Santuario Santissimo Crocifisso – Siculiana

Il Santuario del Santissimo Crocifisso di Siculiana, Matrice del paese, è uno dei luoghi di culto più importanti della provincia di Agrigento e rappresenta da oltre quattro secoli il fulcro spirituale della comunità siculianese. Edificato alla fine del Cinquecento dai Padri Carmelitani, il Santuario si erge con eleganza in stile barocco, custodendo al suo interno il prezioso simulacro ligneo nero del Cristo Crocifisso, oggetto di una sentita devozione popolare. Ogni anno, il 3 maggio, Siculiana si stringe attorno al suo Crocifisso con una festa religiosa carica di storia, fede e tradizione. La chiesa, in origine dedicata alla Madonna del Carmelo, compatrona del paese, e al patrono San Leonardo, conserva numerose opere d’arte, testimonianza dell’identità religiosa e culturale del territorio.

Le origini del Santuario tra Carmelitani e baroni

Il Santuario del SS. Crocifisso di Siculiana fu fondato alla fine del XVI secolo dai Padri Carmelitani conventuali, su concessione del barone Blasco Isfar e Corillas. In origine, la chiesa era dedicata a San Leonardo e alla Madonna del Carmelo, e solo nel 1637 passò ai Carmelitani Riformati, che ne proseguirono l’opera spirituale. Alla fine del Seicento, la chiesa fu proclamata matrice e nel tempo divenne il principale centro religioso del paese. Tra il Settecento e l’Ottocento, grazie alla generosità del notabile Don Vincenzo Alfani e di altri devoti, furono eseguiti importanti lavori di ampliamento che culminarono nel 1813 con la realizzazione del transetto, della cupola, dell’abside, della sagrestia e dell’oratorio. Il 3 maggio 1939 la chiesa venne ufficialmente elevata a Santuario e il Cristo nero fu solennemente incoronato con una corona d’oro realizzata grazie alle offerte in oro e preziosi raccolte da tutto il popolo di Siculiana.

Architettura, opere d’arte e tesori del Santuario

Il Santuario del SS. Crocifisso di Siculiana si presenta oggi come una chiesa a tre navate con pianta a croce latina e cupola su tamburo ottagonale. La facciata barocca è impreziosita da una maestosa scalinata e da un portone ligneo incorniciato da colonne bianche, sormontato da due ordini architettonici e dal campanile allineato alla cupola. Al suo interno, la navata centrale accoglie splendidi affreschi di Raffaello Politi, tra cui “La creazione di Adamo”, “La creazione di Eva” e “Il peccato originale”, ispirati alla Cappella Sistina. Il Cristo Crocifisso, scolpito in legno di leccio, si erge sull’altare maggiore, accessibile tramite una scenografica scalinata. Sul retro, un prezioso reliquiario con 32 formelle raffigura i volti di santi, con il teschio di Adamo posto ai piedi della croce. Nella cappella del Battistero si trova una vasca lustrale di origine ebraica, detta pileta o Kior, decorata con blasoni aragonesi e castigliani e iscrizioni in ebraico, affiancata da formelle in alabastro con scene dell’Antico Testamento. Completa il patrimonio artistico il maestoso organo a canne del 1939, situato nella loggia sopra l’ingresso. Un luogo di fede, arte e memoria, che continua a rappresentare l’anima religiosa di Siculiana.

Riproduzione riservata

Informazioni aggiuntive

Translate »
error: Contenuto Riservato.