Festa di San Vito – Condrò

A Condrò, piccolo borgo ai piedi dei monti Peloritani, San Vito Martire non è soltanto il patrono: è il cuore pulsante della devozione popolare, un simbolo di identità collettiva, spiritualità e appartenenza. La sua festa si celebra in due momenti distinti, ma ugualmente intensi: il 15 giugno, con la processione della reliquia del braccio di San Vito, e la seconda domenica di luglio, quando va in scena la spettacolare festa patronale, il momento più atteso dell’anno da tutta la comunità.

La Festa di San Vito Martire a Condrò: fede, tradizione e il ballo del Santo

Durante la processione di luglio, la statua di San Vito viene portata a spalla dai portatori, vestiti con maglie azzurre e cinte rosse, gli stessi colori della veste del Santo. Ma ciò che rende questa processione unica è il rito del “ballo del Santo”, una danza sacra che attraversa le vie del paese tra canti, musica e applausi.
Questa antica usanza trae origine da un episodio della vita di San Vito: secondo la tradizione, il giovane fu costretto dal padre a danzare con musici e fanciulle che avrebbero dovuto minarne la purezza. Per obbedienza, Vito accettò, ma nascose pietre e chiodi nelle scarpe, trasformando il ballo in atto di dolore e offerta al Signore. Oggi, i portatori rendono omaggio a quel gesto riproponendo una danza caratteristica: quattro passi avanti, tre indietro, a volte saltellati, a volte intrecciati, in un perfetto sincronismo accompagnato dalle marce della banda musicale.
La statua di San Vito viene addobbata con freschissimi grappoli d’uva, offerti dai fedeli come primizie del raccolto, e con rose e fiori colorati. Nella mano sinistra il Santo stringe i Vangeli e la Palma del Martirio, mentre al braccio porta una chiave, dono simbolico del Sindaco, che rappresenta non solo la custodia del paese, ma anche la protezione e la trasmissione della tradizione. Dal suo braccio pendono anche grappoli d’uva selezionati, simbolo di gratitudine da parte del popolo. Alla base della statua si trovano due cani argentei, richiami al culto del Santo come protettore contro i morsi dei cani rabbiosi, ma anche simbolo di fedeltà assoluta.

La processione: un crescendo di emozioni

La processione dura circa tre ore, in un crescendo di emozioni, preghiere e intensità. Il momento più atteso è l’ingresso in piazza Umberto I, gremita da centinaia di persone in trepidante attesa. Qui, davanti alla Chiesa Madre, i portatori compiono l’ultima, più impegnativa parte del percorso: oltre un’ora di ballo continuo, senza soste, sulle note della banda, che deve eseguire brani adatti al ritmo del ballo tradizionale, pena l’esclusione dalle future edizioni.
Mentre San Vito “danza” tra le mani esperte dei portatori, la folla applaude, canta, partecipa. È un momento di unione profonda, in cui si fondono il sacro e il popolare. Le campane suonano a festa, il cielo si colora di fuochi d’artificio, le mani si alzano in preghiera, e un’unica voce si leva al cielo: “Viva San Vito!” Questo rito non è soltanto una manifestazione folcloristica, ma una trasmissione culturale e spirituale che passa di padre in figlio. Ogni passo danzato, ogni sforzo sotto il peso della vara, ogni applauso scandito a tempo, rappresentano un abbraccio tra fede, identità e comunità. Condrò, anche solo per un giorno, diventa grande: un luogo dove il passato rivive con forza, dove la tradizione non si conserva in silenzio, ma si esprime nel battito dei tamburi, nel ritmo delle marce, nello sguardo emozionato dei fedeli.
La Festa di San Vito è un miracolo che si rinnova ogni anno, un intreccio di spiritualità, folklore e appartenenza che continua a rendere Condrò uno scrigno prezioso di memoria viva.

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A breve pubblicheremo il Programma 2025 della Festa di San Vito di Condrò

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