Santuario di San Calogero Eremita – San Salvatore di Fitalia

Il paese di San Salvatore di Fitalia è devoto a San Calogero e tutti gli anni, ad agosto, al Santo Eremita dedica una grande festa. San Calogero Eremita è il Patrono del paese e il suo culto nel territorio nebroideo è presente da tempi remoti.
Le prime notizie documentate relative alla venerazione di San Calogero a San Salvatore di Fitalia risalgono al 1537, e si trovano nelle Costituzioni Sinodali del Vescovo di Patti dell’epoca, nelle quali si fa riferimento ad un’antica cappella consacrata al Taumaturgo esistente in paese da molto tempo, presso la quale si venerava la statua del Santo. Una cappella di San Calogero si trovava difatti all’interno della Chiesa di San Francesco d’Assisi, oggi scomparsa.

Il Santuario di San Calogero di San Salvatore di Fitalia

La fondazione della cappella è legata alle reliquie del Santo Taumaturgo, che giunsero in queste zone intorno al X secolo. Si trovavano custodite nel Monastero basiliano di San Filippo di Fragalà, nel vicino paese di Frazzanò e, si narra, ogni anno ad agosto venivano concesse ai fedeli del comune di San Salvatore, in occasione della festa patronale. La concessione avveniva tramite un documento scritto in cui i filatesi s’impegnavano alla restituzione delle reliquie. Le celebrazioni si svolgevano nella cappella di San Calogero presso il convento dei Frati Minori Conventuali.
Agli inizi del Settecento, in un anno imprecisato, sembra che la traslazione delle reliquie sia avvenuta senza un testimonianza scritta e per questo motivo gli abitanti di San Salvatore pensarono bene di trattenere le reliquie in paese. Per custodirle, nel 1724, fu anche commissionata la realizzazione di un artistico reliquiario in argento.

Santuario di San Salvatore di Fitalia: Architettura

  Dell’antica cappella di San Calogero di San Salvatore di Fitalia si ha notizia sino alla metà del 1800, quando una frana la distrusse. Si rese quindi necessario costruire una nuova chiesa per accogliere i pellegrini che tutti gli anni accorrevano copiosi per pregare davanti alla simulacro del Santo che, per un certo periodo, venne collocato in una cappella della chiesa del SS. Salvatore. Successivamente si stabilì di edificare una chiesa più grande e su un “terreno più solido e meno franoso”, in una zona vicina a quella dell’antica cappella.
L’inaugurazione del Santuario di San Calogero di San Salvatore di Fitalia avvenne nel 1901. Il progetto originario del santuario prevedeva la realizzazione di un edificio con pianta a croce latina e con due campanili agli angoli del transetto, ma venne realizzata una struttura ad unica navata terminante con abside.
Per quanto riguarda l’architettura del santuario di San Calogero di San Salvatore di Fitalia, la costruzione nel tempo ha subìto diversi restauri che hanno riguardato soprattutto i danni subiti in seguito al terremoto del 1908. In quegli anni vennero infatti ripristinati la volta e il campanile.
La navata del santuario di San Salvatore di Fitalia si caratterizza per la presenza sulle pareti di tele e nicchie incorniciate da stucchi dove sono custodite statue di santi e, nella parte alta, di un organo a canne posto in corrispondenza del portale d’ingresso. Sull’altare maggiore si innalza il maestoso tabernacolo in legno del 1905 con la statua di San Calogero. Si tratta di una struttura a due piani con cupola che custodisce anche la statua di Gesù Bambino, affiancato da figure di santi. Ai lati della statua di San Calogero, all’interno di due nicchie, vi sono rappresentati la cerbiatta ed il cacciatore Arcario. Un affresco raffigurante San Calogero con la cerva e il cacciatore è posto a decoro del soffitto della navata del santuario.
Il pregevole fercolo conservato all’interno del santuario di San Calogero di San Salvatore di Fitalia, che viene utilizzato per condurre il simulacro in processione nei giorni della festa di agosto, risale alla fine del Seicento. E’ realizzato in legno con colonne tortili, puttini e decorazioni impreziosite con oro zecchino e vi sono rappresentati scene e simboli della vita del Santo.

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