La Torre Alba di Terrasini, conosciuta anche come Torre di Cala Rossa, sorge maestosa su uno sperone roccioso dai toni rosso violacei, incastonato tra le suggestive insenature di Cala Rossa e Cala Bianca, lungo la costa di Terrasini, in provincia di Palermo. Si tratta di una delle torri costiere della Sicilia più caratteristiche e affascinanti della zona occidentale dell’isola, oggi simbolo storico e paesaggistico del territorio. Un tempo utilizzata come torre di avvistamento contro le incursioni saracene, la Torre Alba faceva parte di un complesso sistema difensivo costiero progettato tra il XVI e il XVII secolo, pensato per sorvegliare le coste siciliane e comunicare rapidamente situazioni di pericolo.
Torre Alba e il sistema di torri costiere della Sicilia
La Torre Alba di Terrasini era inserita in una rete visiva strategica: a est comunicava con la Torre Mulinazzo, mentre a ovest era collegata alla Torre di Capo Rama. Le torri erano disposte in modo da garantire trasmissioni visive rapide, grazie a fuochi notturni e segnali di fumo di giorno, per proteggere i borghi costieri dagli attacchi dei pirati provenienti dal mare.
La storia e l’architettura della Torre Alba
Sebbene la Torre Alba non fosse ancora costruita nel 1578, durante la ricognizione dell’ingegnere militare Tiburzio Spannocchi, il progetto fu redatto nel 1586 da Camillo Camilliani, architetto fiorentino e autore di numerose torri di avvistamento in Sicilia. Camilliani aveva inizialmente previsto una torre circolare con base troncoconica, ma la struttura realizzata presenta una base quadrata, con mura merlate ancora oggi visibili nella parte superiore. L’altezza complessiva è di circa 15,70 metri, con un lato di base lungo 8,82 metri. Sulla terrazza panoramica, un tempo completata da parapetti sorretti da mensoloni, i torrari osservavano il mare in attesa di avvistamenti sospetti. La porta d’accesso è situata a sud, con un arco a tutto sesto, ed è priva di scala fissa, scelta difensiva comune nelle torri dell’epoca. All’interno, la torre presenta una cisterna intatta, elemento raro considerando le numerose torri vandalizzate nel tempo. Il primo piano è coperto da una volta a botte, a conferma della solidità e dell’accuratezza costruttiva. Un altro dettaglio interessante è la distribuzione delle finestre, presenti solo su tre lati, lasciando il lato est completamente cieco, probabilmente per motivi strategici o per via della conformazione del terreno.
Un patrimonio storico da riscoprire a Terrasini
La Torre Alba, ha una storia ricca e affascinante. Inizialmente affidata alla Deputazione del Regno di Sicilia, fu successivamente gestita dallo Stato Maggiore dell’Esercito Borbonico. Nel tempo appartenne anche al Barone di Carini.
Dopo la sua costruzione, la torre subì diverse trasformazioni. Fu ampliata con una struttura aggiuntiva che, nel corso degli anni, ebbe vari utilizzi: in passato ospitò un convento di suore, mentre durante la Seconda Guerra Mondiale venne utilizzata come Comando Militare, sia dal Regio Esercito Italiano che dalle truppe tedesche.
La Torre Alba di Terrasini continua a dominare con fierezza la costa tra Cala Rossa e Cala Bianca, offrendo panorami spettacolari e un forte valore storico e culturale. In questo tratto di litorale dove mare, architettura e memoria si fondono, la torre resta una sentinella del passato, simbolo dell’impegno con cui la Sicilia ha saputo difendere le sue coste nel corso dei secoli.
Oggi, la Torre Alba ha una funzione istituzionale. È stata sede della Protezione Civile di Terrasini e viene utilizzata per matrimoni civili, concerti, mostre e spettacoli teatrali, organizzati dal Comune, dalla Pro Loco e dalle associazioni locali che ne fanno richiesta. Visitare la Torre di Cala Rossa significa immergersi in un luogo in cui la storia delle torri saracene in Sicilia prende vita tra le rocce e il mare, offrendo un’esperienza unica per appassionati di storia, amanti della natura e viaggiatori curiosi.
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Informazioni aggiuntive
- Epoca: XVI secolo
- Ubicazione: C.da Cala Rossa
- Proprietà: Privata
- Condizioni: Buone
