
La Festa dello Spirito Santo di Gangi si svolge il lunedì che segue la Pentecoste con una spettacolare processione che vede i portatori condurre presso la chiesa dello Spirito Santo decine e decine di simulacri per rendere omaggio alla terza figura della Trinità. Le funzioni religiose, la veglia di Pentecoste, la processione della sacra immagine dello Spirito Santo e i Miraculi sul sagrato del santuario.
Solennità di Pentecoste a Gangi
La festa dello Spirito Santo di Gangi si svolge il lunedì successivo la Solennità di Pentecoste e riveste un’enorme importanza per la comunità gangitana, per i fedeli di tutte le Madonie ed anche per i tantissimi devoti che durante l’anno si recano in pellegrinaggio presso il Santuario, dove si venera la sacra immagine dello Spirito Santo di Gangi, protettore della città.
Quella in onore dello Spirito Santo a Gangi è una festa antica e molto particolare, poiché nel segno della devozione verso la terza figura della Trinità, si portano in processione circa quaranta statue che raffigurano i Santi e la Madonna. Si tratta di opere d’arte in legno, alcune delle quali sono state realizzate dallo scultore Filippo Quattrocchi, che il giorno della festa, secondo un ordine preciso, vengono condotte al Santuario dedicato allo Spirito Santo, sito sulle pendici del Monte Marone. I simulacri sono portati a spalla da donne, uomini e da molti ragazzi. Ad aprire il corteo processionale è la confraternita più giovane, quella di San Giuseppe ‘u poviru con il simulacro di San Giovanni Bosco e, dietro, quello di Maria Ausiliatrice. L’ultima a sfilare è la Confraternita del Santissimo Salvatore, la più antica, con la statua dell’Angelo Custode o di San Filippo Apostolo, portati in processione a turno in anni alterni, ed i simulacri di San Francesco di Paola e della Trasfigurazione. Chiude il corteo la reliquia della Santa Croce con i sacerdoti, le autorità e tutti i fedeli.
Giunti sul posto, i simulacri vengono portati all’interno del santuario a rendere omaggio alla terza figura della Trinità. E’ questa “a cursa e i miracula di santi” che al suono delle campane a festa, vede ogni simulacro per due volte percorre di corsa il piazzale che li separa dall’ingresso del santuario, con i portatori che inneggiano allo Spirito Santo: “E gridamu tutti viva San (seguito dal nome del Santo portato a spalla) e lu Spirdu Santu, e la Misericordia di Dia“. San Giuseppe e la Madonna della Catena, che nel percorso processionale procedono affiancati, davanti all’ingresso del santuario si inchinano accompagnati dal lungo applauso dei fedeli.
Al termine ciascun simulacro, viene ricondotto nella chiesa di appartenenza a bordo di camion, ad eccezione di San Cataldo, Patrono della città, l’unico a far rientro a piedi, con i portatori che fanno una catena umana per condurlo a spalle lungo il percorso in salita verso San Cataldo.
A Gangi la festa dello Spirito Santo ha inizio con la tradizionale novena in Santuario e prosegue nei giorni seguenti con il pellegrinaggio delle parrocchie e delle 12 confraternite, le funzioni religiose, la tradizionale offerta della cera per la lampada della Preghiera e la processione del Quadro dello Spirito Santo che, la sera antecedente la Solennità di Pentecoste, viene portato dal Santuario alla Chiesa Madre, seguendo lo stesso percorso che fa la processione per lo spirito Santo.
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