Santuario Madonna dell’Aiuto – Roccafiorita

Sulla cima del Monte Kalfa, a 1.000 metri s.l.m., s’innalza il Santuario della Madonna dell’Aiuto di Roccafiorita, tra i più famosi della provincia di Messina. In questo luogo il 24 maggio del 1945 fu portata la statua della Madonna fatta realizzare da Carmelo Occhini, in seguito ad un fatto miracoloso. Tutto ebbe inizio molti anni prima, quando lo stesso Carmelo, il fratello Alessandro e il cugino Filippo acquistarono presso l’abbazia dei SS. Pietro e Paolo d’Agrò una statuetta della Madonna, la collocarono in un’edicola nella via principale del paese e decisero che, da grandi, avrebbero costruito una statua della Vergine, dedicandole una chiesa.
La Madonna dell’Aiuto è ritenuta miracolosa e viene invocata nei momenti di maggior pericolo.

Santuario Madonna dell’Aiuto storia

Nel 1942, in pieno conflitto mondiale, nel corso di una cruenta battaglia, il sergente maggiore Carmelo Occhino riuscì a salvarsi dopo aver invocato la protezione della Vergine e, memore dell’antica promessa, in suo onore fece realizzare dallo scultore La Rosa di Roma una statua e la inviò a Roccafiorita dopo averla fatta benedire da Papa Pio XII. Era il 2 marzo del 1943 e l’opera raffigurante la Madonna sotto il titolo dell’Aiuto, era di una bellezza così sorprendente che anche il Pontefice rimase colpito dal fascino e dalla grazia di quel volto mariano.
La statua della Madonna dell’Aiuto giunse a Roccafiorita dopo una sosta a Gallodoro. Correva l’anno 1944 e fu deciso che finita la guerra, si sarebbe dovuta portare la Madonna sulla montagna che sovrasta il centro abitato di Roccafiorita, nonostante non vi fosse una strada agevole per raggiungerla. Nell’aprile del 1945 cessò la guerra e così il 24 maggio successivo, il giorno sacro a Maria Ausiliatrice, titolo che risponde a Maria dell’Aiuto, la statua fu portata in pellegrinaggio sul Monte Kalfa che in breve divenne luogo di preghiera e devozione. Il luogo fu reso agibile con la realizzazione di una mulattiera.
In quell’anno iniziarono i lavori del santuario che sarà ultimato nell’agosto del 1950 grazie alla fatica degli abitanti di Roccafiorita e dei paesi vicini che salivano sulla montagna a piedi e a cavallo caricando il materiale da costruzione sulla testa o sulle spalle, e al contributo dei combattenti reduci della seconda guerra mondiale. Ogni anno alla Madonna dell’Aiuto vengono dedicati solenni festeggiamenti il 24 maggio e l’ultima settimana di agosto, in ricordo del lavoro instancabile di tutta la comunità.

Il santuario di Roccafiorita

Il Santuario di Roccafiorita si presenta con le facciate in pietra ed è affiancato da un campanile. Si sviluppa su tre navate suddivise da archi, la maggiore delle quali termina con una piccola abside a pianta semicircolare. Il catino absidale è affrescato con l’immagine della Madonna dell’Aiuto, raffigurata anche sul portale d’ingresso in bronzo, assieme ad altri bassorilievi che raccontano la storia della chiesa. Sull’altare maggiore del santuario di Roccafiorita è posto un Crocifisso e sulle pareti delle navate laterali si trovano due lapidi in marmo in memoria del sergente maggiore dell’aeronautica Carmelo Occhino e Santo Alessandro Occhino e della consorte Anna che si sono prodigati per la raccolta dei fondi in America e per la costruzione del santuario della Madonna dell’Aiuto di Roccafiorita. Nel piazzale davanti la chiesa si può ancora oggi ammirare la prima pietra posta dai fioritani per la costruzione del santuario. Nei suoi pressi vi è una rosa dei venti in pietra lavica, l’Azimuth di fede, con i nomi di dei santuari mariani aderenti al progetto “Gratia Plena” e dei principali luoghi di fede del mondo e le relative distanze. Accanto al santuario di Roccafiorita sorge la Casa del Pellegrino, mentre in una collinetta .poco distante si trova una Via Crucis, con le stazioni incastonate nella pietra, che culmina con la statua del Cristo Risorto.

Per conoscere la storia del Santuario della Madonna dell’Aiuto di Roccafiorita, tappa obbligata è il museo allestito presso il Palazzo comunale in piazza Autonomia. Si tratta del Museo della Madonna dell’Aiuto che racconta, tramite pannelli esplicativi, documenti, oggetti e fotografie donate dalla comunità fioritana, le origini del santuario e la grande devozione per la Madonna dell’Aiuto. I pannelli esplicativi sono stati offerti da una famiglia di emigranti fioritani in America.

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