Cavalcata di San Giuseppe – Scicli

La Cavalcata di San Giuseppe di Scicli è tra le più belle manifestazioni che si svolgono nel comprensorio e rievoca la fuga in Egitto narrata nel Vangelo. La Cavalcata di San Giuseppe di Scicli si svolge a marzo e Elio Vittorini vi ha dedicato una pagina delle sue “Conversazioni in Sicilia”, definendola “una infiorata a cavallo”. Lungo le vie del centro, infatti, sfilano i cavalli con addosso splendide bardature di petali di fiori, raffiguranti la Sacra Famiglia e simboli sacri, e cavalcati da personaggi in costume.
La preparazione delle bardature in occasione della Cavalcata di San Giuseppe di Scicli è lunga e complessa. Gruppi di bardatori si riuniscono all’interno dei cosiddetti dammusi, ossia i locali posti al pianterreno delle abitazioni, e confezionano le bardature utilizzando migliaia di violaciocche (‘u bàlucu). Fino a qualche decennio i fiori venivano inseriti su un telaio composto di rami e di palme, oggi invece si utilizza la tela di juta. La violaciocca è il fiore tipico della primavera che simboleggia la fine dei rigori invernali e il risveglio della vita. Caratteristico è anche l’abbigliamento dei cavalieri che sfilano con addosso pantaloni e gilet di velluto nero, una camicia bianca ricamata, portano sui fianchi una fascia multicolore, al collo un fazzoletto rosso, in testa la classica burritta e in bocca una pipa di creta o di canna.

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La Cavalcata di San Giuseppe Scicli

La festa della Cavalcata di San Giuseppe di Scicli affonda le sue origini nella cultura contadina di una volta, quando ci si rivolgeva al Santo Patriarca per chiedere l’acqua per arare i campi e propiziare un buon raccolto. A marzo, infatti, cominciava un periodo di siccità e i contadini al passaggio della cavalcata erano soliti recitare “Patriarca beddu, dateci l’acqua, fate piovere”.
Al lento passaggio lungo le vie dei cavalli bardati e con in testa la Sacra Famiglia, venivano accesi i pagghiara (falò) ed il percorso era rischiarato dai ciaccari (fasci di ampelodesmo) accesi, tenuti in mano dai cavalieri e dai presenti, che rendevano più suggestiva questa festa in cui la devozione religiosa si combina con il folclore e la competizione. Ancora oggi, durante la cavalcata di San Giuseppe di Scicli, viene acceso il tradizionale falò di San Giuseppe e il corteo di cavalli e cavalieri sfila davanti ad una giuria che premia la bardatura più bella.
La Cavalcata di San Giuseppe di Scicli è stata inserita dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali, nel Registro delle Eredità Immateriali (REI), come previsto dalla convenzione per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO. Nei giorni della Cavalcata di San Giuseppe di Scicli si potrà prendere parte alla rievocazione della fuga in Egitto e alla Sagra di San Giuseppe e fare visita agli stand gastronomici dove poter acquistare una grande varietà di prodotti tipici.

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Programma 2024 Festa di San Giuseppe di Scicli

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