Castello dei Platamone – Rosolini

Il Castello di Rosolini fu costruito prima della fondazione ufficiale del paese e completato nel 1606. Le sue origini risalgono alla metà del XV secolo, quando, in seguito al matrimonio tra Antonio Platamone e Margherita De Podio. che portò in dote il feudo dei Cugni d’Incumbao, si avviò il processo di urbanizzazione del territorio. Fu in questo contesto che venne richiesta al re Ferdinando il Cattolico l’autorizzazione a edificare un castello, con l’intento di fondare una nuova città riconosciuta ufficialmente come feudo nobiliare. Il permesso fu concesso il 15 gennaio 1485. Attorno a questa struttura, il 1° agosto 1712, quando Francesco Moncada ottenne la licentia populandi, si sviluppò il primo nucleo abitativo: i nuovi coloni si insediarono intorno al castello, dimora estiva della famiglia Moncada-Platamone, che da Palermo vi si recava per brevi periodi, principalmente per riscuotere le gabelle.

Il Castello di Rosolini

Come accadeva spesso nell’architettura feudale, il castello divenne il fulcro di un piccolo borgo: intorno ad esso sorsero magazzini, un trappeto e le abitazioni dei coloni, dando vita al primo impianto urbano dell’attuale città di Rosolini. Conosciuto anche come Castello Platamone, era l’antica residenza fortificata dei primi feudatari della zona, i Platamone, che scelsero di costruire la loro dimora inglobando una basilica ipogeica rupestre preesistente.
Ancora oggi, nel dialetto locale, l’area del borgo è chiamata ‘a curti a sottolinearne l’importanza giuridica e storica come primo insediamento cittadino. Di quel borgo feudale restano oggi affascinanti rovine, inglobate tra le abitazioni di via Consiglio.
Dell’antico edificio restano oggi solo poche tracce. Il palazzo quattrocentesco e il borgo feudale che lo circondava furono gravemente danneggiati dal devastante terremoto del 1693, e ciò che ne rimase fu successivamente trasformato in un palmento, acquisito in seguito dalla famiglia Nobile, che vi impiantò un’azienda olearia. Il castello ospitava al suo interno magazzini, un’armeria, una scuderia, gli alloggi per la servitù e una chiesa, originariamente intitolata a San Geronimo e successivamente dedicata all’Immacolata Concezione. Di quest’ultima oggi resta parte del campanile, ancora visibile accanto al portone d’ingresso. Si conserva inoltre, in discreto stato, la chiesa ipogeica di epoca tardo-antica, autentica testimonianza della spiritualità del luogo, insieme ad alcuni tratti di muratura ormai in rovina. Tracce silenziose ma ancora cariche di fascino che raccontano la lunga storia feudale di Rosolini.

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Informazioni aggiuntive

  • EpocaXVII secolo
  • Ubicazione: S.P.  27
  • Proprietà: Privata
  • Condizioni: Ruderi inglobati
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