Camporeale

Comune di Camporeale, Palermo

La Città del vino e del legno fondata sul feudo di Macellaro

Camporeale è un piccolo centro agricolo posto tra colline, monti e pianure verdeggianti coltivate a vigneti, a cavallo tra le province di Trapani e Palermo, che per oltre cent’anni si sono contese il suo territorio. Il comune fu infatti sotto le dipendenze di Trapani fino al 1954, anno in cui passò alla circoscrizione amministrativa del capoluogo siciliano. L’odierna Camporeale fu fondata nel 1779 per iniziativa di Giuseppe Beccadelli Bologna, marchese di Sambuca, che ottenne dal Re Ferdinando I di Borbone la concessione del feudo di Macellaro.

Cosa vedere a Camporeale

All’epoca era già esistente il baglio, cui si accede da un grande arco in pietra, che i Gesuiti edificarono nel 1691, dotandolo di magazzini, laboratori artigianali, stalle, locali per la residenza e cortili per la vita comunitaria. E’ il monumento più imponente del paese e al suo interno vi è pure inglobato il castello edificato intorno al 1500 dalla nobile famiglia dei Ventimiglia che, nei secoli successivi, fu trasformato in una residenza baronale. Il Palazzo del Principe di Camporeale, denominato Atrio Principe, oggi è un complesso polifunzionale ed ospita la Pinacoteca, la Biblioteca, l’Enoteca del Baglio e il Museo Camporeale, con una sezione etno-antropologica e una archeologica.
La Chiesa Madre di Camporeale si eleva nella piazza principale, di fronte al monumento al milite ignoto, ed è consacrata a Sant’Antonio da Padova, patrono del paese. Al suo interno conserva pregevoli opere d’arte, tra cui il simulacro del Santo Patrono, una tela raffigurante il miracolo di Sant’Antonio, un rilievo in marmo con San Calcedonio ed un grande crocifisso ligneo, entrambi appartenuti ai Gesuiti. La sua volta e la cupola sono decorate con affreschi di santi.
Da vedere a Camporeale la chiesa che si innalza sulla collina che sovrasta il piccolo centro, da dove si scorge un meraviglioso panorama. Nel santuario si venera la Madonna sotto il titolo di “rifugio dei peccatori” e le sue origini sono legate ad una leggenda sul ritrovamento di una grossa pietra, datata 1622, sulla quale era raffigurata la Madonna con il manto aperto ad accogliere i peccatori. Il Santuario della Madonna dei Peccatori a Camporeale fu costruito nel 1910 per custodire la sacra effigie ed ancora oggi è meta di continui pellegrinaggi, che raggiungono il culmine durante tutto il mese mariano. Camporeale è conosciuto come la “Città del vino e del legno”, poiché vanta la presenza di molti artigiani del legno e si trova su un territorio storicamente vocato alla viticoltura, come ricordano i murales posti a decoro delle sue strade, realizzati dall’artista Igor Scalisi Palminteri che raffigurano un vignaiolo con in mano un bicchiere di vino ed un falegname al lavoro, legati tra di loro e con il murales della Madonna dei Peccatori, attraverso le parole di un antico canto popolare dedicato a Camporeale.

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Cosa vedere vicino Camporeale

Camporeale è un paese giovane in una terra che ha tanto da raccontare. In questo luogo un tempo sorgeva il feudo di Macellaro, il cui nome deriva probabilmente da Makella, fondata dai Sicani nell’VIII secolo e citata da Diodoro e Polibio. L’antica città, posta tra Segesta e Palermo a controllo della valle del fiume Eleuterio, fu distrutta dai Romani nel 260 a.C.. Ma tutto il territorio circostante risulta abitato fin dalla preistoria, come testimoniato dai numerosi reperti rinvenuti nelle varie contrade del paese. Poco distante il centro abitato si erge il monte Jato, sulla cui cima sono stati riportati alla luce i resti dell’antico insediamento di Ietas, attivo dall’età protostorica fino all’alto Medioevo. A pochi chilometri da Camporeale si scorgono alcune rovine dell’antico villaggio arabo denominato Casale Curbici, che comprende una grotta circolare scavata nella roccia la quale è messa in comunicazione con una grotta inferiore più piccola e quadrata. Sull’altura di monte Pietroso sono state individuate tracce di opere murarie ricollegabili all’esistenza di un centro abitato risalente tra il VI al IV secolo a. C., necropoli e frammenti di bronzo e di ferro. Tutto il territorio attorno al paese, offre spunti per interessanti escursioni naturalistiche, archeologiche e culturali. A Camporeale e in molti paesi limitrofi delle valli dello Jato e del Belìce, i visitatori possono percorrere degli itinerari tematici, attraverso trekking, passeggiate a cavallo, escursioni in bicicletta e andare alla scoperta delle tantissime bellezze naturali, enogastronomiche e culturali di cui il territorio è ricco.

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Feste e Sagre Camporeale

Carnevale
Il Carnevale a Camporeale si vive in un’atmosfera di festa e allegria con la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi in maschera e la serata danzante.

Marzo – Festa di San Giuseppe
La festa di San Giuseppe a Camporeale è una delle più caratteristiche e vede tutta la comunità impegnata nell’allestimento dei tradizionali altari. Nel giorno di festa va in scena la rappresentazione della Sacra Famiglia che in corteo si reca in Chiesa Madre per la celebrazione della Santa Messa, e successivamente presso l’Atrio Principe dove si potrà assistere alla recita delle parti di San Giuseppe e al pranzo dei Santi. Nel tardo pomeriggio, al termine della celebrazione eucaristica, il simulacro del Patriarca viene condotto in processione per le vie del paese.

Giugno – Festa di Sant’Antonio da Padova, patrono
Il 13 giugno a Camporeale è festa patronale e si celebra Sant’Antonio da Padova con la tradizionale processione del simulacro.

Ottobre – Camporeale Day
Camporeale Day è la manifestazione che tutti gli anni, nel primo week end di ottobre, celebra le eccellenze enogastronomiche, artigianali ed artistiche di tutto il comprensorio dell’Alto Belice.

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Prodotti Tipici Camporeale

Camporeale è noto per la sua produzione di vino e per la presenza di numerosi artigiani del legno. Ma il suo territorio è destinato anche alla coltivazione del frumento e dell’olivo. Tra i suoi prodotti tipici si annoverano i vini, l’olio, la pasta, i formaggi e le carni. Da gustare le specialità dolciarie tipiche della tradizione, tra cui le cassatelle camporealesi con le loro cialde croccanti che racchiudono una golosa crema di ricotta, e i piatti della gastronomia locale. Da gustare è la sciavata, una bontà culinaria a metà tra la pizza e lo sfincione, che viene condita con cipolla, mollica, caciocavallo e acciughe.

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Come arrivare a Camporeale

Da Palermo: S.S.624 Palermo-Sciacca, uscita Camporeale. Percorrere la S.P. 20 fino a Camporeale.

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Informazioni aggiuntive

  • Provincia: Palermo
  • Altitudine: 425 m. s.l.m.
  • Popolazione: 3.469
  • Prefisso: 0924
  • CAP: 90043
  • Abitanti: Camporealesi
  • Santo Patrono: S. Antonio da Padova
  • Festa: 13 Giugno
  • Sito ufficiale: Comune di Camporeale – www.comune.camporeale.pa.it
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