Parco Archeologico di Selinunte – Castelvetrano

Selinunte, fondata intorno alla metà del VII secolo a.C., è la più occidentale delle colonie greche di Sicilia. Sorgeva lungo la costa sud-occidentale, nell’attuale provincia di Trapani, nei pressi della foce del fiume Belice. La sua posizione strategica la rese un centro fiorente, ma anche teatro di scontri che culminarono con la distruzione da parte dei Cartaginesi nel 409 a.C. Successivamente ricostruita, fu definitivamente abbandonata nel Medioevo, fino a quando, nel 1551, il domenicano Tommaso Fazello la riportò alla luce seguendo i racconti di Diodoro Siculo. Oggi Selinunte è considerato il parco archeologico più grande d’Europa, con i suoi 377 ettari, e conserva rovine che raccontano oltre duemila anni di storia.

Selinunte: storia e scavi archeologici

Dopo la distruzione cartaginese, la città fu in parte ricostruita sull’acropoli, ma intorno al 250 a.C. gli abitanti furono trasferiti a Lilibeo. Nei secoli successivi, il sito cadde lentamente nell’oblio, fino ad essere riscoperto in età rinascimentale. I primi scavi iniziarono nel 1809 a opera degli inglesi, seguiti nel 1823 da Samuel Angell e William Harris, che riportarono alla luce le metope del cosiddetto Tempio C. Da allora, le indagini archeologiche hanno rivelato un tessuto urbano sofisticato, con aree residenziali, edifici pubblici, santuari e necropoli. Selinunte, con i suoi templi dorici e le strutture monumentali, rappresenta una delle testimonianze più straordinarie della civiltà greca nel Mediterraneo.

Il Parco Archeologico di Selinunte: un tesoro della Sicilia antica

Il Parco Archeologico di Selinunte si articola in diverse aree: l’Acropoli, la Collina Orientale, la Collina di Manuzza e i santuari extraurbani. L’Acropoli, cinta da fortificazioni, custodisce i Templi A, O, C e D, ed è ancora visibile l’antico sistema viario di tipo ippodameo. All’ingresso si trova la Torre di Polluce, costruita nel XVI secolo contro le incursioni corsare. La Collina Orientale ospita i Templi E, F e G, imponenti esempi di architettura dorica; il Tempio E, in particolare, è tra i meglio conservati e restituisce un’idea della magnificenza originaria dei luoghi di culto. La Collina di Manuzza conserva i resti dell’antico abitato e dell’Agorà, cuore politico e sociale della città, che testimonia l’organizzazione urbanistica della colonia. A ovest, la Collina Gaggera accoglie il Santuario della Malophoros, dedicato alla dea della fertilità, importante punto di riferimento religioso per i selinuntini.
Completano il percorso le necropoli, tra cui quella di Galera Bagliazzo e la Necropoli Buffa, che custodiscono sepolture di diversa tipologia e preziosi corredi funerari. Camminando tra i resti del parco si percepisce chiaramente il ruolo di Selinunte come crocevia di popoli e culture, luogo di scambi commerciali e spirituali tra la Sicilia e il Mediterraneo. L’imponenza dei templi e la vastità dell’area archeologica rendono la visita a Selinunte un’esperienza unica, capace di restituire la grandezza e la complessità di una delle città più potenti della Sicilia antica.

Come arrivare al Parco Archeologico di Selinunte

Il Parco Archeologico di Selinunte si trova nel territorio di Castelvetrano, in provincia di Trapani, ed è facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici. In auto si può arrivare percorrendo l’autostrada A29 Palermo–Mazara del Vallo, uscita Castelvetrano, per poi seguire le indicazioni verso Marinella di Selinunte (circa 12 km). Dalle principali città siciliane i collegamenti sono comodi: da Palermo il tempo di percorrenza è di circa 1h 30, da Trapani circa 1h e da Agrigento poco più di 1h.
Per chi viaggia in treno, la stazione ferroviaria più vicina è quella di Castelvetrano, da cui partono autobus locali diretti a Marinella di Selinunte. In alternativa, è possibile usufruire dei collegamenti in autobus da Palermo, Agrigento e Trapani. Gli aeroporti più vicini sono quelli di Palermo Falcone-Borsellino e Trapani-Birgi, entrambi a circa 90 km dal sito archeologico.

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Informazioni aggiuntive

  • Epoca: V – III sec. a.C.
  • Ubicazione: Loc. Selinunte
  • Proprietà: Regione Siciliana
  • Informazioni: Tel. (+39)  0924 46277
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