Santuario Madonna del Balzo – Bisacquino

Il Santuario della Madonna del Balzo di Bisacquino risale al XVII secolo, e venne costruito nel luogo in cui si manifestarono alcuni eventi miracolosi. La sua fondazione e legata al ritrovamento della sacra immagine della Madonna da parte di due pastori bisacquinesi che si trovavano sul monte Triona. Il santuario di Bisacquino è costituito dalla chiesa e dell’annesso eremo ed è meta di numerosi pellegrinaggi di devoti che giungono sin quassù per pregare dinanzi all’immagine della Madonna col Bambino.

Il Santuario di Bisacquino

La tradizione locale vuole che il santuario di Bisacquino sia stato edificato sul sacro balzo, ovvero sul sito dove l’immagine della Madonna comparve, manifestando così il suo desiderio del luogo dove doveva sorgere la chiesa, dopo che era stata portata in ben tre posti diversi del paese. Ma c’è pure chi racconta che il santuario sia stato edificato proprio dove nel Seicento avvenne il ritrovamento del prodigioso quadro della Madonna col bambino, ad opera di un pastore bisacquinese, un tal Vincenzo Adorno che stava pascolando il suo gregge su monte Triona. L’uomo si accorse di una luce che proveniva da sotto alcuni massi. Prima di lui, un altro pastore del luogo, un certo Francesco Perratori, aveva avuto una simile visione, e pertanto in molti si recavano sul luogo dove si trovava la sacra immagine per venerarla. Un altro aneddoto risale alla primavera del 1664, quando due giovani contadini scorsero nel cavo della rupe l’immagine della Vergine, ma in un impeto di rabbia, uno dei due le scagliò una pietra contro. Fu così che dalla fronte della Madonna cominciò a fuoriuscire del sangue e il ragazzo cadde a terra morto. Sul luogo quindi si recarono la madre e gli abitanti del paese, per invocare il perdono alla Madonna e chiedere la grazia per il giovane, il quale per miracolo ritornò in vita e quel luogo diventò meta di pellegrinaggio.

Bisacquino Santuario Madonna del Balzo

Il Santuario della Madonna del Balzo a Bisacquino venne costruito tra il 1664 e il 1679 su un dirupo del Monte Triona a 950 metri sul livello del mare, grazie al progetto del bisacquinese Pietro Scalora. Il complesso architettonico fu pure munito di un campanile dai gesuiti, che promossero il culto alla Vergine del Balzo. Sulla torre campanaria si pose l’orologio donato dal sig. Rosario Scibetta per una grazia ricevuta.
Il santuario Madonna del Balzo ha un impianto ad un’unica navata e presenta le pareti decorate con stucchi e due altari in marmo, di cui uno è dedicato a Santa Rosalia ed è ornato dalla tela di Santa Rosalia con gli angeli, del pittore bisacquinese Giuseppe Conti. Gli stucchi del presbiterio sono stati realizzati da Pietro Puzzo. Sulla parete a sinistra dell’altare, in alto, si trova l’organo a canne del 1858 di Pietro Lungaro. L’altare maggiore è in marmo policromi e si caratterizza per la presenza dell’edicola che custodisce la venerata immagine della Madonna con Bambino.
Si accede al santuario da due ingressi, entrambi presentano le porte decorate dai bassorilievi in bronzo realizzati da Giuseppe Marino, che raffigurano episodi del nuovo testamento e fanno riferimento alla storia del santuario. Accanto al Santuario si trova la sacrestia che, tramite una scala, è messa in comunicazione con l’annesso eremo la cui costruzione risale al 1764.
Per arrivare al Santuario della Madonna del Balzo ci sono due strade, di cui una ha inizio da due obelischi in pietra, i cosiddetti Pileri, è rappresnta il sentiero antico dove ancora adesso, nei giorni che precedono la festa della Madonna del Balzo di agosto, si svolge il pellegrinaggio dei fedeli, ed è costeggiata da croci di pietra con una base circolare in muratura che segnano la via Crucis.

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