Festa Sant’Isidoro Agricola – Giarre

La Festa di Sant’Isidoro Agricola di Giarre si svolge con grande solennità il 15 maggio ed è profondamente sentita e vissuta da tutta la comunità, che si stringe con grande affetto intorno al suo Santo Patrono. Il corteo storico orteo storico chiamato “Le spighe di Sant’Isidoro”.

La Festa Patronale di Giarre

Sant’Isidoro, nato a Madrid intorno al 1070 da una famiglia di umili contadini e rimasto orfano di padre in giovane età, si distinse per la sua profonda fede e l’amore per la natura e gli animali. Nonostante il duro lavoro nei campi, Isidoro non mancava mai di partecipare quotidianamente all’Eucaristia e dedicava ampio tempo alla preghiera. Un giorno, il suo padrone rimase incredulo di fronte a ciò che vide: mentre andava a verificare il lavoro di Isidoro, scoprì due angeli che spingevano l’aratro e guidavano i buoi, mentre il fedele contadino era assorto nella preghiera. Sposò Maria a Torrelaguna e il loro matrimonio fu segnato da un impegno costante verso i bisognosi, condividendo con loro quel poco che avevano. Sant’Isidoro morì il 15 maggio 1130 e fu canonizzato nel 1622. Secondo la tradizione, la fama di Sant’Isidoro si diffuse ampiamente, in particolare per le grazie e i miracoli attribuiti a chi entrava in contatto con le sue reliquie. Le comunità rurali invocavano la sua intercessione per migliorare i raccolti e durante i periodi di siccità ed in suo onore furono erette numerose chiese. La Chiesa Madre di Giarre, dedicata a Sant’Isidoro Agricola, iniziò a essere costruita nel 1794. Il suo sagrato sorge esattamente dove, già dalla seconda metà del XVII secolo, si trovava una piccola chiesa precedentemente dedicata al santo e a Sant’Agata. Nella parte destra del transetto si trova la cappella di Sant’Isidoro, caratterizzata da un altare in marmo policromo e una nicchia che custodisce la statua lignea del Santo Patrono, considerata contemporanea alla costruzione della chiesa originaria.
Nei giorni della festa patronale a Giarre si svolge anche un corteo storico chiamato “Le spighe di Sant’Isidoro”, che ricrea gli episodi storici legati alla città. Il corteo si apre con lo stendardo della Contea di Mascali, seguito dai figuranti in costume d’epoca che interpetrano i personaggi della borghesia acese e messinese che storicamente assunse in enfiteusi i territori su cui oggi sorge Giarre. Proseguendo, partecipano il clero e il sacerdote Domenico Spina, che sovrintese alla costruzione del Duomo. Non manca la figura del Vescovo Conte Michelangelo Bonadies, di origine spagnola, che designò Sant’Isidoro come patrono di Giarre. Sfilano nel corteo anche Sant’Isidoro, accompagnato dalla moglie Maria, dal figlio Giovanni e da una schiera di contadini in abiti festivi, e per ultimo il carretto siciliano. Al corteo partecipano anche il Gruppo Folk Vecchia Jonia e gli Sbandieratori Antica Ibla Major.
La celebrazione della festa di Sant’Isidoro a Giarre è introdotta da un triduo di preparazione, che raggiunge il suo apice la sera prima della festa con la tradizionale apertura della cappella accompagnata dal canto dell’inno. Successivamente, l’artistico simulacro di Sant’Isidoro viene solennemente collocato sull’altare maggiore in preparazione alla Santa Messa. Dopo il Solenne Pontificale del 15 maggio, ha inizio la processione con il simulacro del santo portato a spalla per le vie cittadine, con una sosta in piazza Immacolata per la benedizione dei campi. Al rientro in Piazza Duomo, i festeggiamenti si concludono con uno spettacolo di fuochi d’artificio in onore di Sant’Isidoro. La festa patronale di Giarre si chiude con il rientro del simulacro nella cappella e la benedizione solenne con le reliquie di Sant’Isidoro, segnando un momento di profonda comunione spirituale e culturale per tutta la comunità.

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Programma 2024 della Festa Patronale di Giarre

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