Castello di Francofonte

La fondazione di Francofonte è attribuita ad Artale Alagona, Gran Giustiziere del Regno, e si inserisce nel contesto delle tensioni politico-militari tra le fazioni latina dei Chiaramonte e catalana degli Alagona. I Chiaramonte, conti di Modica, controllavano Lentini, strategica per il dominio del territorio. Per contrastarli, Alagona fortificò il casale di Bufilda, dominato fino ad allora dalla Chiesa di Sant’Antonio Abate, costruendovi un castello.

Architettura del Castello di Francofonte

Il castello di Francofonte, un tempo maestosa struttura fortificata, era composto da tre torri principali: il Mastio, la Torre della Saletta e il Garigol, una torretta sottile e slanciata con scala a chiocciola, addossata al Mastio e visibilmente più alta, di cui oggi restano ancora circa venti gradini. Questo nucleo centrale era racchiuso da un’imponente cinta muraria, all’interno della quale si trovavano gli ambienti abitativi, tra cui la sala Magna, la cucina, la dispensa e altri locali. In quest’area sorgeva anche la Chiesa di Sant’Anna, non più ricostruita dopo il terremoto del 1693, della quale sopravvive soltanto il portale con arco a sesto acuto.
Successivamente furono costruite otto torri addossate alla muraglia, dando al castello una pianta quadrata. Fino al 1920 ne sopravvivevano due, ma quella all’angolo sud-ovest fu demolita in quell’anno. Al castello si accedeva da due ingressi, di cui il principale, situato a sud-est, conduceva attraverso un corridoio alle torri maggiori e agli ambienti abitativi. A oriente si trovava la Torre della Saletta, a occidente il Mastio, il cui piano terra fu probabilmente adibito a carcere, mentre tra le due svettava il Garigol. Il terremoto del 1693 distrusse quasi completamente il complesso, lasciando in piedi solo i resti delle due torri principali e una delle otto torri minori. In seguito a questi gravi danni, si decise di trasformare l’antico castello in un moderno palazzo nobiliare dallo stile rinascimentale e barocco. Così nacque, nel 1705, il Palazzo Gravina-Cruyllas, voluto da don Ignazio Sebastiano Gravina e completato nel 1710, come riportano le iscrizioni sulle lapidi ai lati del portale e sul timpano del balcone laterale. Al suo interno è ancora visibile il suggestivo portale della chiesa di Sant’Anna.

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Informazioni aggiuntive

  • EpocaXIV secolo
  • UbicazionePiazza Garibaldi
  • Proprietà: Privata
  • CondizioniPochi resti inglobati
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