Festa dell’Immacolata – Termini Imerese

La Festa dell’Immacolata a Termini Imerese è un evento di profonda devozione e tradizione, radicato nel cuore e nella storia della città. Questa celebrazione religiosa, tra le più sentite dai cittadini, trova le sue radici in un voto solenne fatto l’8 dicembre del 1624, quando tutta la città si impegnò in una promessa alla Madonna. Questo impegno storico è immortalato su una lapide marmorea, posta sul muro accanto al portone principale del Duomo, a ricordo perpetuo di quel giorno significativo.

La Festa dell’Immacolata a Termini Imerese

La storia della devozione mariana a Termini Imerese è antica e profondamente radicata. Risale al 1623, anno in cui nella chiesa madre del paese venne eretto un magnifico altare nel transetto sinistro, dedicato all’Immacolata Concezione, raffigurata con le mani giunte sul petto. Questo altare, un esempio maestoso dell’arte barocca, si distingue per la sua struttura che richiama le macchine d’altare, ma è unico per l’utilizzo di stucco, legno e marmo, a differenza delle consuete strutture in legno. Questa opera evidenzia l’importanza della figura della Madonna nella vita e nella fede dei cittadini di Termini Imerese.
Un momento significativo nella storia della devozione mariana in città avvenne quando Filippo IV, Re di Spagna e di Sicilia, ordinò che in tutte le città e paesi dove fossero presenti immagini di Maria Santissima, particolarmente venerabili per i miracoli e le grazie speciali, queste dovevano essere trasportate alla chiesa madre nella domenica in Albis, in segno di gloria e onore alla Madre di Dio. Questo decreto suggerisce che le prime processioni in onore dell’Immacolata a Termini Imerese potrebbero aver avuto luogo proprio in tale occasione.
Nei nostri tempi, in quasi tutte le chiese di Termini Imerese, si venera l’immagine dell’Immacolata, e ben tre sono i simulacri che vengono portati in processione. Questi momenti processionali sono l’apice della festa e si svolgono con grande partecipazione popolare. Il legame tra il popolo termitano e l’Immacolata è così forte che viene coltivato non solo in città, ma anche dai discendenti degli emigrati termitani.
Tra i simulacri che sfilano in processione, uno è una scultura in legno di cipresso realizzata nel 1799 dallo scultore palermitano Francesco Quattrocchi, custodita nel Duomo, a cui si aggiungono il simulacro dell’Immacolata di Porta Palermo, situato in una cappella all’interno dell’antico muro di cinta della città, vicino alla “Porta Palermo” e quello venerato nella Chiesa di San Francesco Saverio, conosciuto come “La Madonna della Neve” o “La Madonna di notte”.
Le celebrazioni dell’Immacolata a Termini Imerese sono segnate da tre solenni processioni che si svolgono durante l’8 dicembre, secondo differenti percorsi e a partire dalle rispettive chiese di appartenenza della statue. La prima di queste, iniziando alle prime luci dell’alba, ha inizio dal Santuario della Madonna della Consolazione, situato nella parte bassa della città, e procede fino alla parrocchia SS. Salvatore a Termini alta. E’ questa la processione della Madonna della Neve, o Madonna di Notte, della confraternita di San Francesco Saverio. La seconda processione, che parte a mezzogiorno dal Duomo nella parte alta di Termini, è guidata dalla confraternita dell’Immacolata della Maggior Chiesa. Qui, il simulacro realizzato nel 1799 da Francesco Quattrocchi viene portato fino alla Chiesa del Carmelo, nella parte bassa della città. La terza processione, che inizia nel tardo pomeriggio, è condotta dalla confraternita dell’Immacolata di Porta Palermo. Il simulacro, custodito in una cappella dell’antico muro di cinta vicino alla Porta Palermo, uscendo dalla Chiesa di Sant’Antonio dove è stato portato in precedenza, viene condotto in processione fino alla Chiesa dei Cappuccini. Durante il tragitto, i fedeli intonano canti popolari tradizionali, un’espressione di fede e spiritualità che si tramanda di generazione in generazione. Otto giorni dopo, le processioni si ripetono per riportare i simulacri nelle loro chiese di origine.
La processione notturna “A Maronna ra Notti” è particolarmente caratteristica e sentita, poiché si svolge nelle prime ore del mattino, attraversando le antiche stradine del centro storico, come di notte è avvenuto il pellegrinaggio, illuminato dalle fiaccole di ddisa, nella notte tra il 7 e l’8 dicembre del 1854, quando fu proclamato il dogma dell’Immacolata Concezione di Maria.
La Festa dell’Immacolata a Termini Imerese si arricchisce anche di una tradizione culinaria molto sentita. Durante la vigilia della processione notturna, è tradizione gustare ‘a favazza, un tempo preparata dalle massaie del paese, rappresenta un piatto emblematico della festa, tant’è che gli è stata dedicata una sagra. Oggigiorno, alla favazza si affiancano numerose altre delizie e dolci tradizionali, arricchendo ulteriormente l’offerta gastronomica della festività, tenendo questa festa un momento di condivisione e identità comunitaria.
La Festa dell’Immacolata a Termini Imerese trascende il semplice aspetto religioso; essa rappresenta un’importante occasione di coesione sociale, un momento privilegiato per consolidare i legami con le tradizioni e il patrimonio storico della città. Questa festività, che si perpetua attraverso il passaggio di testimone di generazione in generazione, mantiene vivi i valori e le usanze della comunità.
Quest’anno si celebra il 100° anniversario della realizzazione della statua della Madonna di Porta Palermo, opera di Raffaele Caretta, datata 1923.

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A breve pubblicheremo il Programma 2024 Festa Immacolata Termini Imerese

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