A Calatabiano a maggio si celebra San Filippo Siriaco, il sacerdote che agli albori del cristianesimo fu inviato da San Pietro ad evangelizzare la Sicilia. E’ dal lontano 1766 che il Santo protettore viene festeggiato nella cittadina catanese, la vigilia della terza domenica di maggio, con una delle manifestazioni folkloristiche e religiose tra le più suggestive.
Filippo nacque nel 40 d.C. in Siria, allora dominata dai romani. Educato fin da piccolo alla fede in Cristo, trasferitosi a Roma, fu consacrato sacerdote da San Pietro e autorizzato a liberare gli ossessi dal demonio. Il sacerdote sbarcò così in un villaggio di pescatori vicino Messina e scendendo verso sud raggiunse Calatabiano e convertì il paese al cristianesimo. La sua fama di guaritore e di esorcista accrebbe la sua popolarità. La leggenda racconta che un giorno San Filippo fu sfidato da Satana a provare la potenza di Dio. Il demonio legò il Santo con delle pesanti catene, ma Filippo riuscì a liberarsi facilmente per poi legare Satana con un filo della sua barba e inseguirlo fino all’inferno. Da qui il Santo uscì ricoperto di fuliggine e per tale motivo viene raffigurato tutto nero.
La Festa di San Filippo Siriaco di Calatabiano
La Festa di San Filippo Siriaco a Calatabiano si svolge secondo un rituale tradizionale. Il Sabato vigilia della festa, sul far della sera, alle 18,30 in punto, si ripeterà l’antico rito della “Calata di San Filippo”, Patrono di Calatabiano, con la vertiginosa e spettacolare “corsa” della vara con il simulacro del Santo, a rappresentare simbolicamente le rapide azioni con le quali San Filippo allontanò gli spiriti del male. Il simulacro infatti, portato a spalla dai fedeli, in pochi minuti scenderà il tortuoso sentiero di sassi e gradoni che, dal Castello medievale di Calatabiano, porta alla città. Una cerimonia che si svolge sotto gli sguardi trepidanti dei devoti che, alla stessa maniera del Santo, indossano le “misure”, ossia i nastrini verdi, rossi o gialli che rappresentano i peli della barba di San Fulippu, come è comunemente chiamato dalla gente del posto. La domenica della settimana successiva, sempre di corsa, avverrà la risalita del simulacro sul monte che sovrasta Calatabiano, fino alla chiesa del SS. Crocifisso. Quest’ultima, più nota come chiesa di San Filippo, custodisce il simulacro per i restanti giorni dell’anno.
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