Castello dei Ventimiglia – Geraci Siculo

Il Castello di Geraci Siculo fu realizzato in epoca bizantina in sommità di un’alta roccia, per il controllo del territorio circostante e a difesa del borgo che cominciava a prendere forma sotto i suoi piedi. La sua posizione lo rendeva inaccessibile e lo metteva in comunicazione visiva con i castelli di Castelbuono, Pollina e di San Mauro.

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Il Castello di Geraci Siculo

Nei secoli successivi castello di Geraci Siculo subì alcune modifiche ad opera dei Normanni. Nell’anno Mille infatti la città di Geraci fu espugnata dal gran conte Ruggero e data in vassallaggio al nipote Riccardo Serlo II d’Altavilla. Con l’arrivo dei Normanni, Geraci diventa capitale dell’omonima contea. Nel 1252 perviene ai Ventimiglia, che a quel tempo era uno dei più rilevanti casati nobiliari siciliani. E’ a quell’epoca che la costruzione venne trasformata in una vera e propria fortezza militare e il borgo venne cinto da mura e chiuso con delle grandi porte. Il castello dei Ventimiglia costituì infatti la prima difesa occidentale della contea.
Del castello dei Ventimiglia ne dà una descrizione lo storico Vito Amico che nella metà del XVIII secolo così scrive nel “Dizionario Topografico della Sicilia”: «Sollevasi la fortezza nell’altura suprema verso Libeccio, molto ampia, e per natura e per arte munitissima da gran tempo; sussistono le mura all’intorno ed una porta massimamente verso greco […]».

Il Castello dei Ventimiglia di Geraci Siculo

Dell’antica costruzione rimangono solo i resti di parte delle mura e la chiesa gotica di Sant’Anna, edificata nel 1311 da Francesco I di Ventimiglia su una cappella preesistente. Il castello dei Ventimiglia di Geraci Siculo era una possente struttura che si caratterizzava per i suoi ambienti che avevano una distribuzione ed una collocazione di tipo militare ed ospitavano numerose guarnigioni. L’impianto planimetrico era irregolare poiché seguiva l’orografia del terreno. Nel sottosuolo vi erano le prigioni e le cisterne. I locali di servizio, le scuderie, le cucine e le sale d’armi si trovavano al pianterreno, la zona residenziale e le stanze di rappresentanza al piano sovrastante. Il fronte che ancora oggi sorge nel lato meridionale si caratterizza infatti per la presenza di una piccola monofora ed una grande apertura che in origine doveva essere una bifora. Si accede al castello dei Ventimiglia dal lato opposto, tramite una rampa intagliata nella roccia che conduce verso l’ingresso laterale della cappella di Sant’Anna. Questa si sviluppa su un’unica navata terminante con un’abside ed è suddivisa in due campate quadrate con volte a crociera. Presenta i portali, le monofore e gli elementi architettonici in pietra bianca, intagliata e squadrata. Con molta probabilità, quando il castello pervenne ai Ventimiglia, nella cappella vi era custodito il teschio di Sant’Anna, patrona della famiglia. Nell’angolo nord-ovest si scorgono i resti di un cantonale di una delle torri del castello dei Ventimiglia la cui realizzazione, secondo alcuni documenti storici, risalirebbe a prima del 1082.

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Informazioni aggiuntive

  • Epoca: XIII secolo
  • Ubicazione: Via Castello
  • Proprietà: Comune di Geraci Siculo
  • Condizioni: Ruderi consolidati
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