A Chiaramonte Gulfi si rinnova l’appuntamento con la Festa del Grano, un evento che anima la località con un intero week end di festeggiamenti, all’insegna della tradizione e della valorizzazione dei prodotti locali.
La Festa del Grano di Chiaramonte Gulfi
La Festa Grano a Chiaramonte Gulfi si svolge sotto l’egida dell’Associazione Culturale Femminile 8 Marzo e propone un programma ricco di attività che spaziano dai laboratori didattici ai mercatini artigianali e gastronomici, senza dimenticare spettacoli di musica e balli folkloristici che culminano con i festosi balli di gruppo in piazza.
La Festa del Grano celebra in modo particolare la ricchezza agricola della provincia di Ragusa, una delle zone più fertili e produttive della Sicilia per quanto riguarda la coltivazione di grani antichi. Quest’area, infatti, ha saputo mantenere e coltivare varietà come Tumminia, Russello, Perciasacchi, il Maiorca e Senatore Cappelli, grani che hanno resistito al tempo e che oggi sono apprezzati per i loro profumi e sapori quasi dimenticati, oltre che per le loro proprietà nutrizionali superiori.
La manifestazione non solo offre l’opportunità di assaporare e acquistare questi preziosi cereali tramite degustazioni e show cooking, ma mira anche ad educare e sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’alimentazione biologica e sulla conservazione delle varietà autoctone, che rappresentano una risorsa economica significativa per il territorio. Attraverso i laboratori didattici, grandi e piccini possono apprendere di più sulle tecniche di coltivazione e sulla storia di questi grani, legati indissolubilmente alla storia dell’agricoltura siciliana. La festa grano di Chiaramonte Gulfi rappresenta una perfetta fusione tra passato e presente, mostrando come la tradizione possa incontrare l’innovazione e come la cultura locale possa essere un motore di sviluppo sostenibile. La sagra di Chiaramonte Gulfi si conferma quindi un appuntamento imperdibile per tutti coloro che sono interessati a riscoprire i sapori autentici della Sicilia e a partecipare attivamente alla salvaguardia del patrimonio agricolo e culturale del territorio.
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