Festa di San Costantino – Capri Leone

La Festa di San Costantino è l’evento principale di Capri Leone, piccolo centro collinare in provincia di Messina, l’unico paese siciliano, insieme al comune sardo di Sedilo, a venerare San Costantino Imperatore come santo patrono e protettore. Ogni anno, l’ultimo sabato di luglio, i cittadini di Capri Leone si uniscono per celebrare il loro santo patrono con momenti di fede e fraternità in una festa religiosa e civile molto coinvolgente. Questo culto patronale, unico in Sicilia, è dedicato all’Imperatore romano che fu il primo a convertirsi al Cristianesimo.

La Festa di San Costantino a Capri Leone

San Costantino il Grande, noto anche come Costantino I, segnò un punto di svolta per il Cristianesimo, trasformandolo da una religione perseguitata a religione di stato nell’Impero romano. Egli non solo legalizzò il cristianesimo ma favorì la diffusione della dottrina cristiana, restituendo i beni confiscati da Diocleziano e stabilendo privilegi per la Chiesa. La sua conversione e l‘Editto di Milano del 313 d.C., che riconobbe il cristianesimo come religione legale, segnarono l’inizio dell’Impero cristiano. L’Imperatore Costantino è una delle figure più influenti della storia, un grande rivoluzionario che vide nel Cristianesimo un elemento di coesione per il mondo romano, piuttosto che una forza disgregante. Alla vigilia della battaglia di Ponte Milvio, mentre lottava per il controllo di Roma, il segno della croce e la frase premonitrice “in hoc signo vinces” gli consegnarono l’eredità della storia. Durante la notte, ebbe il divino avvertimento di decorare i vessilli dei suoi soldati con la Croce. Costantino fece quindi apporre il simbolo cristiano sui vessilli, estendendo tale decorazione anche a elmo, scudo, corazza e spada, seguito dai suoi figli e dai soldati. Per celebrare il suo trionfo, Costantino istituì un ordine equestre, investendo personalmente i primi cinquanta cavalieri. Nacque così la Cavalleria Aurata Costantiniana, il più antico degli ordini cavallereschi, che divenne un modello per tutte le milizie successive. Grazie a questa vittoria cristiana, Costantino pose fine alle persecuzioni contro i cristiani e, con l’Editto di Milano del 313, riconobbe ufficialmente il Cristianesimo come religione legale dell’Impero romano.
Capri Leone, incastonato nella catena montuosa dei Nebrodi, è formato da un piccolo borgo arroccato e dalla popolosa frazione Rocca, situata nella parte pianeggiante del territorio. Il paese conta numerose chiese impreziosite da opere d’arte, ed è l’unico luogo in Sicilia dove si venera San Costantino Imperatore, in onore del quale ogni anno si tiene una grande festa l’ultimo sabato di luglio.
La festa principale di San Costantino a Capri Leone è caratterizzata dalla suggestiva processione della statua del Santo, un’opera di grande valore artistico risalente tra la fine del XVI e la prima metà del XVII secolo. Originariamente, la celebrazione si teneva il 22 ottobre, ma fu poi spostata all’ultimo sabato di luglio, alla vigilia dell’Annunziata. In passato, c’era una grande competizione tra i partecipanti per portare la statua in processione, con la salita di Via Roma percorsa di corsa, richiedendo notevole forza e abilità. Il cambiamento della data della festa fu deciso per consentire una maggiore partecipazione. A fine luglio, infatti, i caprileonesi avevano terminato il lavoro nei campi e potevano prendere parte alla processione. Inoltre, molti emigrati tornavano al paese per le vacanze estive, contribuendo alla riuscita dell’evento. Ancora oggi, nel pomeriggio di sabato, la statua viene portata in spalla dai devoti della comunità attraverso le strade del centro storico. Questo evento sacro è accompagnato da una festa di piazza con banda musicale, bancarelle e luci colorate creando un’atmosfera di gioia e condivisione che coinvolge l’intera comunità di Capri Leone.

La Festa dell’Annunziata a Capri Leone

Il giorno successivo alla festa di San Costantino, Capri Leone celebra la festa di Maria SS. Annunziata. Una pregevole statua dell’Annunziata, caratterizzata da un viso dolcissimo e dai lineamenti delicati, risalente al 1533-34 e considerata una delle ultime opere di Antonello Gagini, si trova conservata nella Chiesa di Maria SS. Annunziata ed è al centro di una leggenda affascinante. Si racconta che la statua fosse stata commissionata al vicino comune di Mirto e trasportata su un carro trainato da buoi. Quando il carro giunse nel luogo dove oggi sorge la chiesa, non poté più proseguire. Questo fu interpretato come un segno, e si decise di costruire una chiesa in quel punto. Tuttavia, la costruzione della chiesa incontrò numerose difficoltà, con i muri che crollavano inspiegabilmente ogni volta che raggiungevano una certa altezza. Il costruttore, disperato, fu ispirato da un evento straordinario: un calabrone, entrato nel suo studio, tracciò con i suoi movimenti un disegno su un foglio di carta. Seguendo questo tracciato, che si rivelò essere la pianta della chiesa, la costruzione fu finalmente completata con successo.
La festa dell’Annunziata si svolge l’ultima domenica di luglio e attira moltissimi fedeli. La giornata inizia con la Messa Solenne celebrata la mattina, seguita dalla processione della statua per le vie del paese. Nel pomeriggio si svolge la processione dell’Angelo, che visita le famiglie del comune accompagnato dalla banda musicale. La giornata si conclude con uno spettacolo in piazza e uno spettacolo pirotecnico.
Questa festa rappresenta un momento di grande devozione e comunità per gli abitanti di Capri Leone, rafforzando i legami sociali e culturali del paese.

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Programma 2024 della Festa Patronale di Capri Leone

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