Il Castello di Caronia rappresenta il cuore identitario del borgo e domina, con la sua mole imponente, l’abitato e il paesaggio circostante. Costruito in epoca normanna, probabilmente sotto il regno di Ruggero II nel XII secolo, il castello è tra i migliori esempi di architettura normanna in Sicilia. Sorge sulla sommità di un promontorio a circa 350 metri sul livello del mare, in una posizione strategica e panoramica che abbraccia il litorale tirrenico, i monti Nebrodi e persino le Isole Eolie. Sul versante orientale, il terreno degrada più dolcemente, accogliendo l’abitato che si sviluppa in una sella e risale poi verso una seconda altura, sovrastata dal Castello.
L’edificio rappresenta uno degli esempi più raffinati di “palazzo-villa” voluti dai sovrani normanni, i quali affidarono la realizzazione a maestranze arabe. Queste, grazie alla loro sapienza architettonica, introdussero elementi stilistici tipici del mondo islamico, conferendo all’intero complesso una fisionomia unica e profondamente influenzata dalla cultura arabo-normanna, cifra distintiva di molte costruzioni coeve nell’isola.
Castello di Caronia: Storia
Nel corso del Medioevo, il territorio di Caronia fu feudo della famiglia Ventimiglia, che ne valorizzò la posizione strategica trasformandolo in un importante scalo commerciale. Successivamente, durante la dominazione spagnola, nel 1630, divenne feudo con titolo di marchesato affidato ai Pignatelli Aragona Córtez. Nel 1154 il geografo musulmano al-Idrisi conclude la redazione della sua celebre opera “Il Libro di Ruggero”, in onore del sovrano normanno Ruggero II.
Questo trattato, fondamentale per la geografia medievale, riveste un’importanza particolare anche per la storia di Caronia, poiché consente di datare con una certa precisione il monumento simbolo del paese: il castello normanno. Idrisi infatti scrive che nel territorio di Caronia “sorge una fortezza di nuova costruzione”, attestando così l’esistenza del castello già prima della morte di Ruggero II, avvenuta proprio nel 1154. Il castello ha condiviso nel tempo le vicende storiche del territorio di Caronia, passando di mano in mano tra diversi proprietari. Gli ultimi feudatari, i principi Pignatelli, lo cedettero nel 1939 alla famiglia Castro di Palermo, che tutt’oggi ne detiene la proprietà.
L’architettura del Castello di Caronia: un capolavoro arabo-normanno
Il Castello di Caronia è uno straordinario esempio di architettura normanna in Sicilia, modellato secondo il gusto e le esigenze dei sovrani dell’epoca, ma profondamente influenzato dalla maestria costruttiva delle maestranze arabe. Si tratta infatti di una residenza fortificata di tipo “palazzo-villa”, concepita non solo come struttura difensiva, ma anche come luogo di rappresentanza e di piacere, secondo una concezione già sperimentata in altre celebri architetture del tempo, come la Zisa o la Cuba di Palermo.
Un impianto difensivo perfettamente integrato nel paesaggio
L’intero complesso si adatta alla morfologia triangolare del colle su cui sorge, rastremandosi in modo più deciso verso ovest. È circondato da una cinta muraria dotata di torri e bastioni, testimonianza della costante attenzione dei Normanni alle esigenze difensive. L’accesso principale è situato sul lato orientale, l’unico in cui il terreno consente un’agevole salita al colle. Un elegante portale neoclassico realizzato nel 1837, decorato con lo stemma dei Pignatelli, nasconde l’originale portale medievale, più grande, a sesto acuto e con cornice a doppia ghiera.
Forme rigorose e dettagli raffinati
L’aspetto esterno del castello è dominato da forme squadrate, alleggerite da finestrelle sovrastate da arcate cieche ogivali, un motivo decorativo tipico dell’architettura fatimita. Il contrasto cromatico tra il bruno dorato della pietra calcarea e il rosso dei mattoni in laterizio aggiunge un tocco di raffinatezza visiva all’impianto massiccio. Il corpo centrale, rettangolare, si sviluppa su due livelli: il piano terra, privo di aperture, era destinato a ingresso e magazzini; il piano superiore, invece, ospitava gli ambienti di rappresentanza e l’abitazione signorile.
La distribuzione interna: eleganza e simmetria
L’interno del palazzo si articola intorno a due sale centrali poste su entrambi i piani, affiancate simmetricamente da ambienti minori. Le coperture al piano terra sono costituite da volte a botte, mentre al livello superiore si osservano soluzioni più complesse e sofisticate. Tra gli ambienti di maggior pregio vi è la sala triloba, con volta a crociera e ingressi ogivali, vero e proprio capolavoro architettonico in stile islamico per eleganza e proporzioni. Le stanze laterali mostrano un’articolazione variata: quella meridionale è un vano rettangolare con una bassa volta intonacata; quella settentrionale si apre su tre lati con ampie nicchie (iwan), le due laterali sormontate da catini a calotta scanalata e quella centrale trasformata in pianta semipoligonale, decorata con elementi di gusto orientale come le muqarnas.
Dettagli decorativi e testimonianze feudali
Tra gli elementi decorativi più significativi si segnalano la bifora angolare sul fronte orientale, che reca lo stemma dei Pignatelli, e le tre monofore a tutto sesto della torre settentrionale, incorniciate da mattoni disposti in elegante motivo piramidale, unico nel suo genere in Sicilia. L’ingresso originario del palazzo presenta un portale ogivale con doppio archivolto bicromo, mentre le finestre superiori mostrano archi a tutto sesto incassati progressivamente, culminanti in monofore leggermente ogivali.
Gli spazi funzionali: cisterne, camminamenti e giardino
Nel corpo murario sono stati individuati pozzi di comunicazione tra i piani e canalizzazioni per il deflusso delle acque, che confluiscono in una cisterna situata sotto la cappella. Sul lato nord, protetto e riservato, si trova un piccolo giardino interno, un tempo probabilmente destinato al ristoro della famiglia signorile. Parte delle mura, specie verso ovest, mostra tracce di crolli e ricostruzioni successive al XII secolo, ma conserva in molti tratti l’impianto originario. Il castello è infatti interamente circondato da una cinta muraria, espressione della costante attenzione dei sovrani normanni alla difesa. L’unico accesso si apre sul lato orientale dove si trova il portale neoclassico ottocentesco. Sullo stesso fronte, a sud, si eleva la torre dell’orologio, mentre all’angolo nord le alte mura nascondono la cappella a tre navate. La torre centrale del lato nord è la meglio conservata e presenta eleganti finestrelle a tutto sesto disposte in un raro motivo piramidale. Resti di una torre parzialmente crollata si trovano all’estremità ovest, dove la cinta muraria mostra interventi di restauro successivi al XII secolo.
La cappella: un raro esempio a tre navate
All’angolo nordorientale si trova la cappella normanna, uno dei pochissimi esempi in Sicilia, insieme alla Cappella Palatina di Palermo, a presentare tre navate. L’edificio è orientato liturgicamente, suddiviso da pilastri rettangolari che sorreggono archi a sesto acuto. La navata centrale, quasi doppia rispetto a quelle laterali, è coperta da volte a crociera nelle due campate occidentali, mentre la campata orientale è conclusa da tre absidi semicircolari in asse con le rispettive navate. Il tetto ligneo odierno, spiovente, è frutto di un adattamento successivo al crollo della copertura originaria.
Sotto la campata più orientale si trova una cisterna con volta a botte e rivestimento impermeabile in cocciopesto, utilizzata per la raccolta dell’acqua piovana, accessibile tramite una piccola apertura quadrata nel pavimento.
L’architettura del Castello di Caronia è un esempio straordinario della fusione tra mondo normanno e cultura islamica, tipica dell’epoca arabo-normanna in Sicilia. Ogni elemento – dalle mura alle nicchie, dalle volte alle decorazioni – racconta una storia di potere, bellezza e convivenza tra civiltà diverse, rendendo il castello una preziosa testimonianza dell’identità artistica dell’isola.
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Informazioni aggiuntive
- Epoca: XII secolo
- Ubicazione: Via Castello
- Proprietà: Privata
- Condizioni: Buone