R.N.I. Complesso Speleologico Villasmundo-Sant’Alfio

La Riserva Naturale Integrale Complesso Speleologico Villasmundo – S. Alfio di Melilli si estende per 70 ettari nel settore nord-orientale dei Monti Climiti, in provincia di Siracusa, tra le suggestive valli fluviali dei torrenti Belluzza e Cugno di Rio. Istituita nel 1998, la riserva è stata creata per tutelare uno dei più significativi sistemi carsici dell’area iblea, oggi ricadente all’interno del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) ITA090024 “Cozzo Ogliastri”. La gestione dell’area è affidata al C.U.T.G.A.N.A. – Centro Universitario per la Tutela e la Gestione degli Ambienti Naturali ed Agroecosistemi dell’Università di Catania – che ne cura la protezione e il monitoraggio scientifico. Il territorio è suddiviso in due zone: la Zona A, di riserva integrale, e la Zona B, di preriserva. L’intera area conserva un elevato valore geologico, speleologico e naturalistico, ed è accessibile esclusivamente per scopi scientifici, con permessi riservati a ricercatori e speleologi esperti. Le grotte di Villasmundo, S. Alfio e del Vaso costituiscono un complesso ipogeo unico in Sicilia, modellato nei millenni da acque perenni e fenomeni di concrezionamento che ne fanno uno dei luoghi sotterranei più affascinanti e fragili dell’isola.

Zona A e Zona B: paesaggi carsici e biodiversità fluviale

La Zona A della riserva comprende il complesso ipogeo delle grotte Villasmundo, Alfio e del Vaso, i cui ingressi si aprono lungo il torrente Cugno di Rio, all’interno di una valle fluviale impervia e poco antropizzata. Si tratta di un’area ad accesso ristretto, dove l’attività è limitata al monitoraggio ambientale e alla ricerca speleologica. Qui l’acqua ha scolpito un mondo sotterraneo ricco di gallerie, sifoni e saloni, dando vita a un ecosistema delicato e in continuo mutamento. La Zona B, che costituisce l’area epigea della preriserva, è altrettanto importante dal punto di vista ecologico. Dai pianori calcarei ricoperti da vegetazione steppica e arbusti come carrubi, olivastri e biancospini, si scende verso i corsi d’acqua, dove si alternano leccete e boschi a platano orientale, creando habitat ideali per numerose specie. Tra queste, si segnalano il granchio di fiume, diverse specie di anfibi, libellule e piccoli mammiferi. I fenomeni carsici superficiali – come doline e inghiottitoi – completano un mosaico ambientale di grande interesse per studiosi e appassionati di natura.

La Grotta Villasmundo: il cuore sotterraneo della riserva

Scoperta nel 1977 lungo il canalone Cugno di Rio, la Grotta Villasmundo rappresenta una delle cavità carsiche più spettacolari e importanti della Sicilia. La Grotta Villasmundo è la cavità più estesa e complessa del Complesso Speleologico Villasmundo – S. Alfio, con uno sviluppo complessivo di circa 2 chilometri distribuiti su più livelli. Si tratta di un perfetto esempio di carsismo attivo, modellato da corsi d’acqua sotterranei e arricchito da una successione di ambienti spettacolari. L’ingresso della grotta si apre in un angusto cunicolo lungo circa 50 metri, percorso da un torrente temporaneo, che conduce alla galleria del corso d’acqua principale, dove scorre un flusso perenne. Questa galleria dà accesso a un percorso suggestivo tra sale, sifoni e concrezioni, che conduce al ramo dell’affluente, un’altra ampia galleria attraversata da un secondo corso d’acqua costante. Superando il ramo fossile, ricco di speleotemi e affascinanti formazioni calcaree, si accede, attraverso una serie di strette sale di passaggio, al maestoso lago Terminale, una vasta distesa di acqua cristallina che raggiunge una profondità superiore ai 50 metri. La Villasmundo è un vero e proprio labirinto ipogeo, la grotta orizzontale più lunga della Sicilia e uno dei rari esempi di sistema carsico perennemente attivo dell’area iblea. A circa 60 metri più a valle, si trova anche l’ingresso della Grotta Alfio, che immette in un sistema più contenuto ma comunque rilevante, con oltre 400 metri di sviluppo. L’accesso a entrambi gli ambienti è consentito solo per attività di ricerca e monitoraggio da parte di speleologi qualificati, a tutela di un ecosistema estremamente fragile e prezioso.

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Informazioni aggiuntive

  • Istituita: 1998
  • Ente gestore: CUTGANA – Centro Universitario per la Gestione e la Tutela degli Ambienti Naturali e degli Agroecosistemi
  • Comune: Melilli
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