Il giorno dell’Epifania a Piana degli Albanesi si rievoca la discesa dello Spirito Santo nel battesimo di Gesù, con un rito particolare ricco di simbolismi.
L’Epifania di Piana degli Albanesi
La mattina del 6 gennaio l’Eparca, il clero e i fedeli, dopo il solenne Pontificale che risale a San Basilio il Grande e si svolge nella Cattedrale di San Demetrio Megalomartire, accompagnati da ragazze in abito tradizionale che recano ceste di arance, si dirigono in processione presso la fontana dei “Tre cannoli” dove, al canto “Në Jordan” rievocano la discesa dello Spirito Santo nel fiume Giordano, con la tradizionale cerimonia della “Grande benedizione delle acque”. L’Eparca benedice l’acqua che sgorga dalla fontana immergendovi una croce di legno, un candelabro a tre ceri e un rametto di ruta. Nella stessa fontana vengono benedette anche le arance.
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Nel giorno dell’Epifania di Piana degli Albanesi dal tetto della Chiesa della Madonna dell’Odigitrìa, viene fatta scendere, legata ad un filo, una colomba bianca, simbolo della discesa dello Spirito Santo su Gesù dopo che ricevette il battesimo e al termine del rito sacro, l’Eparca con il ramoscello di ruta benedice la folla, mentre i bambini distribuiscono le arance a tutti i presenti. Il rito della benedizione delle arance si collega con la rinascita della natura dopo il gelido periodo invernale, implicita anche nel rito del battesimo.
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