
Tra le onde del mare e il profumo di salsedine, Porto Empedocle rinnova ogni anno la sua devozione alla Madonna del Carmine, patrona dei pescatori e simbolo di identità per l’intera comunità. Questa antica festa, sospesa tra fede e tradizione marinara, trasforma il porto in un palcoscenico di luci, suoni e colori che emoziona residenti e visitatori.
La Festa della Madonna del Carmine di Porto Empedocle
La Festa della Madonna del Carmine è una delle ricorrenze più antiche e sentite di Porto Empedocle, profondamente legata alle origini stesse della città. La sua storia affonda nel XIX secolo, quando i pescatori empedoclini, conosciuti come “paranzara”, vivevano ancora a Girgenti e, ogni 16 luglio, vi facevano ritorno per onorare la loro patrona, la Vergine del Monte Carmelo, portando doni e rinnovando i loro voti. Con la nascita del Comune autonomo nel 1863 e la costruzione della Chiesa dedicata alla Madonna, la celebrazione si trasferì definitivamente nella cittadina marinara, diventando un appuntamento identitario per l’intera comunità.
Oggi, la festa mantiene intatto il suo legame con il mare e con il mondo della pesca, proponendo un programma ricco di momenti di fede, tradizione e spettacolo. I festeggiamenti si svolgono il venerdì, sabato e domenica successivi al 16 luglio e il momento più atteso è la suggestiva “varchiata a mari”, la processione a mare dell’artistico simulacro raffigurante la Madonna del Carmelo con il Bambino Gesù e San Simone Stock. L’imbarcazione che la ospita è seguita da un corteo di pescherecci illuminati, tra il suono festoso delle sirene e il riflesso delle fiaccole sull’acqua, creando un’atmosfera di grande emozione.
Il sabato sera si tiene la processione dello stendardo della Beata Vergine, issato in Piazza Vittorio e portato fino alla Chiesa Madre. La domenica, giorno clou della festa, il simulacro percorre in processione le vie del centro, accompagnato dalla banda musicale, fino a raggiungere il porto, dove viene imbarcato per la processione a mare. Lo spettacolo si conclude con i fuochi d’artificio che illuminano il cielo e si riflettono sulle onde, regalando un finale di grande suggestione.
Tra le tradizioni più caratteristiche c’era anche l’antinna a mari, un’antica competizione marinaresca in cui i partecipanti tentavano di afferrare una bandiera posta all’estremità di un palo insaponato fissato orizzontalmente sulla prora di un peschereccio, richiamando abilità e spirito di squadra tipici della vita di mare.
La Festa della Madonna del Carmine, con il suo intreccio di fede, folclore e legame indissolubile con il mare, rappresenta ancora oggi un momento di comunione e orgoglio per tutti gli empedoclini, in patria e lontani.
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