Sfincione Palermitano

Tra le bontà della gastronomia siciliana, ed in particolare del palermitano, c’è lo sfincione che potrebbe assomigliare alla pizza a taglio, ma in realtà rispetto a questa è molto più saporito e si caratterizza per il suo impasto morbido e soffice come una spugna, che ricorda la sfincia (dolce siciliano), da cui prende il nome.

Lo Sfincione Palermitano: curiosità

Anche chi lo vende ha qualcosa di caratteristico e di folkloristico, che lo rende davvero unico. Infatti lo sfincione palermitano si acquista soprattutto per strada, dai venditori ambulanti che, se fino a qualche decennio fa erano soliti andare in giro con una bancarella mobile e attiravano i compratori al grido “Va tastalu… scarsu r’ogghiu e chinu i pruvulazzu!” (“Assaggialo, scarso di olio e pieno di polvere”), oggi preferiscono muoversi con una moto Ape (‘u lapinu) e gridare al megafono: “Chi ciavuru! Ora u sfurnavu, uora! Chistu è sfinciuni ra biedda veru, chi ciavuruuuu” (“Che odore, l’ho sfornato adesso, adesso. Questo è uno sfincione veramente bello, che odore”).

Ricetta dello Sfincione Palermitano

C’è chi dice che anche le origini dello sfincione palermitano si debbano attribuire agli Arabi, e chi invece alle monache del Monastero di San Vito a Palermo. Di sicuro lo sfincione ha un gusto unico ed un odore inconfondibile, ricoperto com’è di cipolla e caciocavallo, così come il suo aspetto: lo spessore della pasta varia da uno ai quattro centimetri. E come ogni ricetta che si rispetti, anche questa ha le sue varianti, sia nell’impasto (muta il tipo di farina utilizzata, oppure per ottenere maggiore morbidezza si mescolano farine differenti) che nel condimento.
A Ficarazzi, in provincia di Palermo, nel mese di settembre si svolge la sagra dello sfincione, una manifestazione originale e da non perdere per chi si trova in zona, con degustazioni varie di sfincione e prodotti tipici del luogo.

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Preparazione dello Sfincione

Per l’impasto disporre in un contenitore il lievito, l’olio e lo zucchero. In un pentolino scaldare l’acqua per renderla tiepida e versarla nel contenitore per far sciogliere tutto il lievito che deve rimanere senza grumi.
Sciolto il lievito aggiungere la farina e il sale ed impastare fino a quando non si ottiene una pasta dalla consistenza morbida che verrà riposta in un contenitore al caldo a lievitare, per almeno un’ora.
Durante la lievitazione preparare il sugo. Tagliare le cipolle a fettine, farle appassire in un tegame con l’olio di oliva e aggiungere successivamente la salsa. Lasciare cuocere per circa mezz’ora, mescolando di tanto in tanto. A lievitazione avvenuta, ungere una teglia da forno con l’olio e stendere l’impasto in maniera omogenea sulla teglia, in modo da non creare zone con dislivelli. Aggiunge il caciocavallo tagliato a cubetti, le acciughe, uno strato di sugo, la mollica e il formaggio grattugiati, l’origano e un filo di olio. Cuocere a forno caldo (possibilmente nel forno a legna, ma va bene anche il forno elettrico) per circa 20 minuti a una temperatura di 220 gradi.

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Ingredienti:

per 8 porzioni
per l’impasto
– 1 Kg di farina 00 o per pizze
– 50 gr di lievito di birra
– ½ lt circa di acqua tiepida
– 1 cucchiaio di zucchero e 2 di sale
– 2 cucchiai di olio di oliva

per il condimento
– 1 kg di cipolle
– 1,5 lt di salsa
– 1/2 bicchiere di olio di oliva
– Mollica di pane
–  Cacio cavallo a pezzetti e grattugiato
– Acciughe
– Origano

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