C’è anche Geraci Siculo tra le località della Sicilia da prendere in considerazione per l’attività dei nomadi digitali. A stilare un elenco di cento destinazioni plausibili in tutta Italia ci ha pensato il portale expressvpn.com, che per la scelta finale ha tenuto in considerazione diversi fattori.
Qualità e costo della vita, connettività e opportunità di networking, ambiente naturale e stimoli culturali: sono solo alcune delle ragioni per cui la Sicilia può essere considerata ambiente ottimale per l’attività di un nomade digitale. Questa figura ha bisogno di appositi strumenti che agevolino il lavoro da remoto e la vita itinerante: tra questi, una VPN Italia è certamente importante per garantire la sicurezza delle connessioni, specialmente quando si utilizzano reti pubbliche.
Ma perché la Sicilia può essere la meta giusta per praticare smartworking in tranquillità? E quali sono le città siciliane che fanno più al caso del nomade digitale? Andiamo a scoprirlo.
La Sicilia come meta: perché sì
Un insieme di concause contribuisce a rendere l’esperienza di un professionista itinerante in Sicilia non solo sostenibile, ma anche estremamente gratificante. L’intero territorio gode di un clima mediterraneo, con inverni miti ed estati calde: condizioni eccellenti per vivere e lavorare piacevolmente. Rispetto ad altre zone d’Italia il costo della vita è relativamente basso: affitti, viveri e servizi sono generalmente più economici che altrove e si può tirare avanti dignitosamente con un budget inferiore alla media.
Le città principali, come anche alcune aree rurali della Sicilia, risultano tutto sommato ben servite da connettività ad Internet, requisito fondamentale per chi lavora da remoto. Nelle vicinanze di grandi capoluoghi di provincia come Palermo, Catania e Siracusa stanno emergendo numerosi spazi di co-working, in grado di offrire ambienti di lavoro moderni e attrezzati, favorendo anche il networking tra professionisti.
Siti archeologici, musei e monumenti garantiscono a questa terra un patrimonio culturale davvero ricco, molto stimolante per gli appassionati di arte e storia. Senza contare l’ampia varietà di paesaggi naturali, dalle spiagge mozzafiato a montagne e riserve naturali. Nella cultura sicula rientra anche la famosa cucina locale, molto rinomata per la sua varietà e qualità. I siciliani, poi, sono conosciuti per la loro ospitalità e il loro calore: un approccio che non farà che semplificare l’integrazione dei nomadi digitali nella comunità del posto.
Geraci Siculo e non solo: tutte le località per nomadi digitali
Piccolo comune nella città metropolitana di Palermo, Geraci Siculo fa parte del Parco delle Madonie e rientra ai primi posti tra i “Borghi più belli d’Italia”: paesino medievale interamente fatto di pietra, è circondato dalla natura madonita e trasuda storia da ogni poro. Marzamemi è un antico borgo marinaro avvolto da un’atmosfera magica: tra un’escursione in barca e quattro chiacchiere con i pescatori del posto, sembrerà di trovarsi in un set cinematografico all’aperto.
In provincia di Messina c’è il comune di Tusa, borgo raccolto, pittoresco e scandito dal ritmo delle barche dei marinai, ben lontano dal turismo di massa e più affine alla tranquillità e al relax. Soprannominato “il balcone della Sicilia” per la sua ampia vista, Sutera è un paesino arroccato su una rupe nell’entroterra di Caltanissetta: offre un panorama meraviglioso, che va dall’Etna fino al golfo di Agrigento. Gangi è un piccolo scrigno di storia e cultura, con un passato riportato alla luce dalle diciotto chiese, dai palazzi signorili e da tesori artistici di vario genere.
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