Condrò

Comune di Condrò, Messina

Condrò, un piccolo gioiello incastonato tra i monti Peloritani: storia, fede e tradizione in un borgo da riscoprire

Con i suoi circa 500 abitanti, Condrò è uno dei comuni più piccoli della Sicilia, ma anche uno dei più suggestivi. Adagiato alle pendici dei monti Peloritani e attraversato dal torrente Canalicchio, questo borgo incanta per la sua atmosfera intima e raccolta. Di notte, i suoi vicoli silenziosi, rischiarati appena dalla luce della luna e dai lampioni, sembrano trasformarsi in un presepe vivente, offrendo scorci di rara poesia. Il toponimo “Condrò” deriva dal greco Condros, che significa granello o cartilagine. Nonostante ciò, il nome del paese compare per la prima volta in un documento scritto soltanto nel 1262, con la denominazione di Casale di Condrò. Nel corso dei secoli, il territorio passò sotto il controllo di diverse famiglie feudali, tra cui i Marescalco, gli Isolda di Scala e i Castagna. Nel 1421, il re Alfonso d’Aragona concesse Condrò alla nobile famiglia Bonfiglio, che ne mantenne il possesso fino alla metà del Settecento. Tra le personalità più rilevanti di questa casata spicca Francesco Bonfiglio, che nel 1637 ricevette dal re Filippo IV di Spagna il titolo di Principe di Condrò, sancendo l’importanza della famiglia nella storia locale.
Oggi, Condrò conserva con orgoglio le tracce del suo passato nobiliare e il fascino autentico di un borgo fuori dal tempo, immerso nella tranquillità della natura e nella memoria delle sue origini.

Cosa vedere a Condrò

Il cuore pulsante di Condrò è piazza Umberto I, attorno alla quale si sviluppa l’intero centro abitato. Qui si affacciano alcuni degli edifici architettonici più significativi del borgo, come il Palazzo del Principe e la Chiesa Madre, risalente al 1571 e dedicata alla Madonna del Tindari. Al suo interno, la chiesa custodisce un ricchissimo patrimonio artistico, tra cui splendidi stucchi decorativi e un pregevole soffitto ligneo a cassettoni, impreziosito al centro da una raffigurazione dell’Incoronazione della Vergine. Di particolare rilievo è anche lo spettacolare altare maggiore tardo barocco, realizzato in legno dipinto, dorato e intagliato, ornato da un elegante paliotto ricamato. Completano questo tesoro artistico numerose tele sacre e statue, tra cui quelle della Madonna del Tindari, dell’Immacolata e di diversi santi, opere realizzate prevalentemente tra il XVII e il XVIII secolo. Una menzione speciale merita la statua di San Vito, patrono del paese, che viene portata in processione nel mese di luglio. Durante la celebrazione, i portatori la fanno “volteggiare” con movimenti particolari, in un gesto rituale carico di devozione e tradizione. Accanto alla Chiesa Madre sorge il monumento dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale, opera commemorativa che unisce rigore architettonico e sensibilità artistica. Il progetto, firmato dall’ingegnere Francesco Arcidiacono, fu realizzato dallo scultore locale Giuseppe Nastasi, che ne curò l’esecuzione con grande maestria. Chi si domanda cosa vedere a Condrò non può tralasciare una visita alla Chiesa di Santa Caterina, risalente alla prima metà del Settecento. L’edificio è stato recentemente restaurato e riconsegnato alla comunità, con l’obiettivo di renderlo nuovamente fruibile come spazio dedicato alla cultura e alla vita sociale del paese.
In questo piccolo e suggestivo borgo incastonato in una vallata incantevole, trascorse gli ultimi anni della sua vita Antonio Bonfiglio, celebre artista messinese. Scultore di fama nazionale e internazionale – con esperienza anche nella pittura – Bonfiglio è considerato una delle personalità più rappresentative dell’arte siciliana del Novecento, e fu il primo scultore siciliano a partecipare alla XVI Biennale di Venezia.

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Cosa vedere vicino Condrò

Il borgo di Condrò, alle pendici dei monti Peloritani, conserva le vestigia del convento dei frati Paolotti, edificato nel XVII secolo e ancora visibile in cima a una collina, ben osservabile da Piazza Convento. Di altri due importanti complessi monastici del territorio, invece, non resta più alcuna testimonianza materiale. Il monastero benedettino di Santo Spirito, fondato nel Seicento da Bernardo Bonfiglio, fu abbandonato a causa della sua posizione infelice, nel cuore di un’area paludosa. La stessa sorte toccò al monastero di Santa Maria di Gesù, documentato già prima del 1562, ma anch’esso scomparso nel tempo.

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Feste e Sagre Condrò

Carnevale
Il Carnevale a Condrò è una festa vivace e coinvolgente, celebrata con balli in maschera, musica e la degustazione dei dolci tipici della tradizione carnevalesca. La serata culmina con il suggestivo e ironico “processo a Carnevale”, rito simbolico che chiude i festeggiamenti tra risate e partecipazione collettiva.

Settimana Santa
I riti della Settimana Santa a Condrò sono vissuti con intensa partecipazione. La Domenica delle Palme si apre con la benedizione delle palme davanti alla Chiesa di Santa Caterina e prosegue con la processione verso la Chiesa Madre per la Santa Messa. Il Giovedì Santo è segnato dal suggestivo canto de “’U Lamentu”, mentre il Venerdì Santo culmina con la processione delle varette e della reliquia della Santa Croce, in un clima di profonda devozione e silenziosa spiritualità.

Giugno – Festa di San Vito, patrono
La festa di San Vito, patrono di Condrò, si celebra in due momenti: il 15 giugno con la processione del braccio reliquiario, e la seconda domenica di luglio con la festa patronale, che culmina nella spettacolare processione del simulacro, fatto “volteggiare” dai portatori secondo un rito tradizionale. La giornata è accompagnata da eventi, spettacoli e musica, creando un’atmosfera di grande coinvolgimento per l’intera comunità.

Settembre – Festa Madonna del Tindari
La Festa della Madonna del Tindari, tra le più sentite a Condrò, si celebra ogni anno l’8 settembre con la solenne processione del simulacro custodito nella Chiesa Madre, seguita con profonda devozione dalla comunità. Nei giorni attorno alla ricorrenza, il paese si anima con spettacoli, il giro della banda musicale e i tradizionali fuochi d’artificio, che chiudono i festeggiamenti in un clima di fede e convivialità.

Natale
Durante le festività natalizie, la piazza del paese si anima con un’atmosfera calda e accogliente grazie al Villaggio di Babbo Natale, alle degustazioni di prodotti tipici, alle caldarroste fumanti e ai torroni artigianali, regalando a grandi e piccoli momenti di gioia, tradizione e convivialità.

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Prodotti Tipici Condrò

L’ambiente naturale di Condrò è dominato dal verde intenso delle sue colline, rigogliose di vigneti, uliveti, agrumeti e frutteti, che disegnano un paesaggio agricolo ancora autentico e vitale. Un’agricoltura che continua a rappresentare una risorsa fondamentale per molte famiglie del territorio. Tra i prodotti tipici di Condrò, spiccano le profumatissime albicocche “Rapisarda” molto ricercate sul mercato. L’economia locale si fonda prevalentemente sull’attività agricola, che trova massima espressione anche nella produzione di vino e nei dolci della tradizione, da gustare per scoprire i sapori genuini del borgo.

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Come arrivare a Condrò

Da Palermo: Autostrada A19 PA-CT e autostrada A20 PA-ME, uscita Milazzo-Isole Eolie. Proseguire su SS 113 seguendo le indicazioni per San Pier Marina e da qui procedere su SP 63 in direzione di Condrò.

© Riproduzione riservata



Informazioni aggiuntive

  • Provincia: Messina
  • Altitudine: 58 m. s.l.m.
  • Popolazione: 481
  • Prefisso: 090
  • CAP: 98040
  • Abitanti: Condronesi
  • Santo Patrono: San Vito Martire
  • Festa: II Domenica di Luglio
  • Sito ufficiale: Comune di Condrò – www.comune.condro.me.it
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