Settimana Santa – Randazzo

La Settimana Santa di Randazzo, in provincia di Catania, si distingue per la sua intensità e profondità spirituale, con la giornata del Venerdì Santo che rappresenta il culmine delle celebrazioni. Questa tradizione secolare vede la comunità e i fedeli partecipare attivamente attraverso un insieme di riti che si susseguono nel corso della settimana, culminando in momenti di grande partecipazione popolare e devozione.

La Settimana Santa a Randazzo

La Settimana Santa, con i suoi antichi riti e cerimonie, esercita un fascino profondo e intramontabile. Questo periodo, che precede la Pasqua, è un momento di riflessione e rinnovamento spirituale, caratterizzato da tradizioni che si tramandano di generazione in generazione, arricchendo la comunità di un senso di appartenenza e continuità storica. Già alle porte della Settimana Santa, Randazzo si anima con la rappresentazione della Passione di Cristo, una rappresentazione sacra che coinvolge tantissime persone che, nei mesi antecedenti, si dedicano con impegno alla preparazione di questo momento, lavorando su scene, dialoghi e il percorso della Via Crucis, che si muove da Piazza Santa Maria per concludersi nella scalinata dei Cappuccini, attirando ogni anno un numero crescente di spettatori.
Le processioni della Settimana Santa randazzese iniziano dal Lunedì Santo, a cura della Confraternita Maria SS. Addolorata, con il SS. Crocifisso esposto nella Basilica di Santa Maria che parte dalla Chiesa di San Pietro, seguita dalla processione del SS. Crocifisso e della Confraternita dell’Annunziata, il giorno successivo. Il Giovedì Santo, alle ore 17.00 nella chiesa di San Pietro ha luogo la tradizionale “Scinnuta ra cruci” con i simulacri del Crocifisso e della Vergine Addolorata che vengono collocati nelle rispettive varette, e in tutte le chiese di Randazzo vengono allestiti i sepolcri. Un sepolcro viene approntato anche nel piazzale di San Giorgio preparando i fedeli al giorno più sacro, il Venerdì Santo, che si caratterizza per la realizzazione di due processioni: la processione cittadina del santissimo Crocifisso a cura dell’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso dalla Chiesa di San Martino, ed una processione serale, momento culminante della Settimana Santa randazzese. Quest’ultima vede la partecipazione di tutte le confraternite della città, il clero, le autorità civili e militari, in un corteo che inizia da Piazza San Pietro alle 20.00 in punto. Il Crocifisso del ‘600 e la Vara dell’Addolorata, opere d’arte di inestimabile valore, vengono portate in processione su vare adornate e illuminate in modo spettacolare, creando un’atmosfera di devozione e contemplazione unica.

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La processione del Venerdì Santo è organizzata dalla confraternita di Maria SS. Addolorata. In questa occasione, vengono portati in processione due venerati simulacri, il Cristo Crocifisso e l’Addolorata, ognuno su una “varetta” distinta, trasportate a spalla da devoti che indossano il saio bianco in segno di devozione. Sia il Crocifisso del Seicento che l’Addolorata, sono illuminate da lumiere, candele posizionate all’interno di globi di vetro, fissate su una struttura a raggiera di legno dorato, e attraversano le strade della città in un silenzio quasi mistico, rotto solo dalle invocazioni dei devoti. Questo cammino si snoda lungo l’itinerario storico della città medievale, creando un suggestivo effetto scenografico amplificato dall’oscurità serale e dall’architettura antica che risale fino al tardo medioevo. Le confraternite, le associazioni laiche in uniforme, complete di insegne e candele accese, il popolo, il clero e le autorità civili e militari partecipano insieme a formare il corteo, a cui prendono parte anche bambini e ragazzi di ogni età che interpretano le Pie donne e i Santi misteri. Nel suo lungo percorso, la processione fa tappa in piazza San Giorgio, luogo un tempo sede di un convento di Suore Benedettine, dove è allestito il Santo Sepolcro. È qui che avviene il toccante incontro tra la Madre Addolorata e il Figlio Crocifisso. In un momento di intensa commozione tra i fedeli, Madre e Figlio si scambiano uno sguardo. Dalla folla si elevano inviti alla preghiera, proclamati dai devoti che trasportano le due “vare”.
Uno dei passaggi più toccanti della processione avviene quando questa raggiunge via Garibaldi, situata a circa duecento metri dalla chiesetta di San Pietro dalla quale si è partiti, e si trova di fronte a una ripida salita, comunemente chiamata “la salita di San Bartolomeo”. Questo tratto mette alla prova le energie dei più anziani ed anche dei portatori delle due vare, in particolare quella del maestoso Crocifisso. L’intensità di questo momento è tale che i devoti si raccolgono in gran numero lungo il percorso, assicurandosi i migliori punti di osservazione ben prima dell’arrivo della processione. A conclusione della serata, nella piazza davanti la chiesa di San Pietro, i portatori elevano le vare con le loro braccia, ricevendo gli applausi commossi dei fedeli radunati, in un gesto di intercessione affinché la città sia Benedetta.
Il Sabato Santo si tiene l’ultima processione, dedicata al Cristo Morto sul cataletto, a cura dell’Arciconfraternita delle SS. Anime del Purgatorio, con partenza dalla chiesa parrocchiale di San Nicola, un rito che in passato aveva luogo il Giovedì Santo per la visita ai sepolcri nelle chiese. Conforme alla tradizione di Randazzo, il Sabato Santo è anche il giorno in cui, nelle case, si preparano diverse varietà di dolci, tra cui spicca la tradizionale “cullura” con l’uovo, in anticipazione dei festeggiamenti per la resurrezione di Cristo Salvatore.
Questi momenti di comunità, fede e tradizione rendono la Settimana Santa di Randazzo un evento di particolare rilevanza, che ogni anno attira visitatori e fedeli desiderosi di partecipare a queste antiche e solenni celebrazioni.

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A breve pubblicheremo il Programma 2025 Settimana Santa di Randazzo

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