Castelluccio di Gibellini – Racalmuto

Il Castelluccio di Gibellini, conosciuto anche come Castello di Gibellini, è un’antica fortezza medievale situata a circa 7 km da Racalmuto, in provincia di Agrigento, arroccata su uno sperone roccioso del monte omonimo. Questo imponente edificio, oggi in parte in rovina, rappresenta uno dei più affascinanti monumenti storici della Sicilia interna, immerso in un paesaggio di rara bellezza e intriso di storia, arte militare e tradizioni leggendarie.

Origini del Castelluccio e dominazioni storiche

Il Castelluccio di Gibellini fu costruito intorno agli anni Trenta del Duecento per volontà di Federico II di Svevia, sulle rovine di una preesistente torre di avvistamento araba situata sulla sommità del monte Gibellini. La sua architettura rispecchia le caratteristiche tipiche dei castellucci svevi: una struttura compatta a forma parallelepipeda, con facciate lisce e cantonali rinforzati da conci squadrati. La fortezza assolveva a diverse funzioni strategiche: serviva infatti come centro amministrativo del feudo, come magazzino imperiale per lo stoccaggio del frumento e anche come residenza di caccia per il sovrano, che qui praticava il falconaggio.
Nel corso del Trecento, il castello passò alla potente famiglia dei Chiaramonte, che apportò alcune modifiche architettoniche, in particolare all’apparato delle aperture. Successivamente appartenne a varie famiglie nobiliari, restando per secoli distaccato amministrativamente dal feudo di Racalmuto, fino a quando, nell’Ottocento, venne ufficialmente aggregato al territorio comunale.
L’ultima famiglia a detenere la proprietà del Castello di Gibellini fu quella dei Trigona di Sant’Elia, che lo mantenne fino al 1971. Attualmente il castello è di proprietà privata, ma a partire dal 2001 sono stati avviati importanti lavori di consolidamento e restauro, volti a salvaguardarne la struttura e valorizzarne l’importanza storica

Architettura del Castello di Gibellini

La struttura del Castello di Gibellini – comunemente chiamato dai locali “Castidduzzu” – è compatta, essenziale e priva di elementi decorativi. L’edificio ha forma prismatica a base rettangolare (circa 29 x 19 metri), con mura spesse fino a due metri, che poggiano saldamente sulla roccia. A differenza di molti castelli coevi, il Castelluccio non presenta torri angolari né rientranze decorative, ma ha un impianto funzionale e massiccio, adatto alla difesa.
Al piano terra si apre un cortile rettangolare che accoglie tre vani un tempo adibiti a scuderia, armeria e magazzino, tutti coperti da volte a botte. Attraverso una scala, si accede al piano superiore, dove si trovano alcune stanze residenziali, la torre di vedetta e il cammino di ronda, ancora parzialmente percorribile. In una delle finestre si conservano sedili laterali in pietra bianca, un raro dettaglio architettonico che testimonia la cura con cui fu costruito l’edificio.
Sebbene il castello di Racalmuto versi oggi in uno stato di conservazione mediocre, a causa della mancanza di restauri nel tempo, conserva ancora un fascino austero e misterioso, capace di trasportare il visitatore indietro nei secoli.

Leggende e misteri del Castelluccio

Come ogni antico maniero, anche il Castelluccio di Gibellini è avvolto da affascinanti leggende popolari. La più nota narra che, durante la notte, si possono ancora udire rumori di battaglia, lo sferragliare delle spade e il grido dei combattenti: sarebbero gli spettri delle antiche schermaglie tra cristiani e musulmani che ancora riecheggiano tra le sue mura.

Riconoscimento come monumento nazionale

Per la sua rilevanza storica e architettonica, il Castello di Gibellini è stato dichiarato Monumento Nazionale all’inizio del Novecento, a conferma del suo valore culturale per la Sicilia e per l’intero patrimonio storico italiano.
Oggi il Castelluccio di Gibellini rappresenta una tappa imperdibile per gli amanti della storia medievale, del turismo culturale in Sicilia e per chiunque voglia esplorare i tesori nascosti dell’entroterra agrigentino. Nonostante il tempo e l’incuria, la fortezza conserva la sua imponenza e offre un’esperienza unica tra storia, leggenda e natura incontaminata. Dalla sua posizione sopraelevata si gode anche di una vista mozzafiato sulla campagna siciliana.

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Informazioni aggiuntive

  • EpocaXIV secolo
  • UbicazioneMonte Castelluccio
  • Proprietà: Comune di Racalmuto
  • Condizioni: Mediocri
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