Santuario Maria Santissima della Catena – Scillato

Il Santuario di Scillato è la chiesa principale del paese e la sua realizzazione risale al XVI secolo. Al suo interno si venera un simulacro della Madonna della Catena di scuola gaginesca. Il culto della Madonna della Catena e la festa patronale di Scillato del 20 agosto.

Santuario della Madonna della Catena di Scillato

Il Santuario della Madonna della Catena di Scillato rappresenta l’unica chiesa di questo caratteristico borgo madonita che sorge circondato dai monti, in un territorio reso particolarmente fertile dalla presenza di importanti sorgive di acqua. Scillato è uno dei paesi più piccoli del comprensorio, e la sua fondazione risale al tempo in cui sul suo territorio sorgevano numerosi mulini ad acqua. E’ attorno ad essi infatti che furono costruite le prime case. Le prime notizie storiche documentate della presenza di mulini risale al 1156, epoca in cui l’abitato era un borgo di campagna denominato Xillatum e riguarda la donazione di un mulino denominato Fundua, che Adelasia, nipote del Conte Ruggero, fece alla Diocesi di Cefalù.
La chiesa di Maria SS. della Catena venne realizzata molto tempo dopo, essendo sorta intorno al 1500, epoca in cui il territorio di Scillato apparteneva ai Reali di Spagna con la Contea di Sclafani, e da sempre ha rappresentato il principale edificio di culto del paese. Già al tempo della sua edificazione fu intitolata alla patrona dei doganieri, posta ad indicare e proteggere la via d’accesso dalla montagna al mare.
Della chiesa ne parla anche Vito Amico nel Dizionario topografico della Sicilia nella sua descrizione di Scillato, dove fa riferimento anche al Pirri: «Terra, oggi appartenentesi alla signoria di Caltavuturo, abbondante di copiose fonti, delle quali subito adattansi le acque in movimento di molini di frumento, e poi raccolgonsi nel letto dell’Imera settentrionale, ossia del Fiume grande. Ne conta il Pirri 120 case e 435 anime; poiché nei regii libri la numerazione di Scillato è accoppiata a quella di Caltavuturo. Riconosce i sacri dritti del vescovo di Cefalù, e la sua chiesa parrocchiale, con un prete curato, reca il titolo di s. Maria della Catena. Scillato si apparteneva sotto i Normanni ad Adelasia nipote del conte Ruggiero, siccome recammo per Caltavuturo. Ne è signore oggi il duca di Ferrandina, e comprendesi nei confini della comarca di Termini».

Il culto della Madonna della Catena

Il culto della Madonna della Catena è legato ad un evento miracoloso accaduto nel 1392 a Palermo, quando regnava in Sicilia Martino d’Aragona. Nell’agosto di quell’anno infatti tre palermitani, vittime di un errore giudiziario, avrebbero dovuti essere impiccati in piazza della Marina, quando improvvisamente scoppiò un temporale. Le guardie e i tre condannati fuono così costretti a ripararsi nella vicina chiesa di Santa Maria della Catena di Palermo, che a quel tempo era sotto il titolo di Madonna del Porto. I prigionieri rivolsero le loro preghiere alla Madonna affinché li soccorresse e mentre i soldati cadevano in un profondo sonno, le catene che li tenevano legati all’altare della Vergine, si spezzarono e la voce della Madonna li rassicurò: « Andate pure in libertà e non temete cosa alcuna: il divino Infante che tengo tra le braccia ha già accolto le vostre preghiere e vi ha concesso la vita!». In tutta la Sicilia si sparse la notizia del miracoloso evento e così ebbe inizio il culto della Madonna della Catena, la quale ben presto divenne patrona di molti comuni dell’isola.

Il Santuario di Scillato

La chiesa di Scillato si eleva su una scalinata di cinque gradini sulla piccola Piazza Papa Giovanni XXIII che le fa da sagrato. La costruzione si sviluppa su un’unica navata centrale con il classico tetto è a capanna ed è affiancata da una torre campanaria che termina con una piccola cupola. Su entrambi i lati del prospetto principale sono presenti due contrafforti a sezione quadrangolare. L’interno presenta la pavimentazione in marmi policromi e la copertura con una volta a botte che scarica il peso sui due muri perimetrali. Sia la navata che il presbiterio hanno le pareti e il soffitto adorni con stucchi, decorazioni ed affreschi con immagini di santi. La navata si si presenta come un ambiente unico intervallato da archi a tutto sesto e paraste in marmo. La chiesa è abbellita da tele e statue. Sull’altare maggiore, tra quattro colonne di marmo, spicca una bella statua della Madonna che viene venerata con grande devozione. Si tratta di un pregevole simulacro in marmo bianco raffigurante la Madonna della Catena, la cui realizzazione risale al 1570 ed è stata attribuita alla scuola dei Gagini. La Vergine è raffigurata con nel polso destro una catena, mentre porge con la stessa mano al Bambin Gesù, che si trova seduto sul suo braccio sinistro, una melagrana aperta, simbolo di fecondità e prosperità. Il Bambino Gesù poggia la mano destra sulla melagrana e con la mano sinistra regge un libro. La chiesa parrocchiale di Scillato fu elevata a santuario nel 2000 con il titolo di Maria SS della Catena.
La festa della Madonna della Catena a Scillato è la festa principale e si celebra il 20 agosto, giorno in cui per le vie del piccolo centro si snoda una suggestiva processione con il simulacro della Patrona che, posto sopra un fercolo abbellito con decorazioni floreali, viene portato a spalla dai devoti.

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Informazioni aggiuntive

  • EpocaXVI secolo
  • UbicazionePiazza Giovanni XXIII
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