Castello di Mare – Trapani

Nella città di Trapani, su una piccola isola all’estremità del porto, sorge uno dei migliori esempi di architettura militare in Sicilia. E’ la cosiddetta Colombaia che prende il nome dai volatili che un tempo utilizzavano l’isolotto come luogo di sosta prima di spiccare il volo verso l’Africa. Originariamente era denominata Peliade perchè, si racconta, si trovava circondata da scogli così piccoli e sottili che erano simili a tanti peli raggruppati.

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La storia della Colombaia di Trapani

La Colombaia ha origini molto antiche. Alcune leggende fanno risalire la sua edificazione agli esuli Troiani sbarcati a Trapani dopo la caduta della loro città, come riferisce lo storico Vito Amico nel “Dizionario Topografico della Sicilia” «[…] stimano essere un’antica torre opera dei Trojani, che con Enea in questa spiaggia approdati, i luoghi vicini occuparono». Gli storici l’attribuiscono invece ai Cartaginesi. A quel tempo, secondo quanto riportato in un antico manoscritto, la Colombaia di Trapani era un semplice faro che aveva «forma ottagona, alta canne venti, con otto di diametro». Solamente più tardi acquisì la fisionomia di una torre, grazie all’intervento di Amilcare Barca che per scopi militari, in occasione della prima guerra punica, fece potenziare le difese della città costruendovi a ridosso anche una caserma militare.
Da questo luogo, sorto prima della stessa città, è passata la storia.
La Colombaia o Colombara sin dall’epoca della sua costruzione è stata al centro di episodi di notevole spessore storico. Nel 249 a.C. fu espugnata dai Romani e subito dopo riconquistata dai Cartaginesi dell’ammiraglio Aderbale. Nel 241 a.C., dopo la vittoriosa battaglia delle Egadi del 10 marzo, ritornò in possesso dei Romani, sotto i quali cadde in abbandono e ridotta a nido di colombe.
Per i secoli successivi della Colombaia di Trapani non si hanno informazioni certe. In epoca medievale venne ricostruita dagli Aragonesi nell’attuale forma ottagonale, ampliata e trasformata in una vera e propria fortezza. Nel gennaio del 1360 per un breve periodo diede alloggio alla Regina Costanza, giunta dalla Catalogna per andare in sposa a Federico III Re di Sicilia e sino al Cinquecento l’edificio fu utilizzato per contrastare le scorribande dei pirati sulle coste trapanesi. Per questo motivo, intorno al 1670, il viceré Claudio Lamoraldo principe di Ligny, decise di rafforzarla, includendola nel suo progetto di fortificazione della città, affidandone i lavori di consolidamento all’architetto e ingegnere militare fiammingo Carlos de Grunenbergh.

Il Castello della Colombaia o Castello di Mare di Trapani

La decadenza del Castello di Mare di Trapani ebbe inizio il secolo successivo e perdurò sino alla seconda metà dell’Ottocento, epoca in cui, essendo le carceri al completo, la Real Fortezza della Colombaia fu adibita a prigione dai Borboni e vi vennero rinchiusi i patrioti trapanesi. Con la costruzione del penitenziario di San Giuliano, avvenuta il secolo scorso, i detenuti furono trasferiti nella nuova sede e l’antico castello di mare, ritenuto tra i monumenti simbolo della città di Trapani, ritornò ad essere luogo di desolazione e solitudine.
Nel 2009 il monumento è stato riconosciuto dal FAI come luogo da salvare ed è nata un’associazione con l’intento di sensibilizzare le istituzioni per il suo recupero.

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Informazioni aggiuntive

  • EpocaXIII secolo
  • UbicazioneIsola della Colombaia
  • Condizioni: Mediocri
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