La Festa del Santissimo Crocifisso di Bisacquino si svolge tutti gli anni a maggio con una suggestiva processione della pregevole vara artistica per le vie del paese. Quella in onore del Santissimo Crocifisso di Bisacquino è una festa antica che si svolge da secoli con gli stessi riti, e fino agli inizi del secolo scorso ha rappresentato la festa principale del paese. I bisacquinesi l’attendono con ansia e vi partecipano con grande devozione. Da un documento della fine dell’Ottocento si apprende infatti che all’epoca si svolgeva già una processione nella quale sfilavano i santi che facevano da corona al Santissimo Crocifisso. Si presume quindi che abbia avuto inizio nel 1792, anno in cui fu ultimata l’artistica vara realizzata dal bisacquinese Giuseppe Bellacera, natìo di Bisacquino.
La Festa del Santissimo Crocifisso di Bisacquino
Ancora oggi, il pomeriggio del 3 maggio, giorno in cui si celebra la festa del Santissimo Crocifisso a Bisacquino, all’interno della Chiesa Madre si radunano trentadue statue addobbate a festa e raffiguranti tutti i Santi. I simulacri sono sculture in gran parte di notevole pregio e provengono dalle chiese dei vari quartieri per rendere omaggio al Cristo crocifisso che troneggia dall’alto della Vara. Sono portate a spalla dai fedeli e al termine de ‘u salutu al Santissimo Crocifisso prendono posto in piazza in attesa di sfilare in processione.
L’uscita dalla Chiesa del Santissimo Crocifisso è accolto da tantissimi fedeli e dal suono a festa delle campane. L’artistica Vara di fattura barocca del peso di circa 20 quintali ed alta sei metri, custodita nella Chiesa di San Giovanni Battista, viene portata a spalla dai devoti, preceduta lungo il suo percorso dalle statue dei santi e dai simulacri della Madonna e di San Giuseppe. Un momento molto suggestivo della Festa del Santissimo Crocifisso di Bisacquino è quello che si svolge al termine della processione, quando le statue di San Giuseppe e della Madonna si affiancano alla vara del Santissimo Crocifisso e prima di entrare nella Chiesa Madre, sostano nel sagrato per ricevere l’inchino dei Santi.
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