I Borghi ragusani: sulle tracce di Montalbano

Chi si mettesse sulle tracce del commissario Montalbano, potrebbe scoprire angoli di Sicilia straordinari, spesso situati lontano dagli itinerari di massa, in particolare nel ragusano, con i suoi paesini bianchi, i quartieri arabeggianti, le spiagge selvagge e la natura lussureggiante.
Il cinema e la televisione, a volte, sono veicoli eccezionali di turismo. La fiction della Rai sul personaggio di Andrea Camilleri ha tra le sue virtù quella di aver fatto conoscere, con le sue splendide scenografie naturali, alcuni borghi poco conosciuti.

Guida dei luoghi del commissario Montalbano

Uno di questi è Punta Secca, frazione di Santa Croce Camerina, chiamata dagli arabi Ain Keseb. La piccola borgata si sviluppò alla fine del XVI secolo, quando i Bellomo di Siracusa fecero erigere a difesa dell’approdo la Torre Scalambri, attorno alla quale sorsero il porticciolo, le prime case ed una chiesa. Antistante la cinquecentesca torre, nell’omonima piazzetta, non di rado si trovano numerosi turisti che ammirano la casa del commissario più famoso d’Italia, con la celebre terrazza con balaustra che si affaccia sulla baia di sabbia finissima e il mare dove il Commissario è solito fare la rigenerante nuotata mattutina. Sorta in origine come magazzino per la dissalazione delle sarde, la villa è oggi in parte adibita a struttura ricettiva. Poco oltre, la grandiosa mole del faro si staglia contro il cielo. La costruzione, con i suoi 34 metri di altezza, rappresenta una delle più importanti opere pubbliche del governo borbonico che sorgono nel territorio ragusano.

Lungo la costa, proseguendo in direzione di Marina di Modica, dopo solo 16 km s’incontra il borgo di pescatori di Donnalucata, nel territorio di Scicli. Sorto anch’esso attorno ad un santuario e ad una torre costiera, ha un nome di origine araba (Ayn al-awqay, ovvero “la fonte delle ore”) che, narra il geografo Idrisi,  fa riferimento alla presenza sulla riva di una sorgente ad intermittenza. Da visitare la Chiesa di S. Caterina da Siena, custode della statua della Madonna delle Milizie, proveniente dal convento omonimo. Il Palazzo Mormino in alcune puntante ha prestato i suoi interni per il Commissariato di Vigata. Poco distante è il lungomare che nei romanzi di Camilleri prende il nome di Marinella, dove vi sono state ambientate diverse scene della serie televisiva.

 

Dopo aver percorso altri 13 chilometri, si giunge a Sampieri, anticamente conosciuta come “Apolline”, forse per la presenza di un tempio dedicato ad Apollo. Un borgo di pescatori di poche case in pietra nel comune di Scicli che ha affascinato personaggi come Pier Paolo Pasolini, Carlo Levi e Renato Guttuso, che lo visitarono nel 1959.

 



Booking.com

In questo territorio la presenza dell’uomo risale alla preistoria. I resti di un antichissimo pozzo, ritrovati nei pressi di una grotta, ci rammentano che in passato i naviganti approdavano qui per rifornirsi di acqua dolce proveniente da una sorgente subacquea ancora oggi visibile con la bassa marea.

Non lontano si scorge il rudere della fornace Penna, con la sua alta ciminiera, esempio mirabile di archeologia industriale. Realizzato nel 1912, lo stabilimento di laterizi è stato distrutto nel 1924 da un incendio. Oggi è utilizzato come location di alcuni episodi della fiction televisiva.

La Fornace Penna

Continuando il percorso sulle tracce di Montalbano, raggiungiamo Scicli, perla del Barocco siciliano e la Via Francesco Mormino Penna, con i palazzi ottocenteschi e le meravigliose chiese tardo-barocche, che nel 2002 è stata insignita del titolo di Patrimonio dell’Umanità UNESCO. E’ questa la cosiddetta  “Via del Barocco”, all’inizio della quale sorge il Palazzo del Municipio di Scicli scelto per ambientare la Questura di Vigata nei primi episodi delle storie di Montalbano. La stanza del sindaco di Scicli nella serie televisiva è quella del Questore Bonetti-Alderighi, mentre invece Palazzo Iacono fa da scenografia agli esterni della celebre Questura di Montelusa.

Il Palazzo Comunale di Scicli

© Riproduzione riservata



Translate »
error: Contenuto Riservato.