Castello di Resuttano

La costruzione del castello di Resuttano è tradizionalmente attribuita agli arabi, ipotesi basata sul toponimo di origine araba Rahàl Suptanum, che significa “fattoria fortificata”. In assenza di fonti certe, questa interpretazione ha influenzato a lungo la ricostruzione delle origini del paese. La posizione del castello era strategica: si trovava a metà strada tra Palermo e Catania, lungo importanti vie di comunicazione, e nei pressi del fiume Imera, antica via di penetrazione interna dell’isola.

Storia del Castello di Resuttano

Il sito fu abitato ininterrottamente anche durante le dominazioni normanna, angioina e sveva. Nonostante l’attribuzione araba, la struttura del castello – più simile a una masseria fortificata che a una roccaforte militare – suggerisce funzioni prevalentemente feudali. È certo, invece, che nel 1337 vi soggiornò re Federico II d’Aragona, che, colpito da un attacco di gotta durante un viaggio da Palermo a Castrogiovanni, redasse qui il suo testamento nella camera d’onore. È probabile che il castello fungesse anche da stazione regia per i corrieri reali o altri funzionari in transito.
Dal XV secolo il castello appartenne ai Ventimiglia di Geraci e, nel secolo successivo, passò alla famiglia di Giovan Forte Romano, grazie al matrimonio con una Ventimiglia. La fortezza si configurava dunque come una grande azienda agricola, dotata di strutture difensive, ma con una vocazione più produttiva che militare.
Il sito si trova a circa 4 km dal centro abitato di Resuttano. Nel 1625 fu acquistato da Giuseppe di Napoli per il figlio Gerolamo, che nel 1627 ottenne il titolo di primo Principe di Resuttano. A partire dal XVII secolo, tuttavia, la struttura perse definitivamente la sua funzione militare, mantenendo esclusivamente quella di fattoria.
I ruderi sono oggi visibili nella piana attraversata dal fiume Imera, dove il corso d’acqua si allarga dopo aver lasciato le colline delle Madonie. Si trattava di una torre semplice, un tempo circondata da mura di cinta e altri edifici, ma priva delle caratteristiche tipiche di un castello vero e proprio. La costruzione aveva una pianta rettangolare ed era composta da diversi ambienti annessi. Gli spazi abitativi si trovavano probabilmente al secondo livello della torre, illuminati da finestre ogivali. Negli edifici circostanti si trovavano magazzini, stalle e alloggi destinati alla servitù, a testimonianza della sua funzione agricola e residenziale.

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Informazioni aggiuntive

  • Epoca: XIV secolo
  • Ubicazione: Contrada Castello
  • Proprietà: Regione Siciliana
  • Condizioni: Ruderi
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