Nel cuore del centro storico di Racalmuto, in provincia di Agrigento, si erge maestoso il Castello Chiaramontano, una delle testimonianze più importanti dell’architettura fortificata medievale in Sicilia. Questo monumento, ancora ben conservato nelle sue parti principali, domina il paese con la sua struttura imponente e ricca di storia.
Storia del Castello di Racalmuto
Le origini del castello risalgono al XIV secolo, ma le sue fondamenta sono ancora più antiche, legate al periodo della baronia di Roberto Malcovenant, un nobile normanno giunto in Sicilia al seguito di Re Ruggero d’Altavilla. La vera trasformazione avvenne però con Federico II Chiaramonte, che ricevette il feudo da Federico d’Aragona e decise di ricostruire e potenziare il maniero, rendendolo un baluardo ma anche una residenza nobiliare rappresentativa.
Castello di Racalmuto: Architettura
Dal punto di vista architettonico, il Castello Chiaramontano presenta un impianto planimetrico irregolare, con due torri cilindriche angolari che chiudono il lato orientale e una corte centrale allungata, accessibile da Piazza Umberto I attraverso un lungo fornice. Lungo i lati nord e nord-est, la struttura si mostra in tutta la sua imponenza, mentre sul lato ovest sono ancora visibili i resti di un muro a scarpa, oggi parzialmente inglobato da costruzioni abitative successive che ne hanno modificato la conformazione originaria.
Le strutture del fronte nord ed est si articolano in tre distinti corpi di fabbrica. In particolare, l’angolo nord-ovest è costituito da un corpo a tre elevazioni, quasi interamente ricostruito nel corso del XX secolo. I vari piani sono serviti da una scala alla quale si accede da un’apertura ad arco ogivale, rifatta in corrispondenza di un preesistente arcone oggi inglobato nel paramento murario della corte. Da qui si raggiunge l’ala nord del castello, un corpo longitudinale a tre livelli, in cui gli ambienti sono disposti in sequenza continua. Sul lato est, tra le due torri, si sviluppa un blocco compatto. La configurazione fondamentale del castello è databile tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, proprio in coincidenza con l’ascesa della famiglia Chiaramonte. Durante i restauri sono riemerse due bifore sul prospetto interno della corte: si tratta di un chiaro richiamo allo stile svevo, elemento ricorrente nelle architetture chiaramontane.
Il prospetto della corte interna, recentemente restaurato, mantiene la muratura originaria e presenta tre ingressi al piano terra. Il portale principale è ornato da una cornice in conci squadrati, mentre un secondo ingresso ad arco acuto è impreziosito da una decorazione bicroma, con due nicchie laterali riprendenti lo stesso stile ornamentale.
Particolarmente suggestive sono le due torri angolari a pianta circolare, che oltre a richiamare lo stile svevo, rivelano la destinazione militare del castello grazie alla presenza di feritoie strette. All’interno della torre sud è ancora visibile una scaletta di collegamento tra i diversi corpi del castello, mentre la copertura in mattoni di cotto a forma di cupola aggiunge un ulteriore elemento di pregio architettonico.
Originariamente articolato su tre livelli omogenei, il castello delimitava al suo interno un patio centrale, con ambienti comunicanti pensati sia per funzioni difensive che residenziali. La cinta muraria, con uno spessore di circa due metri, circonda tuttora l’intero complesso. Sul lato sud-ovest, la struttura è affiancata da piccole costruzioni, mentre il versante nord è caratterizzato da due file di dodici finestre che affacciano su un ampio spazio oggi adibito a verde.
Negli ultimi decenni, il Castello di Racalmuto è stato oggetto di interventi di restauro significativi, che hanno interessato dapprima le stanze interne alla fine degli anni Novanta e, più recentemente, il cortile centrale. Oggi è proprietà comunale e svolge un ruolo centrale nella vita culturale del paese, ospitando eventi, mostre e manifestazioni.
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Informazioni aggiuntive
- Epoca: XIV secolo
- Ubicazione: Piazza Umberto I
- Proprietà: Comune di Racalmuto
- Condizioni: Buone