Immerso nella pineta di Santa Maria, su un poggio a ovest del centro abitato, sorge il suggestivo Santuario della Madonna delle Grazie di Buccheri. Un luogo di pace e silenzio, ideale per la meditazione, che da secoli è meta di pellegrinaggi e preghiere. Il santuario si trova subito dopo il cimitero del paese, circondato da un viale costeggiato da maestosi pini che accompagnano i fedeli fino all’ingresso. La chiesa, seppur di dimensioni ridotte, colpisce per la sua atmosfera raccolta e spirituale, immersa in un paesaggio che regala panorami incontaminati sulle colline circostanti. Qui, tra sentieri ombreggiati e il canto della natura, la comunità di Buccheri rinnova da secoli la sua devozione alla Madonna. Ancora oggi, ogni visitatore viene accolto da un profondo senso di sacralità e quiete, che invita alla preghiera e al raccoglimento.
Storia: dalle origini antiche alla devozione attuale
Le origini del Santuario della Madonna delle Grazie si perdono nei secoli. Già menzionato nel rivelo del 1474 come “contrada Santa Maria” e citato in un rogito del 1537, il santuario deve la sua fondazione, secondo la tradizione, a donna Francesca de Cappello che lasciò un lascito per la sua costruzione, come attestato da un documento dell’epoca che parla della maramma de Santa Maria La Gratia. In seguito, nel Seicento, la chiesa venne abitata dai Frati Carmelitani e poi dai Cappuccini, i quali costruirono il cenobio annesso, trasformato successivamente in dimora per gli eremiti. Proprio l’isolamento del luogo, immerso nei boschi e lontano dal caos cittadino, favorì la vita monastica e la meditazione, rendendo il santuario un punto di riferimento spirituale per l’intera comunità.
Il terremoto del 1693, che devastò l’intera area del Val di Noto, causò gravi danni anche al Santuario di Buccheri. La chiesa venne ricostruita con un intervento importante: furono rifatte la facciata e il campanile, restaurate le mura e il tetto. I lavori vennero completati nel 1774 con la posa del pavimento in “balatelle” e con gli stucchi della volta realizzati da Nicolao Cultrera di Avola. A suggello dell’opera, fu posto sull’arco trionfale lo stemma di Buccheri, ancora oggi visibile. In questa occasione venne anche trasferito qui l’altare della Madonna Assunta dalla chiesetta di Santa Maria di Fontana Murata, un piccolo edificio oggi in rovina, dove i fedeli si recavano in processione per invocare la guarigione dalle epidemie, utilizzando l’acqua della fonte vicina, ritenuta miracolosa.
Architettura: eleganza semplice e dettagli preziosi
Il Santuario della Madonna delle Grazie di Buccheri presenta una facciata composta da due ordini: quello inferiore con il portale d’ingresso, scolpito in pietra e ornato da una cornice dentellata aggettante, e quello superiore, caratterizzato da un finestrone centrale sormontato da un fregio decorativo con una corona, una croce e la lettera M, simbolo di Maria. L’interno, ad unica navata, è semplice ma impreziosito da decorazioni che ne aumentano la solennità. Al centro del presbiterio si trova la venerata statua della Madonna delle Grazie con il Bambino, intronizzata sotto un elegante baldacchino in legno dorato. La nicchia che la ospita è decorata con colonne arricchite da stucchi fitomorfi e un fregio con angeli svolazzanti, conferendo un senso di regalità alla Vergine, venerata da secoli come protettrice e madre della comunità.
Il santuario custodisce, quindi, non solo la fede ma anche l’arte e la storia di Buccheri. Ogni anno, il culto viene rinnovato con le celebrazioni del mese di maggio e con la festa principale della prima domenica di settembre. La tradizione prevede la caratteristica novena all’alba, quando i fedeli, svegliati dal suono del tamburo e dal coro in dialetto che invita alla preghiera, si recano alla chiesa per invocare la protezione della “Madonna Bammina”. Un rito antico che continua a legare indissolubilmente il Santuario della Madonna delle Grazie al cuore spirituale di Buccheri.
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Informazioni aggiuntive
- Epoca: XV secolo
- Ubicazione: C.da Santa Maria