Castello di Castel di Lucio

Il castello di Castel di Lucio ha origini normanne, e la sua fondazione si deve ai Ventimiglia, signori di tutte le terre dei Nebrodi e delle Madonie. La costruzione si elevava sopra ad una rocca che ancora oggi domina il centro abitato, e visivamente era collegato con la torre di Migaido e questa a sua volta con Pettineo. Il castello ha pure dato il nome all’antico casale. Le origini di Castel di Lucio, presumibilmente, risalgono agli inizi del XII secolo, epoca in cui era chiamato Castellutium. Il casale fu soggetto prima a Enrico II Ventimiglia della Contea di Geraci e successivamente al nipote e successore Francesco I Ventimiglia.

Storia di Castelluccio

Dell’antico casale di Castelluccio si apprende anche dallo storico Vito Amico, il quale nel suo “Dizionario Topografico della Sicilia” colloca la fondazione del villaggio al XIV secolo e ne ripercorre i diversi proprietari che si avvicendarono nei secoli, a partire dal 1480: « Villaggio, apparenentesi nel 1300 a Francesco Ventimiglia, ed al medesimo secolo devesene ascrivere la origine, poiché nel 1267 nel diploma di Papa Alessandro III, in cui notasi il censo della Chiesa di Cefalù, nessuna menzione si fa di Castelluccio.[…] Fu soggetto ai Ventimiglia sino al 1480, quando Enrico Conte di Geraci, ricevuto il prezzo, l’assegnò a Matteo Speciale, da cui comprollo poi Nicolla Siracusa, ma lo recuperò Simone Ventimiglia nato da Enrico, e perciò nel 1499 ubbidiva ad Antonio figliuolo di Simone. Fecerlo di loro Signoria i Lercano nel 1536, ma non perdettero i Ventimiglia il dritto di ricompra. Poi passò colla medesima legge agli Ansalone, dai quali ai Timpanaro, che verso i principii del secolo XVII dicevansi Signori di Castelluccio. Ma nel 1634 l’ottenne Erasmo Cannizzaro, cui succedette la figlia Raffaella, ed a questa Luigia Bottone e Cannizzaro, la di cui erede Agata Agras lasciò Francesco suo figliuolo, il quale nominato nel 1726 con diploma di Carlo VI Duca di Castelluccio, da Eleonora Parisi ebbesi Giovanni, oggi vivente. Confermai altrove nelle note al Fazello esser ceduto sotto Martino Castelluccio ai Peralta e ai Montecateno, perciocchè Antonio ed Enrico di lui fratello dai Ventimiglia, nemici al medesimo Re, decaddero dai beni, e furono altrui concesse le loro Signorie. Ma ritornati in grazia, vennero di nuovo sostituiti alle primiere dignità; del resto essendo, come anche oggi, altri casali del medesimo nome, non nego poter facilmente inciamparsi in qualche equivoco in assegnarne i Signori. […]».
La signoria di Castelluzzo quindi nei secoli appartenne a diversi casati, tra cui gli Anzalone, Cannizzaro, Lercan, Timpanaro ed ultimi gli Agraz che la mantennero con il titolo ducale fino al XIX secolo. Nel 1726 Francesco Agraz con diploma di Carlo IV di Sicilia, fu nominato primo Duca di Castelluzzo, dando così fine all’epoca baronale.

Castello di Castel di Lucio: Architettura

Del castello di Castel di Lucio restano pochi ruderi che sovrastano il centro abitato, e comprendono una torre diruta a pianta circolare posta a oriente. La costruzione originaria era costituita da due torri, entrambe cilindriche collegate da un corpo di fabbrica e cinta da mura. Al centro dell’atrio vi erano delle vasche idriche. Lo storico Francesco Nicotra nel Dizionario illustrato dei Comuni siciliani, scritto agli inizi del secolo scorso, ne dà questa descrizione: «era composto di due torri riunite in due mura, uno a tramontana l’altro a mezzodì: l’entrata era a lato della torre posta ad oriente, mentre da quella a ponente partiva un altro muro e quando l’ombra della torre terminava di proiettarsi sopra di esso era precisamente mezzogiorno e perciò serviva di meridiana in ogni stagione. Da questo muro se ne staccava un altro, che girava attorno allo spazio del castello e serviva oltre che da difesa anche da cautela perché nessuno precipitasse dal lato boreale. Dentro la piazza del castello vi era la cisterna».

Riproduzione riservata



Informazioni aggiuntive

  • Epoca: XII secolo
  • Ubicazione: Via Castello
  • Proprietà: Comune di Castel di Lucio
  • Condizioni: Pochi resti (torre)
Translate »
error: Contenuto Riservato.