La Festa della Vara di Randazzo è uno degli eventi più affascinanti e suggestivi dell’estate siciliana, celebrata ogni anno il 15 agosto in occasione della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. Questa festa, che onora la compatrona della città, è la manifestazione religiosa e culturale più importante dell’anno per Randazzo.
Ferragosto a Randazzo la Festa della Vara
Il cuore della celebrazione è la spettacolare processione della Vara, un carro trionfale imponente e decorato, alto circa venti metri. Le origini della Festa della Vara di Randazzo affondano le radici nel XVI secolo, durante l’epoca della baronessa Giovannella De Quatris, sotto il cui patrocinio venne istituita questa grandiosa celebrazione dell’Assunzione. Fu in questo periodo che gli artigiani locali realizzarono il celebre carro trionfale, noto nel gergo popolare come “A Vara”. Questo carro allegorico, imponente e alto quasi 20 metri, è una straordinaria opera d’arte che rappresenta i Misteri mariani della Morte, Assunzione e Incoronazione. Sul carro si trovano 35 bambini, che interpretano figure religiose come la Madonna, la Trinità, gli Apostoli, Angeli e Santi. I bambini sono disposti su diversi piani sovrapposti che ruotano attorno a un asse centrale, simboleggiando la rotazione dei cieli di concezione medievale. Il movimento dei piani è garantito da antichi meccanismi azionati a mano e simula la rotazione dei cieli secondo la concezione medievale, con analogie alla Vara di Messina.
Il termine “Vara” potrebbe derivare dal termine “bara”, riflettendo una profonda devozione per la Madonna dormiente. La parte inferiore del carro, chiamata semplicemente “carro”, richiama il mistero della Dormizione. Fino agli anni Sessanta, era riservata al clero e ospitava una reliquia sacra. Oggi, i bambini che rappresentano gli Apostoli siedono in quella stessa area, in preghiera per la Madonna dormiente, mentre gli Angeli, noti in dialetto randazzese come i quattr’angeli i sutta, si trovano sopra di loro, simboleggiando il trasporto del corpo di Maria in cielo. La parte centrale del carro riporta la scritta “Salve Regina Coeli”.
Realizzato in legno e ferro, il carro è supportato da una struttura robusta che si muove su ruote di ferro. La trave centrale, montata su un argano, consente la rotazione durante la processione, mentre timoni e freni posti anteriori e posteriori permettono di dirigere il carro. Ai lati, le funi utilizzate dai devoti e dai giovani per trainare il carro durante il percorso completano il meccanismo di movimentazione.
La festa stessa ha radici storiche molto antiche. Documenti risalenti al 1476 menzionano una Fiera che si teneva per nove giorni consecutivi a cavallo del 15 agosto attorno alla chiesa di Santa Maria. Le origini specifiche del carro trionfale sono meno certe, ma è probabile che la tradizione della Vara abbia avuto inizio dopo il passaggio di Carlo V a Randazzo nel 1535. I notabili locali, colpiti dai carri trionfali preparati a Messina per accogliere l’imperatore, potrebbero aver desiderato replicare tali spettacolari strutture nella propria città. Un’altra ipotesi suggerisce che l’ispirazione per il carro potrebbe derivare dalla tavola di Giovanni Caniglia del 1548 conservato nella cappella del Crocifisso della basilica di Santa Maria Assunta. Questo dipinto raffigura la Dormizione, Assunzione e Incoronazione di Maria in forma ascensionale, proprio come rappresentato nella “Vara”.
In passato, il carro veniva ricostruito ogni anno per la festa. I boscaioli tagliavano il legname necessario per il robusto tronco che fungeva da asse portante, mentre gli artigiani si occupavano di realizzare e decorare gli ornamenti. Questo processo era necessario perché, al termine della processione, la “Vara” veniva assalita e spogliata di tutte le sue decorazioni. I partecipanti ritenevano fortunato chi riusciva a portare a casa un pezzo del carro, che veniva conservato come una preziosa reliquia.
Il giorno di Ferragosto a Randazzo, la Vara attraversa la via Umberto in entrambe le direzioni, con i bambini ben saldi e sicuri in cima, partendo dalla basilica di Santa Maria Assunta e seguendo lentamente il tradizionale fino a Porta San Martino. Durante il tragitto, sarà accompagnata dal Complesso Bandistico, mentre la città si anima con canti tradizionali e lanci di caramelle e dolciumi dai balconi. Prima della processione, il 14 agosto, si svolge una messa solenne seguita dalla processione con il simulacro della “Dormitio Virginis”, che viene poi portato sul sagrato della chiesa.
Oggi, sebbene il carro non venga più ricostruito ogni anno come in passato, la Festa della Vara continua a essere un momento di grande fervore e devozione. La tradizione e la bellezza della Vara rimangono un simbolo della fede e della cultura di Randazzo, celebrando la Madonna con una festa che unisce storia, arte e comunità in un’esperienza unica e memorabile.
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