Torre di Gaffe – Licata

La Torre di Gaffe di Licata, conosciuta anche come Torre Jafi, è una delle più significative torri di avvistamento costiere della Sicilia meridionale. Sorge a circa sei chilometri da Licata, su un promontorio a undici metri sul livello del mare che separa due ampie spiagge e offre una posizione straordinariamente strategica. Da qui lo sguardo spazia sul golfo che si estende da Punta Tenna a Rocca San Nicola, consentendo un controllo visivo su un’ampia porzione di litorale. La torre faceva parte del sistema difensivo progettato dall’architetto e ingegnere Camillo Camilliani, celebre per le sue opere di fortificazione. La sua posizione permetteva collegamenti ottici con la Torre di San Nicola a est e con il Castellazzo di Palma a ovest, garantendo una sorveglianza continua contro le incursioni piratesche che minacciavano le coste siciliane tra il Cinquecento e il Seicento.

Storia della Torre di Gaffe

La torre venne edificata nella prima metà del XVI secolo per proteggere la spiaggia di Ciotta e l’entroterra agricolo, che all’epoca era particolarmente ricco e produttivo. In particolare, la pianura retrostante ospitava campi di canna da zucchero, coltura molto diffusa in Sicilia fino all’Unità d’Italia, lavorata in un opificio di cui oggi rimangono solo ruderi. Attorno a questa attività si sviluppò un piccolo borgo rurale che ancora oggi conta circa un centinaio di abitanti. La torre era parte integrante del feudo della famiglia Grugno, nobili di origine catalana stabilitisi in Sicilia sotto Federico III e insigniti del titolo di duchi delle Gaffe. La famiglia possedeva nei pressi della torre anche una dimora, una chiesa e strutture di servizio per il lavoro agricolo. Torre di feudo e non di stato, la Torre di Gaffe non era provvista di artiglieria, ma svolgeva la funzione di presidio e punto di avvistamento, garantendo sicurezza al feudo e alle attività produttive. Ancora nel XIX secolo la sua presenza era considerata importante, tanto che l’area rimase popolata e dotata di servizi anche per i corpi militari, come testimoniano gli edifici successivi, tra cui una casermetta della Guardia di Finanza.

Architettura della Torre di Gaffe

Dal punto di vista architettonico, la Torre di Gaffe di Licata si distingue per la sua tipica pianta circolare. La costruzione, di circa 9,80 metri di diametro, presenta muri in conci di pietra disposti a filari, spessi e robusti, in grado di resistere agli agenti atmosferici e agli attacchi. Al piano terra, la torre era massiccia e compatta, mentre al primo piano ospitava un unico ambiente coperto da una cupola ribassata. L’accesso, come di consueto nelle torri costiere, avveniva tramite una scala esterna mobile, che permetteva di isolare l’ingresso in caso di pericolo. La torre conserva ancora porzioni dell’intonaco a calce originario e i residui dei beccatelli del coronamento dell’astraco, testimonianza delle merlature e delle difese superiori. In adiacenza alla torre si trovano costruzioni successive, tra cui la già citata casermetta e la chiesetta di San Giusippuzzu di Gafi, che arricchiscono il contesto storico e culturale del sito. Nel complesso, la Torre di Gaffe rimane una delle poche torri costiere di Licata ad aver conservato gran parte della sua struttura originaria, un monumento che racconta secoli di storia legati alla difesa, all’agricoltura e alla vita quotidiana della comunità locale.

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Informazioni aggiuntive

  • EpocaXVI secolo
  • UbicazioneS.P. 67
  • Condizioni: Mediocri
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