Torre di Nasari – Barcellona Pozzo di Gotto

La Torre di Nasari sorge su una collinetta alla destra del torrente Longano, appena fuori dal centro abitato, nella frazione di Santa Venra Grotta di Barcellona Pozzo di Gotto. La sua origine si intreccia con episodi storici e leggende locali: secondo alcune fonti, fu espugnata dal Gran Conte Ruggero dopo la conquista di Milazzo, divenendo parte dei territori concessi in feudo ad Ansaldo, visconte d’Ari. Sebbene alcuni studiosi abbiano ipotizzato un’origine saracena, forse legata al nome arabo Abu-Nasar, molti storici, tra cui Filippo Rossitto e il Barberini, attribuiscono alla torre un’origine normanna o successiva, con una prima menzione documentale risalente al XV secolo. Nel tempo, la torre ha svolto un ruolo centrale nella difesa del feudo di San Paolo e nel controllo delle vie di accesso a Gala e Castroreale.

Torre di Nasari: un manufatto difensivo

L’attuale struttura visibile della Torre di Nasari risale al XVI secolo, edificata su un precedente basamento medievale di probabile fattura normanna. La torre presenta una pianta quadrata all’esterno e circolare all’interno, con un’unica porta d’ingresso. Le mura, oggi in parte rovinate, sono costituite da pietrame misto a malta e blocchi regolari nei cantonali, secondo tecniche edilizie tipiche delle strutture difensive dell’epoca. La copertura originaria è andata perduta, ma rimangono evidenti i resti della cinta muraria che racchiudeva la spianata intorno alla torre. Interventi di ristrutturazione vennero effettuati tra il Settecento e l’Ottocento, ma l’edificio conserva ancora una forte valenza storica e simbolica per il territorio.

Torre di vedetta e presidio strategico

La posizione della Torre di Nasari rivela la sua importanza militare e strategica. Da qui era possibile sorvegliare la vallata del Longano, controllare l’accesso alle vie che conducevano a Castroreale e garantire comunicazioni visive con altre strutture difensive del comprensorio: a nord con la costa tirrenica, a est con la torre di contrada Gurafi e il Castello di Milazzo, a ovest con Capo Tindari, e a sud con il castello di Castroreale e la grotta di Santa Venera. Questo sistema visivo integrato consentiva un’ampia copertura del territorio e una risposta tempestiva ad eventuali minacce. Oggi, la torre rappresenta una preziosa testimonianza dell’architettura militare antica, inserita in un contesto paesaggistico di grande suggestione.

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Informazioni aggiuntive

  • EpocaXV secolo
  • Ubicazione: Santa Venera, fraz. di Barcellona Pozzo di Gotto
  • Proprietà: Privata
  • Condizioni: Mediocri
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