Salaparuta

Comune di Salaparuta, Trapani

Salaparuta, terra di vini DOC pregiati e patria del jazz che ha conquistato il mondo

Durante la loro dominazione in Sicilia, gli Arabi scelsero i fertili terreni della valle dell’Alto Belice, ricchi di acqua, per costruirvi mulini ad acqua e casali chiamati rabateddi, a cui diedero nomi come Belich, Salah e Taruch. Con il tempo, gli abitanti di Salah si trasferirono in uno di questi casali, Rahal al Merath, situato vicino a una fortezza, seguiti anche dagli abitanti degli altri casali. Nacque così un borgo chiamato Sala. Nel 1436, quando il nobile Ruggiero Paruta acquistò la baronia, il paese prese il nome di Sala dei Paruta. Nel 1503, uno dei suoi discendenti, Geronimo Paruta, ottenne dalla corona il permesso di ampliare l’abitato, contribuendo alla crescita del borgo.
Salaparuta continuò a svilupparsi nei secoli fino al devastante terremoto del 1968, che distrusse completamente il centro storico. Gli abitanti furono costretti a trasferirsi in contrada Cusumano, presso Costa di li cuti, dove nacque la nuova città, progettata con un urbanismo moderno, strade ampie e grandi piazze. Oggi, però, nella Salaparuta moderna batte ancora un cuore antico, che custodisce la memoria della sua lunga storia.

Cosa vedere a Salaparuta

Tra le cose da vedere a Salaparuta, spicca Piazza Paruta, il principale luogo di aggregazione e incontro sociale del paese. Qui la comunità si ritrova per eventi e momenti di festa, mentre il Centro Polivalente ospita convegni, mostre ed eventi culturali durante l’anno. Nella nuova Chiesa Madre si può ammirare la statua della Regina Bianca di Navarra, in passato ritenuta il simulacro di Santa Caterina d’Alessandria. Si tratta di una delle prime opere di scultura siciliana del Quattrocento, realizzata da un artista di formazione napoletana e recuperata dalle macerie del terremoto. Sull’altare maggiore è collocato un pregevole Crocefisso ligneo del 1755, opera di fra Benedetto Valenza. All’interno della chiesa si venera anche la pietra della Madonna del Piraino, raffigurante la Madonna con Bambino seduta su un albero di pero, con ai piedi San Giovanni Battista e San Nicolò di Bari. Secondo la tradizione, questa pietra sarebbe stata ritrovata miracolosamente da una donna nei pressi di un torrente. Altre opere d’arte salvate dal sisma sono conservate nella Chiesa della Trinità, tra cui le statue della Madonna e del Cristo Risorto realizzate da Girolamo Bagnasco, protagoniste del tradizionale “lu ncontru” nel giorno di Pasqua.
Salaparuta è famosa anche per il jazz. Qui infatti affondano le radici di Nick La Rocca, il cornettista che nel 1917, a New Orleans, fu il primo musicista al mondo a incidere un disco jazz. Insieme a lui, altri jazzisti come Luis Prima e Roppolo, anch’essi di origini salaparutesi, contribuirono a rendere grande questa musica. Proprio a Nick La Rocca è dedicato l’Auditorium cittadino, a testimonianza dell’orgoglio musicale del paese.

_________________________________

Cosa vedere vicino Salaparuta

Salaparuta nuova si trova nella valle dell’Alto Belice, sulla destra del fiume Belice e alle pendici del monte Porcello, in un’area caratterizzata da paesaggi ambientali e naturalistici variegati. Da qui, lo sguardo si apre verso i monti di Alcamo e San Giuseppe Jato, la montagna di Entella, fino al mare di Selinunte e ai vicini territori di Gibellina, Sambuca, Santa Margherita di Belice e Montevago. Tra le cose da vedere vicino Salaparuta, questo panorama agricolo è dominato da valli e colline coltivate a vigneti, che identificano l’area come zona di vini DOC, e da estesi uliveti appartenenti alla DOP Valle del Belice. Nell’antica Salaparuta si possono ammirare le fondazioni della vecchia Chiesa Madre, un tempo considerata uno dei migliori esempi di barocco siciliano, e i resti del Convento dei Cappuccini, visibili vicino ai ruderi del castello dei Paruta. Qui si trova anche un’edicola votiva che ricorda un evento ritenuto miracoloso: la lacrimazione di un capezzale in gesso raffigurante il Sacro Cuore di Gesù, avvenuta nel gennaio 1957, undici anni prima del tragico terremoto che colpì la Valle del Belice.

_________________________________

Feste e Sagre Salaparuta

Marzo – Festa di San Giuseppe, patrono
La Festa di San Giuseppe a Salaparuta rappresenta un momento di intensa spiritualità per l’intera comunità, radicato in secoli di tradizione religiosa. In occasione della ricorrenza, le famiglie più devote allestiscono altari in onore del Santo e la giornata culmina con la solenne processione del simulacro per le vie del paese.

Settimana Santa
I riti della Settimana Santa a Salaparuta sono tra i più sentiti e partecipati, affondano le radici in tradizioni antiche e coinvolgono l’intera comunità. Nel primo pomeriggio del Venerdì Santo si celebra la commovente funzione delle tre ore di agonia, che culmina con la rappresentazione della morte di Cristo sulla croce e il simbolico reclinare del capo. In serata si svolge la suggestiva processione del Cristo nell’urna, momento di grande raccoglimento. La Domenica di Pasqua è caratterizzata dal tradizionale ‘ncontru carico di emozione tra le statue della Madonna e del Cristo Risorto, annunciato da un Angelo e accompagnato dall’osanna dei fedeli e dei numerosi turisti presenti.

_________________________________

Prodotti Tipici Salaparuta

Il paese di Salaparuta è famoso soprattutto per il suo rinomato vino DOC Salaparuta, riconosciuto ufficialmente nel 2006. Questo vino è il frutto di vigneti autoctoni coltivati nelle fertili valli e colline del Belice, affiancati con sapienza da varietà internazionali che ne arricchiscono la qualità e il profilo aromatico. Accanto alla viticoltura, l’olivicoltura e la coltivazione di cereali completano un’agricoltura varia e produttiva. Tra i prodotti tipici di Salaparuta spiccano anche eccellenze DOP come l’oliva Nocellara del Belice, dalla quale si ottiene un pregiato olio extravergine dal sapore fruttato e con un delicato retrogusto di mandorla, e la Vastedda del Belice, un formaggio a pasta filata realizzato con il latte di una razza ovina autoctona, morbido e saporito, simbolo della tradizione casearia siciliana. Una vera specialità della cucina salaparutese è la nfigghiulata, una gustosa pasta di pane ripiena di cipolle, patate e salsiccia, preparata secondo antiche ricette di famiglia. Tra i dolci locali da non perdere c’è infine il cucciddatu di Salaparuta, che racchiude i sapori autentici della tradizione, portando in tavola un pezzo di storia e cultura di questo borgo.

_________________________________

Come arrivare a Salaparuta

Da Palermo: Strada Statale 624 (Palermo-Sciacca) uscita Poggioreale. Proseguire su SP 60 seguendo le indicazioni per Salaparuta.

© Riproduzione riservata



Informazioni aggiuntive

  • Provincia: Trapani
  • Altitudine: 171 m. s.l.m.
  • Popolazione: 1.718
  • Prefisso: 0924
  • CAP: 91020
  • Abitanti: Salaparutani o Salitani
  • Santo Patrono: San Giuseppe
  • Festa: 19 Marzo
  • Sito ufficiale: Comune di Salaparuta – www.comune.salaparuta.tp.it
Scopri gli eventi della località
Ti potrebbero piacere questi eventi.
18 Marzo 2025
La Festa di San Giuseppe a Salaparuta è uno degli eventi più sentiti e importanti della comunità locale. Dal 1977, infatti, San Giuseppe è il Patrono di Salaparuta e ogni anno la celebrazione si trasforma in un momento di forte...
16 Dicembre 2023
La Sagra del vino e dei prodotti tipici di Salaparuta, che si svolge durante il periodo natalizio, è una celebrazione dell’abbondante patrimonio enologico e culinario della valle del Belice. Questo evento rappresenta un omaggio alle tradizioni e ai gusti genuini...
Translate »
error: Contenuto Riservato.