Festa di San Nicola – Gioiosa Marea

La Festa di San Nicola a Gioiosa Marea, la novena di preparazione, la vigilia della festa e la processione del simulacro per le vie cittadine, l’Ottava di Pasqua e la festa di aprile, la leggenda del culto di San Nicola a Gioiosa Guardia, i virgineddi, u pizzatuni di San Nicola, u pani cunzatu e il dolce di San Nicola.

La Festa di San Nicola di Gioiosa Marea

San Nicola è il patrono di marinai e pescatori e non poteva che essere il patrono di Gioiosa Marea, località che sorge sulla costa settentrionale dell’isola, denominata “La Perla del Tirreno”. Il culto del santo in questo territorio ha origini molto antiche: lo si fa risalire ai tempi in cui i gioiosani abitavano a Gioiosa Guardia sul monte Meliuso ed è legato ad una leggenda. Si racconta infatti che in un periodo di grande carestia, gli abitanti di Gioiosa Guardia videro un veliero scaricare dei grossi sacchi di grano sulla costa. Si precipitarono alla marina e chiesero di acquistare il frumento, ma il capitano diede loro i sacchi e rifiutò il denaro. Soltanto successivamente, alcuni gioiosani in visita a Bari, riconobbero nella statua di San Nicola patrono della città, il loro misterioso capitano benefattore. Questo evento spinse i gioiosani a proclamare San Nicola come protettore di Gioiosa Guardia. Da allora, tutti gli anni, il 6 dicembre il Santo Vescovo di Myra viene condotto in processione per le vie cittadine. Al Santo Patrono di Gioiosa Marea è dedicata la Chiesa Madre, la cui costruzione fu completata nel 1855. Al suo interno si trova conservata la settecentesca statua lignea di San Nicola di Bari.

L’Ottava di Pasqua a Gioiosa Marea

Il Patrono a Gioiosa viene pure festeggiato l’Ottava di Pasqua, ovvero otto giorni dopo la Santa Pasqua, o il lunedì seguente la Domenica in Albis, in ricordo del giorno in cui la statua di San Nicola fu trasportata nella nuova città di Gioiosa Marea.
La Festa di San Nicola rappresenta quindi la festa patronale di Gioiosa Marea e ne parla anche il Pitrè che nel 1881 la descrive così: «In Gioiosa Marea per la festa di S. Niccolò di Bari, che colà ricorre in aprile, si conduce questo santo patrono sulla bara fuori dal paese. Reggono le aste della bara villani e marinai, chi può più è meglio; e s’avviano fuori il comune, nella campagna detta la Favara, ov’è un gelseto. Colà fermati, il curato benedice la campagna o pure il mare: la campagna se tra’ devoti prevalgono in numero i villani; il mare, se prevalgono i marinai. La preferenza è ragione di gravi alterchi e di zuffe tra gli astanti, che spesso si sciolgono con una solenne fioccata di bastonate. Bene o male che finisca la cosa, nessuno vuol lasciare quel sito benedetto senza avere spiccata una frondicella di que’ gelsi per motivo di devozione, il che si dice: cògghiri la fogghi».
La festa di San Nicola di aprile a Gioiosa è ancora oggi quella più importante, perché rievoca il trasferimento del centro abitato dal monte al piano. In passato le comunità delle contrade scendevano in processione, preceduti dal parroco e dai virgineddi che recavano in mano il calice più importante di cui era dotata la Chiesa. Il personaggio più rappresentativo della contrada reggeva invece il Crocifisso, e una volta giunto all’ingresso del paese, lo consegnava al parroco che lo portava in chiesa. I virgineddi, bambini di età compresa tra i quattro e sei anni, erano vestiti con abiti carichi d’oro e di preziosi e sulla testa portavano un un diadema. I loro paramenti venivano preparati dai familiari che hanno fatto il voto per grazia ricevuta. A mezzogiorno, dopo la solenne Messa cantata, dalla chiesa Madre si snodava la processione che si spingeva sino oltre i confini del paese, raggiungendo il ponte di Zappardino, per poi spostarsi sulla spiaggia di Gioiosa per la benedizione del mare. Portare a spalla la Vara del Santo era un privilegio, per cui i fedeli si prenotavano già molti giorni prima, legando con un nodo il proprio fazzoletto ad una delle aste.
Ancora oggi la festa di San Nicolò di Bari di aprile a Gioiosa Marea culmina con la processione pomeridiana che vede il simulacro del Santo Patrono percorrere le vie cittadine, assieme alla Madonna delle Grazie e a San Giuseppe e alla processione prendono parte anche i virgineddi. Ma mentre i simulacri della Madonna e di San Giuseppe fanno rientro in chiesa, San Nicola si reca in processione in riva al mare per la benedizione, e qui i portatori fanno ballare il simulacro con la musica della banda del paese, in segno di festa.
Il 6 dicembre si celebra la festa liturgica di San Nicola a Gioiosa Marea con la processione dl simulacro, a cui segue la celebrazione della Messa Solenne. Durante la giornata si potrà gustare u pizzatuni, il biscotto gioiosano tipico della festa.

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A breve pubblicheremo il Programma 2024 Festa di San Nicola di Gioiosa Marea

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