Il Santuario di Maria SS. Annunziata, antica Chiesa Madre di Fiumedinisi, rappresenta da secoli il fulcro della vita religiosa e storica del paese. Le sue origini risalgono al XII secolo, e nel corso del tempo l’edificio è stato più volte ampliato, abbellito e reso testimone silenzioso di eventi drammatici e solenni. Nel XV secolo la chiesa subì un notevole ingrandimento, e nei secoli successivi fu arricchita da pregevoli opere d’arte. Nel 1635 fu costruito l’elegante campanile sul fianco sinistro, ma l’intero complesso fu gravemente danneggiato prima dall’assedio messinese del 1676 e successivamente, nella notte del 25 marzo 1908, da un incendio che distrusse numerosi capolavori. Dopo un lungo restauro, la chiesa fu definitivamente consacrata a Maria SS. Annunziata e, il 25 marzo 1976, riconosciuta come Santuario Diocesano.
Architettura sacra tra eleganza e rigore
La struttura del santuario di Fiumedinisi presenta un impianto basilicale a tre navate, scandite da colonne monolitiche in pietra scura di ordine chirico, che donano all’interno un ritmo elegante e solenne. L’ampio transetto, alto e imponente ma privo di sporgenze esterne, si inserisce con armonia nell’architettura generale, offrendo spazio all’abside e alle cappelle laterali. Particolarmente suggestiva è la cripta, accessibile in parte sotto il transetto ma estesa per tutta la chiesa. Il pavimento in marmo ancora visibile testimonia le antiche tumulazioni dei nobili del tempo. La cripta, un tempo utilizzata anche come camera della mummificazione, è dotata di sedili in pietra con fori centrali: qui venivano disposti i cadaveri dei frati, mentre un sistema di scolo raccoglieva i liquidi organici in una fossa centrale, visibile ancora oggi.
Un patrimonio artistico da scoprire
All’interno del santuario si conservano numerose opere di pregio. Tra le più importanti spiccano la “Madonna con Bambino” in marmo, attribuita allo scultore fiorentino Montanini e datata 1560, e la statua lignea di Santa Lucia, realizzata da un artista messinese nel 1589. Notevoli anche le due tele di scuola messinese del Seicento raffiguranti San Calogero e la Beata Vergine del Rosario, quest’ultima esposta nel 1994 presso il municipio di Messina. Il transetto conserva resti di antichi affreschi, tra cui quello bizantino della Madonna col Bambino, e la preziosa reliquia del “Capello della Madonna”, oggetto di profonda devozione. All’esterno, infine, i prospetti laterali sono impreziositi da inserti in pietra e da maschere antropomorfe scolpite, inserite tra i merli decorativi che coronano le pareti, a testimonianza della cura estetica e simbolica dedicata anche agli elementi architettonici più periferici.
© Riproduzione riservata
Informazioni aggiuntive
- Epoca: XVII secolo
- Ubicazione: Piazza Matrice
- Festa: Marzo – Festa di Maria SS. Annunziata – Fiumedinisi (ME)