Castello di Ficarazzi

Il Castello di Ficarazzi nasce nel lontano Quattocento come torre. All’epoca infatti il viceré Pietro Speciale, pretore di Palermo e barone di Ficarazzi impiantò nella zona alcune piantagioni di canna da zucchero (cannamela), e nel 1468 affidò a Perusino De Jordano, della città di Cava de’ Tirreni del Regno di Napoli, la costruzione di una torre a controllo del trappeto, come attesta un documento del 27 maggio di quell’anno. Si tratta di Capitoli di cui dà notizia nel 1880 lo storico Gioacchino Di Marzo nel libro “I Gagini e la scultura in Sicilia nei secoli XV e XVI” nel quale, relativamente alla fabbrica della torre, vi è scritto: «[…] la quale (fabrica dela turre) lo excellenti et magnifico signuri misser Petru de Speciali intende fare nel suo trappeto nelle Phecaraze, sopra la rucchetta, appresso lo ditto trappeto, la quali divi fabricari lu honorabilis Perusino de Jordano de la gitati di la Cava de lu regnu di Napoli, sutto le patti et condicioni fra loro fermati de accordio, iuxta la forma et modo infrascripto».

Il Castello di Ficarazzi

Il pretore di Palermo in quel documento forniva anche una descrizione ben dettagliata della torre, i cui lavori di edificazione si protrassero per tre anni. Questa avrebbe dovuto svilupparsi su pianta quadrata, elevarsi su tre livelli e terminare in sommità con un tetto a terrazzo. All’interno della costruzione gli ambienti si caratterizzavano per la copertura a volte a botte e a crociera e comunicavano tra di loro tramite una scala Caracol de Mallorca, archetipo della stereotomia spagnola, ossia una chiocciola con vuoto centrale (a occhio aperto), realizzata in pietra da taglio. Nei desideri del committente la scala della costruenda torre sarebbe dovuta essere simile a quella che l’architetto aragonese Guillelm Sagrera in quegli anni aveva realizzato per la sala dei Baroni del Castel Nuovo di Napoli. Nel progetto era prevista anche la realizzazione di un ponte levatoio, che conduceva al primo livello, e di due cisterne sotterranee per l’approvvigionamento idrico di tutti gli ambienti.
Secondo alcuni storici la torre di Ficarazzi esisteva già in epoca altomedievale, essendo stata costruita a difesa della costa contro gli attacchi dei pirati. Certo è che molti secoli dopo la costruzione fu trasformata in palazzo dei Baroni Giardina e da allora è comunemente detto Castello di Ficarazzi. Nel 1733 difatti la proprietà venne ceduta dall’imperatore Carlo VI a Luigi Giardina De Guevara Lucchese ed Alagona, assieme al titolo di principe. Alla nobile famiglia Giardina originaria di Palermo si deve l’ampliamento della vecchia torre e la trasformazione della costruzione in castello di Ficarazzi, con l’aggiunta dell’ala orientale, saloni, terrazze e balconate e della scenografica scala in pietra. Dell’antica torre sussistono una caditoia con saettiera e bombardiera e diverse fenditure, visibili sul prospetto occidentale del castello. Gli ultimi proprietari del castello di Ficarazzi furono i Macchiarella che nel secolo scorso lo donarono alle suore teatine dell’Immacolata Concezione.

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Informazioni aggiuntive

  • Epoca: XVIII secolo
  • Ubicazione: C.so Umberto I
  • Condizioni: Buone
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