinara, meta preferita di bagnanti e turisti, con un bel parco urbano sul mare e la Chiesa intitolata alla Madonna di Trapani.

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Feste e Sagre Furnari

Giugno – Festa di Sant’Antonio, Patrono
Il santo patrono di Furnari è commemorato il 13 giugno con la processione del simulacro per le vie del paese e nel mese di Settembre con una grande festa.

Luglio – Sagra dell’olio
La sagra dell’olio di Furnari è una delle più importanti di tutto il comprensorio, segna l’inizio dell’estate furnarese e intrattiene gli ospiti con degustazioni e spettacoli folkloristici.

Agosto – Festa della Madonna di Trapani
La seconda domenica di agosto la frazione di Tonnarella celebra la sua Patrona, la Madonna di Trapani, con la processione del simulacro per le vie del paese a cui segue una suggestiva processione a mare.

Agosto – Sagra dell’arancino
A Furnari la sagra dell’arancino si svolge in piazza tra momenti di spettacolo e musica.

Settembre – Festa dell’Addolorata
La festa dell’Addolorata a Furnari viene celebrata l’8 settembre e coinvolge la Chiesa di Gesù e Maria dove è conservato l’antico simulacro della Vergine che la sera del giorno di festa viene portato in processione per le vie del centro abitato.

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Prodotti Tipici Furnari

Il borgo di Furnari è conosciuto soprattutto per i vini di qualità. Il suo territorio vanta un vitigno a bacca rossa, il Nocera, di origini antichissime, che gode di grande popolarità sin dall’epoca romana. Tra i prodotti principali dell’economia di Furnari vi è anche l’olio extravergine d’oliva al quale ogni anno viene dedicata una sagra. Da gustare il pesce appena pescato, gli arancini e i prodotti della pasticceria locale.

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Come arrivare a Furnari

Da Palermo: Autostrada A19 PA-CT e autostrada A20 PA-ME, uscita Falcone. Proseguire su SS. 113 in direzione di Messina e su SP 10 seguendo le indicazioni per Furnari.

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Informazioni aggiuntive

  • Provincia: Messina
  • Altitudine: 145 m. s.l.m.
  • Popolazione: 3.675
  • Prefisso: 0942
  • CAP: 98054
  • Abitanti: Furnaresi
  • Santo Patrono: Sant’Antonio di Padova
  • Festa: 13 Giugno e 8 Settembre
  • Sito ufficiale: Comune di Furnari – www.comune.furnari.me.it

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