La Riserva Naturale Orientata Fiumedinisi e Monte Scuderi, istituita nel 1998, si estende nel cuore dei Monti Peloritani, coinvolgendo ben sette comuni della provincia di Messina: Alì, Fiumedinisi, Itala, Monforte San Giorgio, Nizza di Sicilia, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela e San Pier Niceto. Questo prezioso ecosistema è stato creato per salvaguardare le sue peculiari stratificazioni geologiche e la presenza di una specie simbolo della Sicilia, la coturnice (Alectoris graeca whitakeri). L’area protetta custodisce nel sottosuolo una vera e propria ricchezza mineraria: rame, zinco, piombo, ferro, argento e antimonio, testimonianza di un’antica attività estrattiva. A modellare il paesaggio sono le “fiumare”, ampie valli fluviali scavate dai torrenti stagionali, che nei periodi di pioggia trasformano il territorio in un mosaico di corsi d’acqua tumultuosi, rendendolo affascinante e in continua evoluzione. La presenza umana, pur presente in alcune zone, ha lasciato ampi spazi incontaminati che rivelano l’anima autentica dei Peloritani.
La flora: un giardino naturale tra eriche, roverelle e agrifogli
Il patrimonio botanico della riserva è ricco e variegato, con una vegetazione che cambia volto a seconda dell’altitudine. Nei valloni e nelle quote più basse predominano roverelle, castagni, noci, gelsi neri e bagolari. Le sponde delle fiumare, invece, ospitano specie ripariali come il pioppo nero, il salice, l’orniello e l’olmo campestre. Al di sopra degli 800 metri si incontrano agrifogli, lecci, carpini neri, allori e il maestoso acero montano, un albero imponente che può raggiungere i 40 metri di altezza ed è molto amato dalle api per la produzione abbondante di nettare e polline. Nelle zone più antropizzate prevale la vegetazione arbustiva con erica arborea, biancospino, ginestra dei carbonai e citiso. Degna di nota è la presenza di piante endemiche e rare come il tiglio nostrano, che rappresenta un tesoro botanico per gli studiosi e gli amanti della natura.
La fauna: un rifugio per rapaci, mammiferi e rettili
La fauna della riserva è altrettanto straordinaria e riflette la ricchezza degli habitat presenti. Nei boschi si aggirano volpi, martore, gatti selvatici e donnole, mentre tra i micromammiferi troviamo il quercino, il ghiro e il topo selvatico. I valloni più umidi e protetti ospitano il riccio, l’arvicola di Savi e il toporagno di Sicilia. Nelle aree più aperte, è facile incontrare l’istrice, mentre le “fiumare” sono popolate da una variegata fauna erpetologica, con lucertole campestri, ramarri, gechi e gongili. Anche i serpenti sono ben rappresentati con specie come il biacco, il saettone, la biscia d’acqua e la vipera. Ma è l’avifauna a regalare i momenti più suggestivi: falchi pellegrini, poiane, sparvieri, nibbi e gheppi popolano i cieli della riserva. Particolarmente emozionante è la possibilità di avvistare, nei periodi migratori, i falchi pecchiaioli che sorvolano lo Stretto di Messina. Nella zona nidificano anche l’aquila reale e la coturnice, vera “sentinella della biodiversità”, inserita tra le principali motivazioni per l’istituzione della riserva. Questa riserva naturale rappresenta una fusione armoniosa tra elementi geologici (incluse stratificazioni mineralogiche significative), flora varia e fauna preziosa, tra cui l’endemicità della coturnice. I sentieri immersi nella natura e i panorami sulle valli offrono esperienze autentiche nel cuore verde della provincia di Messina.
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Informazioni aggiuntive
- Istituita: 1998
- Ente gestore: Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali
- Comuni: Alì, Fiumedinisi, Itala, Monforte San Giorgio, Nizza di Sicilia, San Filippo del Mela, San Pier Niceto