Gaggi

Comune di Gaggi, Messina

Gaggi, la Porta dell’Alcantara: tra origini arabe e natura incantata nella valle del fiume

Nel cuore verde della valle dell’Alcantara, dove l’acqua scorre tra agrumeti e silenzi, sorge Gaggi, borgo dalle radici antiche e dal nome che pare derivare dall’arabo Kaligi, ovvero “rivolo” o “canale d’acqua”. Gaggi – un tempo scritto “Kaggi” – compare per la prima volta in un diploma del conte Ruggero d’Altavilla nel 1071, ma l’attuale centro abitato nacque nel Seicento, nel pieno del processo di colonizzazione interna che modellò molti villaggi siciliani. Per secoli, il suo destino fu legato a Taormina, della quale era un casale. Fu nel 1639 che Gaggi intraprese un nuovo cammino, ceduto con le terre di Mongiuffi e Melia al messinese Giuseppe Barrile per 24.000 fiorini. Elevato a marchese, Barrile vendette poi il feudo ad Alfonso Agras, figura eminente del Regio Patrimonio. Dopo altri passaggi, la baronia approdò alla nobile famiglia De Spucches, di origini spagnole.
Gaggi, oggi, è un luogo dove il tempo scorre lento, tra tracce arabe, nobiltà decaduta e sussurri d’acqua che narrano storie di confini e conquiste.

Cosa vedere a Gaggi

La Chiesa Madre di Gaggi, dedicata a Maria SS. Annunziata, è il cuore pulsante della storia del borgo e ne rappresenta il simbolo più autentico. La sua costruzione fu voluta nel Cinquecento da Biagio De Spuches e Corvaja, considerato uno dei fondatori del paese. Tuttavia, i lavori si protrassero a lungo e furono completati solo intorno al 1930, grazie all’intervento del marchese Giuseppe De Spuches. L’edificio sacro sorge in posizione dominante sulla collina del Borgo Cavallaro, l’area più antica di Gaggi, riconoscibile per le sue viuzze strette e lastricate in pietra lavica, che conservano ancora l’atmosfera di un tempo. Nell’antico borgo di Gaggi si dispiega un piccolo mondo fatto di memorie storiche: tra le abitazioni in pietra spiccano il Palazzo del Marchese di Schisò, l’antico magazzino marchionale, i resti del vecchio carcere e ciò che resta del Palazzo baronale, preceduto da una scenografica scalinata a tenaglia, che un tempo introduceva al potere nobiliare e oggi racconta silenziosamente la storia del paese. Tra le cose da vedere a Gaggi, meritano una menzione speciale i dammusi, affascinanti cunicoli sotterranei che raccontano di un tempo sospeso tra storia e leggenda. Secondo la tradizione, questi passaggi collegavano la Chiesa Madre, il Palazzo del marchese e l’antico carcere alle sponde del fiume Alcantara, costituendo vie di fuga segrete utilizzate dai nobili in caso di pericolo. Un intreccio di pietra e mistero, che aggiunge al borgo un’atmosfera ricca di fascino e suggestione.
Nel centro del paese, in piazza, si trova un altro luogo di culto significativo: la Chiesa di San Giuseppe Operaio, costruita nel Novecento grazie all’impegno corale della comunità. Oggi è sede della parrocchia e accoglie le celebrazioni quotidiane. Al suo interno è custodito il simulacro di San Sebastiano, protagonista della sentita festa patronale che si svolge ogni agosto.
A pochi passi s trova la più antica chiesa del paese, quella dedicata proprio a San Sebastiano, edificata nel 1576, testimonianza della devozione secolare che anima Gaggi fin dalle sue origini.

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Cosa vedere vicino Gaggi

Gaggi è conosciuta come la “Porta dell’Alcantara”, poiché è il primo paese che si incontra entrando nel Parco Fluviale dell’Alcantara, sul versante nord dell’Etna. Un territorio incantevole, dove natura, storia e geologia si fondono in uno scenario tra i più affascinanti dell’isola. Qui scorre il celebre fiume Alcantara, che nei secoli ha assunto molti nomi: Akesines per i Greci, Onobola per i Romani e Al Qantarah per gli Arabi, ispirati da un antico ponte romano (oggi scomparso), un tempo simbolo del passaggio. Il fiume, con il suo scorrere costante lungo le antiche colate laviche, ha plasmato uno dei paesaggi più spettacolari della Sicilia, fatto di gole basaltiche, cascate e specchi d’acqua cristallina, in cui la forza della natura si mostra in tutta la sua bellezza. Tra le cose da vedere vicino Gaggi, le Gole dell’Alcantara sono una tappa imprescindibile: un canyon naturale scolpito nella pietra lavica, dove è possibile camminare tra le pareti rocciose, fare escursioni o semplicemente immergersi nella suggestiva atmosfera di un paesaggio primordiale.

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Feste e Sagre Gaggi

Carnevale
A Carnevale Gaggi si anima di colori, musica e sorrisi, trasformandosi in un vivace palcoscenico a cielo aperto. Le strade del paese si riempiono di gruppi in maschera che sfilano tra applausi e risate, regalando un’atmosfera festosa e coinvolgente a grandi e piccoli.

Settimana Santa
Nei giorni della Settimana Santa, Gaggi si raccoglie in un’atmosfera di profonda devozione, tra riti antichi e partecipazione corale. Le celebrazioni si aprono la Domenica delle Palme con la benedizione dei ramoscelli d’ulivo in Piazzetta Santa Rita, seguita dalla processione. Il Giovedì Santo si celebra la Messa in Coena Domini, mentre il Venerdì Santo è dedicato alla Passione del Signore, con l’adorazione della Croce e la suggestiva Via Crucis che attraversa le vie del paese. Il Sabato Santo, l’Ora della Madre prepara i cuori alla Veglia Pasquale, che culmina nella gioia della Resurrezione.

Maggio – Festa di Santa Rita
La devozione a Santa Rita da Cascia si esprime con particolare intensità nei quindici giovedì a lei dedicati, un percorso di fede che culmina in riti profondamente simbolici. Al termine della Messa, nella piazza si svolge la benedizione delle rose, emblema del miracolo. A seguire, la processione per le vie del paese coinvolge l’intera comunità, concludendosi solo in tarda serata.

Agosto – Festa di San Sebastiano, patrono
La festa patronale di Gaggi si celebra con grande partecipazione la seconda domenica di agosto, trasformando il borgo in un vivace scenario di fede e tradizione. Il momento più atteso arriva in serata, quando il simulacro di San Sebastiano, patrono del paese, viene solennemente portato in processione per le vie cittadine, accompagnato dalla devozione dei fedeli. A concludere i festeggiamenti, uno spettacolo pirotecnico illumina il cielo, suggellando l’emozione di una giornata carica di spiritualità e identità popolare.

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Prodotti Tipici Gaggi

L’economia di Gaggi fiorisce grazie a un clima mite e alla generosa abbondanza d’acqua che alimenta agrumeti, vigneti, uliveti e alberi di albicocche, rendendo fertile ogni angolo della valle dell’Alcantara. Tra i prodotti tipici di Gaggi spiccano i vini locali, i formaggi artigianali, la salsiccia al ceppo e le carni genuine, frutto di una tradizione contadina ancora viva. Da assaporare anche i dolci della pasticceria siciliana, i profumati limoni verdello estivi e le arance Valencia, che maturano a maggio regalando un’esplosione di gusto. A completare questo quadro autentico, gli artigiani della pietra lavica custodiscono e rinnovano un’arte antica che racconta l’anima più vera del paese.

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Come arrivare a Gaggi

Da Catania: Autostrada A18 ME-CT in direzione di Messina, uscita Giardini Naxos. Proseguire su SS 185 in direzione di Trappitello e di Gaggi.

© Riproduzione riservata



Informazioni aggiuntive

  • Provincia: Messina
  • Altitudine: 106 m. s.l.m.
  • Popolazione: 3.137
  • Prefisso: 0942
  • CAP: 98030
  • Abitanti: Gaggesi
  • Santo Patrono: San Sebastiano
  • Festa: II Domenica di Agosto
  • Sito ufficiale: Comune di Gaggi – www.comunegaggi.gov.it
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