Raccuja

Comune di Raccuja, Messina

Per le viuzze di Raccuja, borgo bizantino con una forte impronta medievale

Tra i meravigliosi borghi dell’entroterra siciliano, un posto speciale occupa Raccuja. Un paese incantevole, che si sviluppa dall’alto al basso, dal verde Monte Castagnerazza fino al fiume nella valle, con il castello normanno in alto e, più giù, i quartieri nobili e l’imponente Chiesa Madre. I primi a popolare il territorio furono i Bizantini che vi edificarono il Monastero di San Nicolò del Fico e un presidio militare. Dopo la dominazione araba, il monastero risorse a nuova vita e venne ampliato grazie ai Normanni e al conte Ruggero d’Altavilla, tant’è che gli storici Tommaso Fazello, Rocco Pirri e Vito Amico nei loro scritti lo definirono uno tra i più floridi del Val Demone. Il toponimo di Raccudia apparve per la prima volta in un atto nel 1271. Fu feudo degli Orioles sino al 1507 che adibirono il castello a residenza privata, e poi passò a varie famiglie di nobili. Dopo la rivolta del popolo, stanco dei vincoli feudali, il borgo nel 1552 fu riscattato da Nicolò Branciforti, esponente di una delle famiglie più ricche e nobili del regno di Sicilia. Il nobile elevò la città a Contea e così iniziò per Raccuja un lungo periodo di splendore, con la costruzione della Chiesa Madre, di palazzi rinascimentali e, qualche anno più tardi, del Convento dei Carmelitani Calzati nei pressi del Castello Branciforti, di cui però oggi non resta traccia. Nel Seicento, il borgo si arricchì ulteriormente, grazie alla produzione e al commercio della seta.

Cosa vedere a Raccuja

Il comune di Raccuja presenta il centro abitato d’impronta medievale, con le viuzze strette e tortuose, antiche chiese, resti di torrioni normanni e bei palazzi, a testimonianza degli antichi fasti. Alla fine del corso principale si staglia la Chiesa Madre consacrata a Santa Maria di Gesù e risalente al Cinquecento. Al suo interno custodisce monumenti sepolcrali, tele e pregevoli statue di marmo tra cui quelle che raffigurano Santa Maria del Gesù, San Sebastiano ed il gruppo dell’Annunciazione, ed una pala lignea del Seicento con la Madonna del Rosario. Notevoli opere d’arte sono custodite anche nella Chiesa del Carmine tra cui la statua lignea della Madonna del Carmelo rivestita in lamine d’oro. La Chiesa di San Pietro fu realizzata nel XIV secolo, per volere del barone Berengario Orioles, attorno ad una torre medievale, che funge da campanile, e con gli interni in stile romanico e gotico.

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Cosa vedere vicino Raccuja

Le campagne attorno a Raccuja si caratterizzano per la presenza di tholoi, in dialetto pagghiari, caratteristiche strutture rurali di modeste dimensioni, circolari e realizzate in pietra con copertura a pseudo-cupola. Le loro origini secondo alcuni risalgono ai primi anni della colonizzazione greca in Sicilia. In questo territorio, nei pressi del Monte Cucuzza, passa anche l’antica Trazzera Regia, che si inerpica sui Monti Nebrodi e attraversa i rigogliosi boschi. Il comune di Raccuja nel 2005 è entrato a far parte del Parco dei Nebrodi.

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Feste e Sagre Raccuja

Agosto – Sagra dei Maccheroni
La Sagra dei Maccheroni di Raccuja si svolge ad agosto nella piazza del paese con degustazioni e folklore.

Settembre – Festa Maria SS. Annunziata, patrona
La festa patronale in onore della Madonna Annunziata a Raccuja si svolge il 21 settembre con la solenne processione e lo spettacolo serale in piazza.

Natale – Presepe vivente
A Natale a Raccuja va in scena il Presepe vivente con gli antichi mestieri e la rappresentazione della Natività.

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Prodotti Tipici Raccuja

Il paese di Raccuja è noto soprattutto per i suoi formaggi preparati con i metodi tradizionali, tra cui primeggiano la provola dei Nebrodi e il pecorino. Da gustare l’olio extravergine d’oliva che si produce nel territorio, la ricotta, il pane fatto in casa come anche i maccheroni bucati al sugo di maiale, la salsiccia essiccata, la vastedda schiacciata ripiena di scurciddi di maiale o verdure, e le tante specialità dolciarie, tra cui i dolci di nocciole, le collure con le uova e le nuvolette decorate con i diavulicchi, entrambi tipici delle festività pasquali.

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Come arrivare a Raccuja

Da Palermo: Autostrada A19 PA-CT e autostrada A20 PA-ME, uscita Brolo-Capo d’Orlando Est. Proseguire sulla SP 146, Via Ferrara e SS 113 in direzione di Palermo, sino al Ponte Naso. Svoltare a sinistra, ed immettersi su SP 145 seguendo le indicazioni per Sinagra e Raccuja.

© Riproduzione riservata



Informazioni aggiuntive

  • Provincia: Messina
  • Altitudine: 640 m. s.l.m.
  • Popolazione: 1.093
  • Prefisso: 0941
  • CAP: 98067
  • Abitanti: Raccujesi
  • Santo Patrono: Maria SS. Annunziata
  • Festa: 21 Settembre
  • Sito ufficiale: Comune di Raccuja – www.comune.raccuja.me.it

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